Resegone con neve di primavera da Brumano il 4 maggio 2014

Siamo in 10 amici, alcuni già saliti, altri che salgono in Resegone per la prima volta.
Sempre bello il Resegone in tutte le stagioni !
Stavolta ci si presenta per metà in veste primaverile , per l’altra metà, quella alta , dai 1500 m in su, in veste ancora invernale per la presenza di neve che man mano si sale aumenta di livello, ma non creando problemi.
La giornata è bella col cielo sereno, ma già sappiamo che nel pomeriggio, dopo an nuvolamenti dalla tarda mattinata potrebbe arrivare anche qualche scroscio d’acqua.
Lasciate le auto a Brumano al parcheggio (916 m) più alto accanto alla fontana-lavatoio imbocchiamo il segnavia 587-576 che percorriamo salendo un po’ per sentiero tra i prati, un po’ percorrendo la strada asfaltata.
Il sentiero CAI 587 ben tenuto sale in comune col sentiero DOL 13 per lungo tratto, fin oltre il nuovo Rif. Resegone (1265 m) attraversando in lungo traverso ascendente le belle faggete del versante orientale del Resegone.
La neve compare dai 1500 m aumentado di spessore man mano si sale.
Lasciato il sentiero 587- 13 DOL, si passa sul CAI 571 – 17 DOL che sale a sinistra nel bosco per un tratto per poi uscirne e risalire in decisa salita sulla neve.
Si cammina comunque bene sulla neve dura leggermente rammoliita in superficie e battuta dai tanti escursionisti che salgono in Resegone, non servono ghette, ramponi, tanto meno ciaspole.
L’ultimo tratto per raggiungere la cresta alcuni di noi lo salgono lasciando la traccia che segue il sentiero per seguirne un’altra appena tracciata a gradini che sale ripida nel canale.
Una bella divertente variante! Raggiunta la panoramica cresta in breve siamo al Rif. Azzoni e alla vetta del Resegone – Punta Cermenati (1875 m).
Bellissmo il panorama con buona visibilità e con cielo mosso dalla presenza di nuvole discendendi dalle Orobie.
Gli scatti non si contano verso Lecco, i suoi laghi, i suoi monti da un lato e verso la Valle Imagna, la Valle Taleggio.
Le Orobie dall’altro.Consumato il pranzetto al sacco, i nuvoloni scuri ci consigliano di affrettarci ad abbassarci. Riusciamo a scendere al Rif. Resegone senza beccarci una goccia d’acqua. Alcuni di noi scendono subito, altri sostano un momento al rifugio, per poi scendere e beccarsi uno scroscio d’acqua accompagnato da qualche fulmine e tuono.