Cenni ed osservazioni sulla Vallata di Taleggio
di Giuseppe Locatelli

pubblicazione curata da Arrigo Arrigoni
con la collaborazione di Osvalda Quarenghi e Giuseppe Musitelli

Sabato 17 Novembre ore 15.30 - Albergo dell'Angelo di Vedeseta

L'esistenza di un’opera sulla Valle dell'Enna, intitolata Cenni ed osservazioni sulla Vallata di Taleggio scritta da Giuseppe Locatelli, agrimensore della Lavina di Vedeseta, era finora nota attraverso le poche citazioni che di essa avevano compiuto diversi autori che, tra Otto e Novecento, si sono occupati di cose della valle, a partire dall’ing. Giuseppe Arrigoni di Introbio con la sua opera fondamentale Notizie Storiche della Valsassina e delle terre limitrofe dalla più remota fino alla presente età, pubblicata nel 1840, e da don Nicola Ghilardi, un tempo parroco di Pizzino, col suo prezioso libretto La chiesa parrocchiale di Pizzino e i suoi Oratori, Frammenti storici e note illustrative, edito nel 1951.

Di essa però, rimasta inedita, si era persa ogni traccia, fino a essere considerata del tutto perduta. Il ritrovamento dell’intero manoscritto, abbastanza casuale e dovuto a due ricercatori, Giacomo Calvi e Gabriele Medolago, che l’hanno rinvenuto in un sacchetto depositato in un armadio della casa parrocchiale di Sottochiesa, la sua trascrizione e la sua pubblicazione con abbondante corredo di note e apparato iconografico a cura di Arrigo Arrigoni rappresentano un evento felice e fortunato per la gente valtaleggina, per tutti coloro che conoscono e amano la Valle e per gli appassionati di storia locale.

Copertina
Il manoscritto
Quella del Locatelli è, infatti, un'opera enciclopedica composta di quattro Libri "in un sol volume", suddivisi in una settantina di capitoli e in quasi 300 paragrafi, per un totale di oltre 360 pagine.
Scritta nel 1823, essa tocca tutta la realtà e la storia della Valle - da quella naturalistica a quella economica, dalle complesse vicende di carattere storico, segnate, come si sa, dalla presenza di Milano e di Venezia, a quelle, non meno complesse, dell’avventura religiosa - in ogni suo più piccolo aspetto e può configurarsi, sia pure con i molti limiti che le sono propri, come un documento indispensabile, ricco e prezioso, dal quale partire per una serie di approfondimenti tematici e per costruire - finalmente! -, con le dovute integrazioni, una storia complessiva della Valle Taleggio che ancora non c'è. Se si aggiunge che in coda alle pagine dei Cenni... i figli sacerdoti del Locatelli, don GianPietro, cappellano a Avolasio e poi parroco di Cremeno in Valsassina e don Carlo, poi Parroco di Peghera, hanno parzialmente trascritto, per una sessantina di pagine un'altra opera ancora più antica, inedita e ugualmente introvabile, cioè le Memorie Storiche del Comune di Vedeseta nella Valle Taleggio Milanese, scritte nella seconda metà del Settecento da Giorgio Maria Arrigoni, altro lavinese, ultimo Vicario (sindaco e pretore a un tempo, potremmo dire...) del Comune di Vedeseta, si capirà ancora meglio l'importanza del ritrovamento e della pubblicazione, che aiuta a conoscere meglio il passato complicato di queste comunità e può essere ricca di suggerimenti e di spunti per il presente e il futuro che le vedono impegnate nella scommessa dell’Ecomuseo.