Venerdì 6 giugno 2003 l'Istituto d'Istruzione Superiore "D.M.Turoldo" ha presdentato il volume

PAGLIARO, ARTE, FEDE, STORIA


realizzato dalle classi quarte dell'Istituto.

Presenzierà il presidente della Provincia Valerio Bettoni
Il volume è stato realizzato grazie alla sottoscrizione di Enti, Aziende e privati cittadini della Valle Brembana che ne hanno prenotato in complesso ben 650 copie, coprendo buona parte delle spese di edizione.
L'opera, di 176 pagine, tutte a colori, è edito dalla Corponove editrice di Bergamo.
Alla sua redazione hanno collaborato bel 160 ragazzi di tutte le classi quarte del Turoldo (Liceo Scientifico, Ragioneria, Geometri e Ist.Professionale) e 20 docenti delle varie discipline.
Oggetto dello studio sono stati gli splendidi affreschi quattrocenteschi che decorano l'antico presbiterio della chiesa del Corpus Domini di Pagliaro. Sono stati inoltre studiati gli aspetti storici e architettonici della chiesa e le principali vicende del paese e della Valle Serina.
E' stata un'esperienza scolastica assai interessante: le discipline teoriche studiate in classe sono state applicate alla conoscenza approfondita e alla valorizzazione di un aspetto del patrimonio storico-culturale della Valle Brembana.
PRESENTAZIONE


“Appena aprivo le finestre al mattino, vedevo questo maestoso chiostro di monti. Ed era come una specie di abbraccio, di custodia dei miei spazi. Mi sorprendevo, così, a pensare: chissà dall’altra parte cosa c’è”. Così diceva Padre Turoldo in una delle sue ultime interviste, parlando dei monti del suo Friuli. Un uomo che ha aperto i suoi orizzonti alla pianura e poi al mondo, senza mai perdere di vista lo scrigno primordiale, dove erano maturate le sue prime esperienze ed aveva avuto origine il suo imprinting di uomo e di poeta.
Così anche ai nostri ragazzi di oggi, che pure hanno avuto una precoce conoscenza degli ampi spazi e dei fatti del mondo, attraverso la televisione, la scuola e i viaggi, ci sembra giusto proporre di fermare lo sguardo sulla cerchia avvolgente dei nostri monti per scoprirne i tesori di lavoro, di esperienza, di cultura e di tradizione che essi custodiscono e trasmettono. E’ un viaggio verso le proprie origini, come una specie di iniziazione, che non può mancare in ogni percorso educativo.
Per questo, tra le attività che vengono promosse dalla scuola fino dall’infanzia c’è anche quella della conoscenza del territorio. Per gli alunni delle superiori questo percorso assume la forma di ricerca sistematica e diventa anche l’occasione per tradurre e sperimentare nel concreto alcuni degli strumenti critici e metodologici acquisiti nelle diverse discipline.
Ovviamente non tutte le ricerche si trasferiscono poi sulla pagina stampata: in questi ultimi due anni, grazie a circostanze eccezionali e alla passione e alla dedizione del prof. Bottani, abbiamo avuto l’opportunità di raccogliere queste nostre ricerche sul territorio in due pregevoli volumi. L’anno scorso abbiamo pubblicato la ricerca sulla chiesetta del Bretto al Cornello dei Tasso; quest’anno abbiamo scelto la chiesa di Pagliaro, nel comune di Algua, con il suo ciclo di affreschi tardo-quattrocenteschi. Non a caso è stata scelta ancora una chiesa, poiché in essa, nei secoli scorsi, si compendiavano tutti i valori sociali, economici e culturali delle nostre piccole comunità, che gli alunni hanno cercato di far venire alla luce attraverso lo studio degli aspetti architettonici, artistici e storici, consultando anche archivi e una vasta bibliografia. E’ una ricerca complessa, in cui convergono diverse discipline e alla quale hanno dato il loro contributo tutti gli alunni delle classi quarte, assistiti da alcuni dei loro docenti, che li hanno guidati in vario modo nell’affrontare i temi scelti, nell’usare gli strumenti metodologici più adeguati e nello stendere le relazioni finali.
Per gli alunni è stata un’esperienza significativa, che sicuramente non si chiuderà qui, ma costituirà uno stimolo per ulteriori approfondimenti, nell’ambito del percorso scolastico, in vista della prova di maturità o successivamente all’università; e resterà anche costantemente presente, come sensibilità particolare nei confronti del territorio, nelle proprie scelte di vita e nella professione futura.
La realizzazione di questo volume è stata resa possibile dalla partecipazione alla spesa di molte Amministrazioni pubbliche e aziende del territorio, che hanno risposto positivamente alla proposta della scuola. Per noi è stato un fatto molto significativo anche perché ci siamo sentiti riconosciuti come parte attiva e vitale del territorio, come ente non solo burocratico, ma funzionale alla crescita culturale della Valle, come patrimonio che intende mettersi a disposizione di tutti.
Il nostro auspicio è di poter continuare su questa strada, migliorando i canali di conoscenza e di collaborazione reciproca con la società civile, le Amministrazioni e le altre agenzie educative, anche per attuare correttamente le nuove disposizioni relative alle autonomie locali e alla riforma scolastica.


