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FORCELLA ROSSA (2055 m) da San Simone (1700 m)-Baita Camoscio (1750 m)-15magg25: gran risveglio primaverile con prati rinverditi e fioriti e camosci fischianti a bassa quota, con ancora neve in alto specie sui versanti a bacìo
PERCORSO
San Simone (1700 m) > Baita del Camoscio (1750 m) > Casera dei Sessi > Percorso a vista su pratoni rinverditi in direzione vallone del sent. 101 per Forcella Rossa > Aggancio sent. 101 e salita alla FORCELLA ROSSA (2055 m) > Discesa con percorso in parte sul sent. 101, in parte a piacere > Rientro finale a San Simone.
Difficoltà: per E, solo tratti di neve in scioglimento che non creano problemi.
Distanza: Km 5,2
Dislivello: 300 m circa
Tempi: complessive ore 4, comprensive di numerose soste fotografiche e pranzetto al sacco
Attrezzatura: scarponi invernali da neve
Appoggi: San Simone e Baita del Camoscio
N. B. Fattibile ion mezza giornata!
Giovedì 15 maggio 2025, godendo di una bella serena giornata primaverile, torno a osservare il risveglio primaverile dei crocus nella splendida conca di San Simone e Baita del Camoscio in compagnia dell’amico Claudio.
Intenzionati, se possibile, salire anche alla Forcella Rossa (2055 m).
Raggiunto da Zogno in auto San Simone (1700 m), lasciata l’auto nei grandi parcheggi, saliamo alla Baita del Camoscio (1750 m).
Proseguiamo sul sent. 116 cominciando a vedere crocus in fiore.
Voglio portare Claudio a vedere i crocus ad un laghetto soprastante. Saliamo per traccia seguendo il corso di un ruscello scrosciante dell’acqua del disgelo delle neve.
Raggiunto il laghetto purtroppo di crocus ne vediamo ben pochi, decidiamo comunque di proseguire nella ricerca finchè ad un certo punto accanto a neve ìn scioglimento vediamo crocus fioriti.
Proseguiamo quindi salendo a vista sui pratoni con tratti biancheggianti di crocus che ovviamente fotografiamo! Bene.
Agganciato il sen t. 101 saliamo fino a scorgere in alto la Forcella Rossa preceduta solo da una piccola strisciata di neve con gran parte del sentiero sgombra.
Perché no ? Saliamo alla Forcella Rossa, dove Claudio non è mai salito, mentre io la conosco bene.
Si sale bene, si pesta a tratti anche neve , ammirando i panorami e scorgendo in alto anche un branco di camosci che riusciamo a riprendere allo zoom con discreto risultato.
Giunti allo strappo finale per la Forcella Rossa, superiamo l’alta strisciata di neve molliccia anche affondando piacevolmente fino alla Forcella Rossa (2055 m) dove salutiamo la bella Madonnina del G.A.M.A (Gruppo Amici Montagna Almè a ricordo degli amici caduti in montagna).
Dalla Forcella possiamo ammirare un gran bel panorama non solo sul versante salito della conca di San Simone-Baita del Camoscio, ma anche quello verso la ‘regione’ del San Marco.
E’ mezzogiorno, ci accomodiamo su una roccetta sgombra da neve e ci godiamo un buon pranzetto al sacco e un po’ di relax, mentre osserviamo una gran bella vista panoramica.
Dalla Forcella Rossa potremmo passare al Passo San Simone, ma osservando bene il percorso, ancora tanta neve sulla traccia-sentiero e si affonderebbe di brutto.
Rifacciamo quindi a ritroso, più o meno, il percorso di salita, seguendo per buon tratto la traccia del sent. 101 fino a lasciarla e scendere a vista sul fianco dx della montagna incontrando belle pozze con neve in disgelo e distese di Crocus vernus, bianchi e violetti sui pratoni circostanti.
Discesi al laghetto in disgelo , ci abbassiamo alla Baita del Camoscio dove incontriamo l’amico grande fotografo naturalista Baldovino Midali.
Chiudiamo la bella escursione rientrando a San Simone...concludendo la bella escursione con in testa il pensiero e l’auspicio che gli impianti sciistici possano riprendere al più presto la loro attività !
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