PIZZO ARERA (2512 m.) - CORNA PIANA (2302 m)

Per la mia prima salita in Corna Piana vedi servizio di Cristian Riva

Prisca ed io con l’amica montagnina a quattro zampe Stelina, dal parcheggio saliamo, seguendo il sentiero 221, al rifugio Capanna 2000 (1975 m) in poco meno di un’ora.
Poco sopra il rifugio, unitosi a noi Patrizio, imbocchiamo a sinistra il sentiero 244 ‘Periplo Arera’, che percorreremo per intero in senso orario fino a rientrare al punto di partenza.
Il primo tratto, che coincide con il Sentiero dei fiori, attraversa un ambiente ricco di macereti e di interessanti fioriture.
Saliti al Passo Gabbia, ci abbassiamo poi nella conca del Mandrone, vallone posto tra la Corna Piana e il Pizzo Arerà, attraversando vasti ghiaioni discendenti dai contrafforti dell'Arerà.
Al bivio nel Mandrone lasciamo il Sentiero dei fiori, che prosegue a sinistra, per risalire a destra sul sentiero 218-244 fino al Passo Corna Piana (2130 m).
Qui il panorama si apre sullo splendido scenario della Valcanale dominata dai contrafforti dolomitici del versante nord dell'Arera, di cui si osserva l'ampia e possente struttura che si estende fino alla lontana costiera della Cima di Valmora e del Monte Fop.
Visto che ci siamo, Prisca e Patrizilo convincono il Piero a salire per la seconda volta, loro per la prima, in Corna Piana, che è tutto fuorché piana!
Quindi risaliamo il ripido pendio erboso, ricco quest’anno di stelle alpine ed altri bei fiori,di avvicinamento alla cima che diviene rocciosa. Superato con l’uso attento e sicuro delle mani (...e dei piedi) un passaggio impegnativo su roccette e sul filo dell’affilata cresta rocciosa, risalita la cresta di vetta abbastanza esposta, raggiungiamo la croce di vetta (2302 m) e ci godiamo un bel panorama innanzitutto verso la dirimpettaia-madre Arera, del cui massiccio la Corna Piana fa parte e poi verso la Valcanale e gran parte dell’arco orobico.
Foto a raffica !
Scesi con prudenza, ci spostiamo sulla vetta dell’anticima est (2226 m) con bella croce, panoramica a picco specie sulla sottostante Valcanale.
Qui sostiamo per il pranzetto di vetta e breve relax.
Ci abbassiamo quindi al Passo di Corna Piana, da dove scendiamo nel vallone verso la Valcanale, scegliendo, perché meno difficile, per un tratto, il sentiero di sx 218 (in direzione Valcanale), incontrando poco a valle un bivio dove ci abbassiamo a dx e proseguiamo sempre a destra, seguendo bolli sbiaditi, andando ad agganciare il visibile sentiero 244, che scorre sotto le pareti rocciose.
Da questo punto, rientrati nel 244 ben segnalato da bolli bianco-rossi, da poco rinfrescati, costeggiamo in traverso a mezzacosta la base della parete nord dell'Arerà ed entriamo progressivamente nel vallone che scende dalla Forcola di Valmora.
Scesi all'incirca a quota 1750 per aggirare un poderoso costolone della montagna, risaliamo poi per ghiaioni e canaloni fino alla fascia rocciosa terminale e al tratto attrezzato con funi, dove un canalino roccioso e un passaggio esposto richiedono prudenza (1930 m circa, 1.30 ore dal Passo Corna Piana).
Salendo ancora pwerveniamo alla Forcola di Valmora, punto di passaggio dal grigio e roccioso versante seriano al verde versante brembano (1994 m).
Dalla forcella proseguiamo in direzione sudovest, contornando a mezza-costa, in saliscendi e con tratti attrezzati con funi metalliche, gran parte del versante sud del Pizzo Arerà fino a tornare appena sopra il Rif. Capanna 2000 , dove chiudiamo l’anello del sent. 244 ‘Periplo Arera.
Da qui, dopo una buona birra ristoratrice al Rif. Capanna 2000, scendiamo al parcheggio dell'Alpe Arera in circa mezz'ora.

N. B.
Per il solo ‘Periplo Arera’, puoi consultare il libro ‘I più bei sentieri della Lombardia Centrale , di Piero Gritti e Sergio Papucci, Ed. Blu - Torino, alle pag. 190-192.