Venerdì 30 dicembre 2011. Io, Sara, Maurizio D. M. e Piero Mass ci organizziamo per andare alla Croce di Zorzone (2050 m. circa) salendo da Zorzone e passando dalla Cascinetta di Menna, dove le amiche Sabrina e Roissella hanno smarrito il bel setter Peter. Vogliamo sailre in zona e battere il Chignol d'Arale dove Peter potrebbe essersi smarrito. Partiti da Zorzone, raggiungiamo con l'auto la prima sbarra salendo sullla strada agrosilvopastorale per la Cascina Mattuida. Parcheggiata l'auto percorriamo la strada sulla sx fino a raggiungere la Cascinetta di Menna. Proseguiamo seguendo la traccia di sentiero risalendo il ripido e lungo Chignol d'Arale , superando le cimette del versante sud-ovesr del Menna. Il cielo è nuvoloso per nubi alte, fa freddo. Seguendo la cresta erbosa prendiamo quota, superando man mano le Cascine dei pascoli d'Arale , tra cui la Cascina Nuova di Sorisole e la Cascina Foppei e le quote che si succedono verso il Chignol d'Arale: Passo dell'Orso a 1723 m, quote 1778 m. e 1952 m, fino ad arivare alla più alta a quota 2068 m. , da dove scendiamo, sempre in cresta , qui affilata, alla Croce di Zorzone (2050 m circa). Intanto il freddo è aumentato e il vento gelido soffia con forti raffiche proprio mentre siamo sul'ultima cresta affilata !!! La neve per fortuna è poca e dura ma non ghiacciata tale da metterci in seria difficoltà. Sostiamo per il pranzetto al riparo dal vento sotto la croce di Zorzone e ci godiamo solo 10' di sole perché poi alle nostre spalle si rannuvola di brutto e cominciano a cadere fiocchetti di neve ghiacciata . Leviamo le ancore e decidiamo di scendere , ripercorrendo a ritroso il percorso di salita. Nuvoloni scendono da nord, preceduti da raffiche di vento gelido e ci becchiamo anche una brevissima spruzzata di neve . Verso il tardo pomeriggio le nuvole si dissolvono, lasciando spazio al sole che ci riscalda un po' dopo ore ed ore di freddo. Intanto chiamiamo, urliamo 'Peter' , ma del cane di Sabrina nessuna traccia. Scendiamo con vista verso un tramonto favoloso a Zorzone, dove Pasquale Epis, il noto rifugista del Rifugio-Bivacco Palazzi-Maga , ci accoglie in casa sua per riscaldarci con un bicchiere di quello buono !