Il Dirigente Scolastico
Prof. Bonaventura Foppolo

 

INTRODUZIONE

Facendo seguito alla riuscita iniziativa editoriale dell’anno scolastico scorso, concretizzatasi con la pubblicazione del volume La contrada Bretto di Camerata Cornello e la Famiglia Tasso in Europa, le classi Quarte dell’Istituto Turoldo di Zogno hanno realizzato quest’anno una ricerca interdisciplinare intitolata Pagliaro, arte, fede, storia avente per oggetto la chiesa parrocchiale di Pagliaro (Algua) ed in particolare la cappella affrescata con soggetti religiosi risalenti alla seconda metà del XV secolo.

L’iniziativa ha intenso in primo luogo fornire agli studenti l’occasione per sperimentare concretamente sul territorio le competenze e le abilità acquisite durante le attività didattiche nelle discipline teoriche e tecniche specifiche dei vari corsi di studio. Ha inoltre consentito agli stessi alunni e ai docenti di approfondire la conoscenza del patrimonio artistico e culturale della Valle Brembana e contribuire alla sua valorizzazione e diffusione a livello locale e provinciale.
Nel progetto sono stati coinvolti 162 alunni di tutte le classi Quarte e una ventina di docenti delle varie discipline, alcuni dei quali hanno alle spalle un’intensa attività editoriale nel campo della storia e della cultura bergamasca.

Alcuni dei docenti coinvolti nel progetto hanno svolto nel periodo estivo un’attività preliminare consistente in sopralluoghi alla chiesa di Pagliaro, ricerche negli archivi e documentazione bibliografica allo scopo di predisporre la traccia di lavoro di rispettiva competenza, ripresa fotografica di tutti i soggetti affrescati e delle altre strutture notevoli della chiesa.
Nei primi mesi dell’anno scolastico le classi coinvolte hanno effettuato sopralluoghi a Pagliaro e ricerche bibliografiche e d’archivio; alcune classi hanno raccolto informazioni mediante interviste tra la gente del paese, altre hanno effettuato rilievi e osservazioni sulle strutture della chiesa e sugli affreschi. Tutti gli alunni si sono poi incontrati, a Pagliaro o a scuola, con esperti di storia dell’arte e della cultura locale.
Successivamente ogni classe ha redatto i testi e gli elaborati grafici relativi ai temi di propria competenza, sotto la guida dei rispettivi docenti che hanno poi proceduto alla revisione e, ove necessario, all’integrazione del materiale prodotto.
Premesso che ogni docente impegnato nel progetto ha adottato la metodologia da lui ritenuta più idonea al raggiungimento degli obiettivi prefissati, si sottolinea che il lavoro è stato sempre svolto con il coinvolgimento diretto degli studenti nello studio degli argomenti loro assegnati (osservazione dei dipinti, rilievi architettonici, interviste, ricerche bibliografiche, trascrizione, traduzione e analisi di documenti, redazione dei testi e dei disegni, ecc.).

La prima parte del volume, dedicata specificamente allo studio degli affreschi

Nella seconda parte sono analizzati alcuni aspetti di particolare interesse della storia civile e religiosa di Pagliaro e viene fornito il necessario supporto di documentazione storica e descrizione architettonica ai contenuti trattati nella prima parte. Il lavoro non ha preteso di affrontare la trattazione sistematica della storia del paese in tutti i suoi aspetti e nel succedersi della varie epoche, d’altra parte sarebbe stata un pretesa assai ardua, considerata la scarsa documentazione disponibile e i limiti operativi imposti dalla sua natura di esercitazione scolastica.
Semplicemente, ha voluto tracciare i lineamenti storici principali, inserendoli nel contesto più generale della grande storia, e su tale traccia sono stati inseriti alcuni documenti trovati nei vari archivi.
Tali documenti, in buona parte inediti, sono stati oggetto delle esercitazioni degli alunni che li hanno esaminati, trascritti, tradotti e commentati alla luce delle competenze specifiche del loro corso di studi, traendone informazioni utili per ricostruire le vicende umane del paese.
Ovviamente
L’atto di nascita del comune, lo statuto della valle, la visita apostolica di San Carlo, la concessione dello juspatronato, l’elezione del parroco, alcuni verbali di consiglio comunale, atti di compravendita, la relazione del Da Lezze, un conto consuntivo comunale, uno stato d’anime, l’inchiesta politica contro un parroco sono alcuni di questi documenti che vengono trascritti quasi per intero nell’intento di fornire un utile supporto a quanti vorranno in seguito approfondire la conoscenza di Pagliaro.
Sono pure frutto di esercitazioni didattiche la descrizione architettonica della chiesa, supportata da un esauriente corredo di rilievi e disegni tecnici, i bozzetti, l’inchiesta sulla vita attuale del paese e il bel racconto che chiude il libro.
Proprio perché frutto di un lavoro scolastico, e malgrado la supervisione dei docenti delle varie discipline, i contenuti potranno evidenziare limiti culturali e metodologici: l’obiettivo era soprattutto di conoscere un aspetto significativo della nostra valle e valorizzarlo al meglio, applicando le conoscenze e le competenze acquisite sui banchi di scuola.

