Up Invernale con valanghe e slavine in Val di Scalve da Nona di Vilminore verso il Passo della Manina (1821 m.) il 23 febbraio 2009 Slideshow

Io e l’amico Alberto Giupponi con l’inseparabile cane Kant, dopo aver raccolto da amici vari informazioni per salire al Passo della Manina ed aver avuto l’assicurazione che in zona non c’è alcun pericolo di valanghe e slavine, la mattina del 23 febbraio 2009 saliamo di buon mattino in Val di Scalve e raggiungiamo Nona (1342 m.) di Vilminore, dove lasciamo la macchina nel piccolo parcheggio. Imbocchiamo il sentiero CAI 408 (Nona – Passo di Manina) , chiamato anche ‘Ol sinter de Olt’o ‘Via de Olt’ , una carrareccia costruita durante il periodo del massimo sfruttamento delle miniere della Manina. La neve è molto alta, da un metro a quasi due in alcuni tratti, ma sulla strada è ben battuta e si cammina abbastanza bene. Arrivati alla prima valletta-canalone che scende dal Monte Sasna, ci si presenta una enorme valanga che ci mette in pensiero se proseguire o meno… Decidiamo di proseguire, considerato che il pericolo valanghe-slavine non dovrebbe esserci visto che da parecchi giorni non nevica e che la neve instabile dovrebbe essere ormai scesa tutta. Ad ogni canalone altra valanga da superare di seguito una dopo l’altra, finché , dopo aver superato, non senza fatica, un’altra enorme valanga, arriviamo alla ‘Baite Rosse’ , le costruzioni che ospitavano un tempo i minatori, che oggi sono in uso come Riugio del Gruppo Alpinistico Celadina. Vediamo in alto la chiesetta del Passo della Manina, calziamo le ciaspole e ci facciamo strada nelle neve ancora intatta senza alcuna traccia precedente. Il fatto però che nessuno sia ancora passato ci mette in guardia! Dopo breve tratto infatti ci si presenta un fronte di neve in posizione instabile..pronto anche a slavinare! Al che facciamo subito dietrofront , rinunciando a salire al Passo della Manina. Ci fermiamo alla ‘Baite Rosse’ dove riposiamo, consumiamo i panini e ci godiamo un po’ di bel sole, mentre Kant si e ci diverte giocando sulla neve. Visto poi che la temperatura è salita ci affrettiamo a scendere a Nona prima che altra neve smolli e possano scendere slavine. Arriviamo a Nona senza alcun problema. Interessante escursione, istruttiva!..ci ha fatto capire che in Val Manina il pericolo valanghe-slavine è molto alto in caso di abbondanti nevicate, smentendo sonoramente chi ci aveva assicurato del contrario

01 Pittoresca chiesetta con la Presolana da sfondo
02 ...con il Ferrante
03  Partiamo da Nona, da qui!
04 Sentiero CAI 408, Passo Manina ore 1.30
05 La neve è  dura
06 Attraversiamo un prato...di neve
07 Nona innevata  al primo sole del mattino
08 Tetti sovraccarichi
09 Camminiamo in lieve salita
10 Baita in pietre locali
11 Baita con intonaco
12 Il Pizzo di Petto
13 Ghiaccio
14 Prima valanga in canalone discendente dal Monte Sasna
15 Grossi blocchi di neve
16 Altra valanga
17 Da attraversare
18 Neve  e terriccio nella valanga
19 Altra slavina
20 Guardando alle nostre spalle le slavine
21 Edifici ex-miniere, ora Rif.Gruppo Alpinistico Celadina
22 In vista del Passo di Manina
23 Si affonda nella neve
24 Kant si diverte
25 Labili tracce
26 Pericolo slavina!
27 Dietrofront!
28 Sosteremo al Rifugio GAC
29 Lo spessore della neve
30 Non c'è nessuno
31 Il tempo trascina anche te
32 Aperta  a fatica la porta del 'salone invernale'
33  Kant portatore di legna
34 ...abbaia a questo sconosciuto
35 ...lasciamo perdere!
36 Il rifugio GAC e il Mone Pizzol
37 Slavina dal Sasna
38 Scorcio in Presolana
39 Forme da neve
40 Spunta il tetto
41 La neve copre la valle
42 Slavina
43 ...da baipassare
44 ...velocemente! 139
45 ...da attraversare
46 ...senza indugiare!
47 Pittoresco
48 Ultima valanga....
49 ...da attraversare
50 Piante tranciate
51 Siamo fuori pericolo slavine
52 Si cammina meglio
53 In vista di Nona
54 Tetto imbacuccato
55 Nona
56 Siamo arrivati
57 Pittoresco
58 Presolana da sfondo
59 Passo della Manina  là in fondo
60 Il Pizzo Camino

Immagini totali: 60 | Ultimo aggiornamento: 26/03/10 10.41 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto