Up In solitaria invernale sul Sodadura da Avolasio-Piani d’Artavaggio il 1 febbraio 2915 Slideshow

In solitaria invernale sul Sodadura da Avolasio-Piani d’Artavaggio il 1 febbraio 2915 Il Monte Sodadura è una bella piramide triangolare sovrastante i Piani di Artavaggio, particolarmente attraente in inverno quando domina il panorama con il suo bianco profilo triangolare nell’azzurro del cielo. Sulla cima convergono le tre creste nord ovest, est e sud ovest. Consigliata la traversata della vetta salendo per la cresta sud ovest e scendendo per la cresta nord est oppure in senso inverso.

PERCORSO: di ben 18 Km

Avolasio di Vedeseta (1050 m) > Prato Giugno (1268 m) > Sella (1400 m > Piani d’Artavaggio (1650 m) > Monte Sodadura (2011 m) , salito dalla cresta sud-ovest, sceso dalla cresta nord-ovest > Rif. Nicola (1880 m) Sella > Prato Giugno > Avolasio

DIFFICOLTA’: EE la traversata del Sodadura cresta nord-ovest > cresta sud est, con scarponi invernali e ghette (utili ramponi-ramponcini, anche se non indispensabili) ; E tutto il resto del percorso
TEMPI : Salita: 4 ore (Avolasio>Artavaggio>Sodadura) Discesa: 3 ore (Sodadura>Rif. Nicola>Artavaggio>Avolasio)
APPOGGI :i non mancano il Rif. Sassi-Castelli e il Rif. Casari ai Piani d’Artavaggio (1650 m); in alto, i Rif. Nicola (1870 m) e Cazzaniga (1889 m)
Domenica 1 febbraio 2015. Splendida giornata fredda e ventosa specie in quota. Ne approfitto per risalire sul Monte Venturosa innevato , partendo stavolta non da Bonetto di Pizzino, ma da Avolasio di Vedeseta, percorso di salita ai Piani d’Artavaggio che, anche se più lungo rispetto a quello che parte da Bonetto, preferisco perché molto panoramico sulla Valle Taleggio. Sono solo, essendo i soliti amici influenzati o impegnati diversamente. Raggiungo in auto Avolasio, frazione di Vedeseta a quota 1050 m, in Val Taleggio, parcheggiata l’auto, imbocco la sterrata segnavia CAI 151, ricoperta di neve man mano si sale, in decisa salita nel primo tratto, e, percorsi due tornantini nel bosco verso sinistra, sopra la frazioncina, con un lungo traversone, prendo quota. Scelgo la mulattiera-scorciatoia e, uscito dal bosco, sbuco di fronte ad alcune casette, in disuso ormai, in località Prato Giugno (1268 m). Con me salgono quattro amici escursionisti che mi accompagnano fino a Prato Giugno, un pianoro prativo, molto bello, ben innevato, panoramico verso il Resegone, il Due Mani, le Grigne, la valle di Bordesiglio e lo Zucco di Maesimo. Da qui in avanti è una festa per gli occhi, complice l’ottima visibilità. Il cielo splende di un azzurro intenso sulle bianche distese dei prati. Trascurando la sterrata che sale a sinuosi tornanti, risalgo in direttissima questi panoramici pratoni, dove sono incastonate belle baite ben ristrutturate. Seguo tracce nella neve, affondando un po’ , ma con le ghette non ci son problemi. Poi la stradina rientra nel bosco, si spiana e ne riesce poco dopo buttandomi addosso all'improvviso una splendida gobba della montagna