Da una vita vedo il Canto Alto da casa mia, l’ho salito più volte, ma  partendo sempre da una certa quota per non faticare tanto. Stavolta, per la  seconda volta,  mi ripropongo di provare  la soddisfazione personale di partire da casa, da 310 m per salire in vetta al  Canto Alto a 1146 m, compiendo un altro bel giro ad anello! 
          Osservando bene dal Monte di Zogno il versante nord del Canto Alto rivolto  su Zogno mi ispira il progetto di compiere un secondo anello più ampio del  primo salendo in Canto Alto da Stabello sul sent. 507A e scendendo da Poscante  sul sent.507+Sent. 504+ Via delle castagne.
          Detto fatto.
   La mattina del 3 marzo 2021, annunciata  buona giornata ( che poi sarà piuttosto nuvolosa!), zaino in spalla, partito da  casa (310 m)  vicino alla Stazione di  Zogno, su sentierino-scorciatoia lungo il corso del Brembo raggiungo la  passerella sul Brembo per Stabello dove aggancio il sent. 507A.
          Raggiunto ben presto Stabello (380 m) sul retro della chiesa parrocchiale seguo  la mulattiera  che si  stacca in salita  a dx del campo sportivo stretta e affondata  tra muri a secco, detta ‘I strece’, che taglia i prati a gradoni per inoltrasi  poco dopo nel bosco.
          Seguendo sempre con attenzione i bolli bianco-rossi da poco segnati dal CAI di  Zogno mi inoltro lungo il sentiero parallelo al letto del torrente quasi sempre  in magra mantenendo il lato destro.
          Supero in successione una stalla riattata, le piccole cascine della località  Pagliaroli, fino a giungere al ‘Piano della vacca’ . Più avanti il sentiero  risale ripido sul versante di sinistra per poi passare su quello di destra  pervenendo al colmo del crinale che separa la Valle di Stabello da quella di  Camanecchio (‘Ol custi Paiarol’ - 815 m) ) in prossimità del traliccio  dell’alta tensione. 
          Procedendo a sinistra nell’alta faggeta aggancio il sent.  507 che sale dai Prati Parini.
          E così ho salito per la prima volta l’interessante selvaggio sent. 507A  ammirando belle fioriture di fine inverno ed annuncianti l’imminente primavera  di ellebori, bucanevi, primule,denti di cane.
          In breve sono presso il Colle di Sant’Anna, dove sorge la Cappelletta dedicata  alla Madonna del Cacciatore (1006 m). 
          Da qui, seguendo il crinale erboso con  moderata pendenza raggiungo il tratto terminale più boschivo e più ripido che  mi conduce alla vetta del Canto Alto (1146 m).
 
          Bello il panorama a 360A , anche  se il cielo ricoperto di velature estese velato non consente oggiuna soddisfacente  visibilità. In vetta non sono solo, altri escursionisti oggi sono saliti alla  grande croce del Canto Alto.
          Mi godo, oltre al panorama, un buon pranzetto al sacco e un bel po’ di relax  dopo la faticosa salita.
Mi rimetto poi in cammino per continuare l’anello.
Proseguo quindi sul sent. 507 per passare al Canto Basso, scendendo anche a  rivedere la famosa ‘Grotta del Pacì Paciana’, dove, si tramanda, che Vincenzo  Pacchiana, il famoso bandito di Poscante , avesse ricavato un nascondiglio  sicuro in un antro naturale sotto la sommità del Canto Alto, posto su uno  strapiombo e raggiungibile solo attraverso un sentiero appena accennato. 
          Quindi, poco prima di raggiungere il Canto Basso  sulla dx scendo il sentierino impervio che si  abbassa verso sottostanti pareti rocciose con grandi cavità e vado a riscoprire  la famosa grotta, posta su paurosi dirupi. 
          Riesco anche a farmi un autoscatto  ricordo! 
          Non risalgo però oltre nell’antro dove si nascondeva il Pacì Paciana,  raggiungibile sì ma con una certa difficoltà, mi basta anche stavolta aver riscoperto  e rivisitato l’impervio ingresso.
          Proseguo quindi e, raggiunto il Canto Basso (900 m), ammirato il panorama sia a  sud verso la pianura che a nord verso la montagne, proseguo, deviando a  sinistra sul sent. 507 che mi riporta a Ripa di Pascante.
   Il sentiero 507 discende, ben bollato,  nel bosco di prevalenti carpini neri nel primo tratto e di castagni verso la  fine.
          Anche qui è una festa di fiori annuncianti la prossima primavera !
   Degna di nota lungo la discesa, la  ‘Tribulina di Curte’ con Madonna col Bambino e l’Oasi degli Alpini poco sopra..
   Disceso a Ripa, chiudo il bell’anello di  cima Canto Alto, iniziato il mattino sul sent. 507A  in salita da Stabello e chiuso il pomeriggio  dal sentiero 507 in discesa verso Ripa di Poscante. 
          A questo punto rientro a Zogno, passando  sul sent. 504 da Ripa, Altemarie, Braga, a Poscante,  e , successivamente da Poscante a Piazza Martina, percorrendo il ‘Sentiero  delle castagne’.
   Rientro a casa, soddisfatto di essere  salito in Canto Alto per la seconda volta partendo da casa, compiendo un  percorso lungo ma piacevole ad anello.
  
   N. B. Ovviamente si può salire in Canto  Alto, faticando meno, partendo non da Zogno (310 m), ma da Piazza Martina (370  m), raggiungibile in auto, se si vuole fare la ‘Via delle castagne’, oppure da  Poscante (408 m), oppure da Ripa (583 m), oppure da Stabello (380 m)  raggiungibili in auto, risparmiando un bel po’ di dislivello, di cammino e di  conseguente fatica..
   E sappiamo che ci sono altre  numerose vie di salita in Canto Alto: da  Monterosso, Ponteranica, Sorisole, Villa d’Almè, Mediglio, Botta di  Sedrina,  Monte di Nese, Olera,  Ranica,...