Abbiamo approfittato di questo breve spazio concessoci per esporre il nostro operato, come abbiamo proceduto e cosa abbiamo “prodotto”.
Molti ragazzi hanno collaborato alla stesura del testo, tanti sono stati gli approcci a questo impegno: interesse e disinteresse, buonumore e malumore ci hanno accompagnato in ogni fase del lavoro che spesso ha sottratto tempo allo studio e allo svago. Ci siamo documentati ricercando fonti che ci fornissero conoscenze utili ad impostare le nostre riflessioni: testi d’arte, testi sacri, documenti antichi, visite alla ma soprattutto “dentro la Cappella”. I sopralluoghi sono stati per noi un irrinunciabile punto di partenza e di arrivo, una sicura fonte di ispirazione per le continue sensazioni che l’atmosfera dei dipinti suscitava in noi, tanto da desiderare di riportarle nei nostri commenti. Quello che è emerso e che si potrà leggere in queste pagine, non vuole competere con i saggi redatti da esperti o critici d’arte; ci teniamo a precisare che quanto riportato è il frutto di un’esperienza scolastica, di un primo approccio con un bene culturale che abbiamo cercato di fruire con i pochi mezzi a noi disponibili. Il nostro principale obiettivo è stato quello di far nascere nei lettori le stesse emozioni e sensazioni che abbiamo provato osservando gli affreschi della Cappella, dall’aria così antica, così colma di misteri da divenire essa stessa un mistero, un’impossibile verità. Non è stato facile per noi comprendere il messaggio di queste “storie” anche se raccontate per immagini, come non è stato facile “leggere” alcuni affreschi, soprattutto quelli della parete centrale, particolarmente compromessi. Per descrivere il polittico abbiamo ricercato fonti, analizzato testi, comparato l’opera con altre coeve ed infine abbiamo lasciato libera la fantasia di immaginare l’aspetto originario dell’opera, pur sapendo che da qualche fonte la nostra ipotesi verrà sicuramente definita “arbitraria ed azzardata”; poco importa, noi ci abbiamo provato e ne siamo compiaciuti.

 

INDICE

Presentazione
Premessa

Gli autori
L’équipe del progetto


L’arte rivela l’essenza delle cose
La cappella del Cristo risorto di Pagliaro

Osservazioni sulle caratteristiche strutturali chimiche e fisiche degli affreschi
La volta
I soggetti della volta
Analisi artistica degli affreschi della volta
Analisi strutturale della volta
Il sottarco
La parete centrale
Analisi chimico-fisica della parete centrale
La parete destra
Aspetti strutturali
La parete sinistra
Aspetti strutturali

IL VANGELO DI PAGLIARO

La chiesa parrocchiale, aspetti architettonici ed artistici

VICENDE STORICHE DELLA COMUNITÀ DI PAGLIARO
Pagliaro nel Medioevo
Tracce di feudalesimo nei documenti più antichi
Pagliaro in età comunale
La signoria viscontea
Nascita e sviluppo della parrocchia del Corpus Domini di Pagliaro

La nuova chiesa
Decreto di costituzione dello juspatronato della parrocchia di Pagliaro (anno 1542)
Come i capifamiglia eleggevano il parroco
Le visite pastorali
La visita apostolica di San Carlo Borromeo
La lunga dominazione veneta (1428-1797)
Lo Statuto della Valle Brembana superiore dell’anno 1468
L’autonomia comunale di Pagliaro
L’atto di separazione dei comuni di Pagliaro e Frerola da Serina
L’organizzazione comunale di Pagliaro durante la dominazione veneta
La Relazione del Da Lezze
Pagliaro e Frerola in regime di comunione dei beni
Un esempio di gestione congiunta dei beni pubblici: la pergamena del 1582
Aspetti demografici di Pagliaro nell’ultimo secolo della dominazione veneta
Pagliaro crocevia delle antiche strade
Pagliaro durante la breve parentesi napoleonica (1797-1815)
Anno 1809: inchiesta politica contro il parroco di Pagliaro.
La gestione finanziaria del comune: il conto consuntivo del 1802
Con l’Austria arriva la scuola obbligatoria
La situazione scolastica della Val Serina nel 1816
Stato d’anime della parrocchia di Pagliaro nell’anno 1830
Cenni sulla storia recente del paese
Pagliaro ieri e oggi: echi di una visita alla contrada
Il mistero di Pagliaro
Bibliografia