chiamata "La Sella" a quota 1400 m circa. Il panorama sulla Valtaleggio da qui è grandioso, si distinguono i paesi di Peghera, Olda, Sottochiesa e Pizzino con il Corno Zuccone in primo piano e Cancervo e Venturosa sullo sfondo e, più lontano, l’Alben. Dopo un ampio lungo tornante, m si presenta un bel cascinale con la scritta ‘Sella, m. 1380’ e poco più avanti un magnifico roccolo. Continuo sulla sterrata 151 su traversoni e scollinamenti, incontrando baite e pascoli ben innevati fino ad incrociare la sterrata che sale dalla Culmine S. Pietro...le due sterrate si uniscono in una. Proseguo ancora per circa 45’ fino a raggiungere, dopo circa oltre due ore e mezza di cammino, i Piani d’Artavaggio a quota 1650 m. ! Ora il panorama si apre verso i piani con l’Albergo Sciatori (chiuso da tempo) , il Rif. Sassi-Castelli, il Rif. Casari, l’ex- Rif. Aurora, e , in alto, i Rif. Nicola (1870 m) e Cazzaniga (1889 m) , con le montagne soprastanti dello Zuccone Campelli (2159 m) della Cima di Piazzo (2057 m) e della piramidale Sodadura (2011 m). Ai Piani d’Artavaggio (1650 m), superato l’ex Albergo Sciatori e la vicina chiesetta, prendo a destra la traccia battuta nella neve che affronta la salita della cresta sud-ovest del Sodadura, ben osservata in lungo e in largo mentre salivo. Inizialmente con poca pendenza, man mano salgo la cresta diviene ripida fino a raggiungere un gradino roccioso, che supero con attenzione aiutandomi con le mani , seguendo la sicura traccia nella neve ben gradinata dagli escursionisti passati prima. Lungo tutto il percorso di salita, come in discesa non calzo né ciaspole, né ramponi…non sono indispensabili, gli scarponi fanno buona presa sulla neve dura e leggermente rammollita in superficie dal sole. Mi accompagna indesiderato un forte gelido vento che spazza ed alza la neve in nuvoli bianchi. Finalmente ‘conaquisto’ la Croce e la Madonnina di vetta del Sodadura (2011 m). Emerge dalla neve solo la parte alta della croce e la bella Madonnina per intero. Lo spettacolo è magnifico verso il Resegone, le Grigne, il gruppo dei Campelli, dei Tre Signori, del Baciamorti-Aralalta e i sottostanti Piani d’Artavaggio con i Rifugi Cazzaniga e Nicola. Mi raggiunge Giorgio e con lui condivido la sosta in vetta e l’attenta discesa dalla affilata cresta nord-est seguendo la traccia ben ‘scavata’ nelle neve. Si rivelano ben utili d’ora in poi le ghette in quanto la neve comincia a rammollirsi. Sostiamo al Rif. Nicola (1880 m) per un breve ristoro e poi scendiamo mentre inizia il sole si abbassa in Resegone-Due Mani e la luna si alza sui monti d’Artavaggio. Ai piani Giorgio scende a sinistra verso Bonetto di Pizzino, io proseguo e più avanti imbocco il 151 che mi riporta pian piano ad Avolasio, rifacendo il percorso di salita non al sole, ma alla calda luce del tramonto per il primo tratto e …al chiaro di luna per un’oretta dalla Sella ad Avolasio. Bello scendere in compagnia della mia ombra talmente era luminosa la luce della luna !


01 Alla Madonnina di vetta del Sodadura (2011 m)
02 Sui prati innevati di Prato Giugno (1268 m)
03 Sui dossi della Sella (1400 m)
04 Ai Piani d'Artavaggio (1650 m)
05 Salendo  la cresta sud-ovest del Sodadura
06 In cresta il vento spazza la neve...
07 Tracciato GPS - Avolasio - Sodadura - 1
08 Tracciato GPS - Avolasio - Sodadura - 2
09 Parto da Avolasio di Vedeseta (Val Taleggio), 1000 m
10 Sentiero 151, Avolasio-Piani d'Artavaggio
11 Sentiero 151, Avolasio-Piani d'Artavaggio
12 Sentiero 151, Avolasio-Piani d'Artavaggio
13 Sentiero 151, Avolasio-Piani d'Artavaggio
14 Sui prati innevati di Prato Giugno
15 Sui prati innevati di Prato Giougno (1268 m)
16 Antiche casette in disuso a Prato Giugno
17 Antiche casette in disuso a Prato Giugno
18 Vista su Prato Giugno
19 Vista su Prato Giugno
20 Salendo sulla gippabile...
21 Salendo per i prati innevati...
22 Passaggio alla 'Medile'
23 Panoramica dalla baita 'Medile'
24 Bella baita ristrutturata a modo
25 Vista in Resegone
26 Zoom in Resegone
27 Verso la Sella
28 La Sella  (1400 m circa)
29 Il roccolo della 'Sella'
30 Baita sempre sul sentiero 151
31 Baita sempre sul sentiero 151
32 Baita sempre sul sentiero 151
33 Alla 'Cruseta'
34 Zoom...Corno Zuccone in primo piano, Sornadello in secondo
35 Zoom in Corno Zuccone
36 Ecco la mia meta...il Sodadura!
37 Sempre sul 151
38 Autoscatto alle ombre in sosta
39 Col Sodadura alle spalle
40 Zoom in Sodadura sulla cresta da salire
41 Incrocio col sentiero che sale dalla Culmine S. Pietro
42 Un'occhiata in Grignetta
43 Qui si aprono i Piani d'Artavaggio
44 Piani d'Artavaggio
45 Saliscendi su tracce nella neve
46 Il Sodadura si avvicina
47 Piccolo affondo in fuoripista
48 'Albergo Sciatori'...chiuso da anni
49 L'amico Bruno Imberti
50 Piani d'Artavaggio
51 La chiesetta
52 Antico cippo di confine
53 Stato Veneto- 1700
54  e via sulla cresta sud-ovest per il Sodadura
55  e via sulla cresta sud-ovest per il Sodadura
56 Vista verso il Resegone...
57 Vista verso le Grigne  con amici lecchesi
58 Versante sud  del Sodadura
59 Versante nord-ovest del Sodadura
60 ..il punto critico della salita
61 Con la traccia ben definita e con attenzione si supera
62 Il vento in cresta di vetta spazza la neve
63 Il vento in cresta di vetta spazza la neve
64 Ultimo strappo per la vetta
65 Ci siamo...compare la Madonnina
66 Madonnina di vetta del Sodadura (2011 m)
67 Dalla Madonnina di vetta del Sodadaura
68 Con la Madonnina di vetta del Sodadura
69 Arriva in vetta Giorgio
70 Giorgio ed io alla Madonnina del Sodadura
71 Sullo sfondo di Aralalta-Baciamorti
72 Madonnina con Tre Signori, Cima di Piazzo, Zuccone Campelli
73 Madonnina con...Resegone
74 Dalla vetta del Sodadura vista in Orobie
75 Dalla Madonnina del Venturosa Cima di Piazzo, Zuccone Campelli, Grigna
76 Scendiamo dalla cresta nord-ovest
77 Sguardo indietro di saluto alla Madonnina
78 Traccia ben scavata sulla neve di cresta
79 Spettacolo verso Cima di Piazzo, Zuccone Campelli, Grigna
80 La cresta nord-ovest discesa
81 Creste sud-ovest di salita e sud-ovest di discesa
82 Sul sentiero per il Rif. Nicola
83 Panoramiica al termine della discesa
84 Dal Rif. Nicola il Sodadura
85 Si alza la luna, si abbassa l'elicottero
86 Si alza la luna, si abbassa l'elicottero
87 Giorgio in posa col Sodadura
88 Spunta la luna dal monte
89 Spunta la luna dal monte
90 Spunta la luna dal monte
91 Spunta la luna dal monte
92 Tramonta il sole all'orizzonte
93 Tramonta il sole all'orizzonte dietro il Due Mani
94 Tramonta il sole all'orizzonte dietro il Due Mani
95 Tramonto in Resegone
96 Tramonto in Resegone
97 Tramonto in Resegone
98 Tramonto in Resegone
99 Scendo al chiaro di luna !
100 Benvenuto anche se al buio !

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