Up 22 settembre 2018 - SASSO GORDONA, SUI SENTIERI DELLA GRANDE GUERRA Slideshow

Il Sasso Gordona non è una montagna qualsiasi, è una montagna di confine, il confine italo svizzero. Oggi, è un posto molto bello, con un rifugio, il Prabello, che invita a sostare ed a godere del paesaggio offerto dalla bella Val d’Intelvi, con le montagne del Lario a farle da cornice. Ma qui, non è sempre stato così. Quando si arriva in Val d’Intelvi e si scorge questa montagna e se ne osserva la forma, si intuisce subito che è diversa dalle altre, è troppo particolare. Tra la fine dell’800 ed i primi del ‘900, lo Stato Maggiore del Regio Esercito, stava studiando un sistema difensivo per contrastare un eventuale attacco dalle potenze del centro Europa, attraverso la Svizzera. Ma questo studio si arenò più volte a causa delle diverse vedute degli alti ufficiali. La Frontiera Nord, ritornò in auge poco prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, La Grande Guerra. Allora, il Generale Luigi Cadorna, visti gli echi di una prossima guerra, riprese in mano il progetto e diede una spinta alle fortificazioni lungo il confine Nord, dal Piemonte al Trentino.Il Sasso Gordona, da montagna rocciosa, fu trasformato in un vero e proprio baluardo difensivo, con trincee, gallerie e postazioni fisse di tiro per mitragliatrici di medio calibro, a protezione del valico verso la Val d’Intelvi ed inserito a tutti gli effetti, nel sistema difensivo lariano. Fortunatamente, queste postazioni non hanno mai dovuto affrontare la guerra e chi ha prestato servizio qui, non ha dovuto affrontare le pallottole nemiche. A circa 200 km da qui, sull’Adamello, la Guerra Bianca fu asprissima. Alpini e fanti non la passarono altrettanto bene. Un sabato di settembre a distanza di 100 anni dalla fine delle ostilità, Santo ed Io, abbiamo visitato questo luogo incredibile. Premesso che la Val d’Intelvi è un posto molto bello, la salita al Sasso Gordona presenta più di un aspetto. Il primo tratto, dal Pian dell’Alpe al Rifugio Predello, è una passeggiata sotto le fronde di un bosco fresco e molto bello. Dal Rifugio alle prime trincee è una salita facile, mentre il tratto successivo è davvero ripido e sono presenti molte catene per aiutare nella salita. A volte, è meglio attaccarsi alle rocce e lasciare le catene dove sono, ma nel complesso, servono. Salendo, si incontra una postazione fissa di tiro per mitragliatrice di medio calibro ed una trincea per fucilieri, ancora ben tenuta. Lungo il pendio, si incontrano altre trincee e si intravedono altre feritorie dalle quali uscivano le canne delle mitragliatrici. Raggiunta la cima, il panorama è davvero spettacolare e si ha la sensazione di essere sopra un fortilizio più che su di una montagna. Dalla croce poco sotto la vetta, si domina il ramo comasco del lario, la più volte citata Val d’Intelvi , le vallate laterali della Val Muggio (CH), il M.te Bisbino, il Generoso, il Pizzo della Croce ed in lontanza le grandi montagne delle Alpi, con il M.te Rosa in bella mostra. Guardando a Nord, Badile, Disgrazia, Legnone e Grigne offrono un panorama spettacolare, con il M.te San Primo a centro lago che troneggia nel Triangolo Lariano. L’escursione può essere definita quasi didattica, vista la storia di questi luoghi, sicuramente è appagante. Se decidete di salire sua questo monte, fate attenzione nel tratto finale, non è impossibile ma merita accortezza. Occhio, se decidete di andarci in inverno, in quel caso può essere molto pericoloso. Bene, Dal Sasso Gordona, sulle Prealpi Luganesi e dalla Frontiera Nord è tutto. Arrivederci alla prossima escursione.

01-PARTENZA
02-IL NOSTRO SENTIERO
03-BOSCO
04-FELCE
05-SANTO LUNGO IL SENTIERO
06-SOTTO LE FRONDE SI STA BENISSIMO
07-CI SONO FUNGHI OVUNQUE MA NON SIAMO DUE INTENDITORI
08-NON LI CONOSCO E LI LASCIO AL LORO POSTO
09-ANCORA FUNGHI
10-A CONOSCERLI
11-BELLO QUESTO BOSCO
12-DAVVERO BELLO
13-NON TI CONOSCO
14-IL SENTIERO PROSEGUE
15-SEMPRE AL FRESCO
16-PIZZO DELLA CROCE
17-IL MONTE GENEROSO
18-SIAMO AL RIFUGIO PRABELLO
19-SANTO
20-SERGIO
21-NOI DUE
22-CI SIAMO
23-DESTINAZIONE DOPO LA SOSTA
24-SANTO AL PRABELLO
25-SIAMO  SUL CONFINE ITALO-SVIZZERO
26-LA VALLE INTELVI
27-EX EDIFICI MILITARI
28-DALLA SVIZZERA SALGONO AL PASCOLO LE MUCCHE
29-QUI SONO TRANQUILLISSIME
30- E CURIOSE
31-MOLTO CURIOSE
32-OK ANDIAMO VERSO IL SASSO GORDONA
33-PECCATO PER LA FOSCHIA
34-INGRESSO GALLERIA CON BASAMENTO PER LA MITRAGLIATRICE
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41-SANTO IN SALITA
42-PRABELLO E MONTE GENEROSO
43-PRIMA TRINCEA PER FUCILIERI
44-SANTO NELLA TRINCEA SCAVATA NELLA ROCCIA
45-ANCHE SERGIO IN TRINCEA
46-TRINCEA PER FUCILIERI
47-ZONA SOTTO TIRO DALLA TRINCEA
48-SALIAMO ANCORA E OCCORRE FARE ATTENZIONE
49-CI SONO DIVERSE CATENE
50-BELLO RIPIDO QUESTO TRATTO
51-LA CROCE POCO SOTTO LA VETTA
52-ALLA SPALLE DI SANTO SI INTRAVEDE IL LARIO
53-ANCHE SERGIO ALLA CROCE
54-LA STA PENSANDO
55- E INFATTI PARTE UN ADESTE FIDELES A SQUARCIA GOLA
56-CON SANTO CHE SE LA RIDE
57-ASPRA LA VETTA DEL SASSO GORDONA
58-CROCE DI VETTA
59-RIPOSO IN CIMA
60-TORNANDO VERSO IL PRABELLO
61-MUCCHE TRANQUILLE
62-QUALCHE INDICAZIONE
63-LAVANDINO DA VICHINGO
64-IL VICHINGO
65-NON SI TRATTA DI UNA VETTA MA DI UNA FORTILIZIO SCAVATO NELLA ROCCIA
66-VELENOSO MA BELLO E SFOCATO
67-IL SASSO GORDONA DALL PIANORO DI PARTENZA
68-CHIAMIAMOLO IL NOSTRO MODUS OPERANDI

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