Up Anello dei Tre Faggi con neve d’aprile-5apr22 Slideshow

Anello dei TRE FAGGI pestando morbida neve d’aprile da Fuipiano con Zuc de Valbona-Valmana (1546 m), I Canti (1563 m), Pralongone (1503), i Tre Faggi (1399 m) con visita al bel borgo storico di Arnosto il 5 aprile 2022 .

L’alta Valle Imagna, offre, accanto ai noti percorsi che portano in Resegone, un facile, vario e appagante itinerario ad anello, adatto a quasi tutte le gambe e per tutte le stagioni, che si svolge in gran parte per faggete e pascoli. Da Fuipiano, saliti allo Zuc di Valbona-Valmana, l’elevazione maggiore della Costa del Palio alla testata della valle, con la vista in Resegone che ci accompagna per tutto il cammino, si discende il crinale orientale della valle, emergendo dolcemente ai Canti e abbassandosi poi per panoramici dossi e pinnacoli rocciosi ad ammirare lo spettacolo dei Tre Faggi secolari.

Partenza: Fuipiano Valle Imagna (1050 m)
Dislivello: 568 m
Distanza: Km. 8,93
Difficoltà: Escursionisti
Tempo: 4 ore per l’intero anello
Senso di percorrenza del percorso: indifferente
Segnavia: 579 – 571 –579A (Fuipiano – Zuc di Valbona – I Tre Faggi)
Acqua: presente per i nostri amici a quattro zampe alle varie pozze se non gelate d’inverno

Escursione fattibile anche in mezza giornata

PERCORSO Fuipiano Valle Imagna – Parcheggio all’acquedotto al termine di via Milano (1050 m circa) > Sentiero 579 > Bocca del Grassello (1390 m) > Sentiero 571 > Zuc de Valmana (1546 m) > Bocca del Grassello (1390 m) > I Canti (1563 m) > Zuc di Pralongone (1503 m) > I Tre Faggi (1399 m) > Sentiero 571A > Parcheggio ACCESSO E PARCHEGGIO Provenendo da Bergamo o da Milano in direzione Valle Brembana, poco prima di Villa d’Almè , si devia a sinistra per la SP 14 di Valle Imagna, che si percorre fino a Fuipiano Valle Imagna. Qui si segue via Milano fino al suo termine, dove si parcheggia nella zona del bacino dell’acquedotto. ITINERARIO Sabato 5 aprile 2022, prevista bella giornata soleggiata con temperatura mite e così sarà. Sono in solitaria. Prima di iniziare l’itinerario dell’escursione vera e propria faccio una veloce visita mattutina al bel borgo di Arnosto che, scrollatosi di dosso la neve dei due giorni precedenti, mi regala la vista sul dirimpettaio Resegone ancora imbiancato di neve baciato dal sole mattutino. Da Arnosto, raggiunta in auto in pochi minuti la zona del bacino dell’acquedotto in via Milano (1050 m circa), parcheggiata l’auto nell’ampio parcheggio, mi incammino sulla stradina asfaltata-cementata a modo che si alza dolcemente tra bosco e ampie radure aperte sul bel panorama della Valle Imagna e del Resegone. Ad un primo bivio (punto di partenza-arrivo del giro ad anello), tenuta la sinistra (sentiero 579), proseguo sulla stradetta per breve tratto dove comincio a pestare neve d’aprile che man mano salgo aumenterà di spessore fino ad un massimo di circa 10-15 cm. Imbocco ad un cero punto il sentiero vero e proprio 579 che sale a dx in decisa e anche ripida salita tra roccioni al Passo-Bocca del Grassello (1390 m). Dal passo seguendo a sx il sentiero 571 attraversando la faggeta salgo alle pendici della cima dello Zuc de Valmana, dove, poco oltre la Malga Cucco (1510 m), imboccando sentiero a dx salgo dal versante nord-ovest in decisa salita all’elaborata croce di vetta della Zuc de Valmana (1546 m), da dove godo un bel panorama sulla Valle Imagna baciata dal sole, verso I Canti, il Resegone e le Grigne. Purtroppo la cima è stata letteralmente arata di fresco dai cinghiali che quest’anno hanno preso di mira la zona. Sosto in vetta un bel po’ ammirando i panorami baciati dal sole e godendomi un buon pranzetto al sacco.. Ritorno poi, abbassandomi lungo il sentiero di salita, attraversando il bosco di faggeta (sentiero 571) al Passo-Bocca del Grassello (1390 m). Rientrato nella luminosa faggeta, risalgo, sempre sul sent. 571 ben segnato, ai pratoni sommitali de I Canti , che, ripidi solo nel primo tratto, si fanno poi dolci e mi accompagnano alla graziosa Madonnina dei Canti (1563 m), dove il panorama si apre anche sulla Val Taleggio. Seguendo ancora il sent. 571, in lieve discesa e in leggero saliscendi, con suggestivi passaggi tra rocce a picco sulla valle, in cresta allo Zuc di Pralongone (1503 m), con passaggio nella faggeta, mi abbasso fino ad uscirne proprio di fronte ai magnifici secolari Tre Faggi (1399 m). Sono in un ambiente veramente suggestivo: queste maestose sagome, che si stagliano in posizione panoramica sulla dorsale della montagna risultando visibili da buona parte della valle, sorgono presso un tempietto dedicato alla Madonna circondato da moderni ‘dolmen’ che suggeriscono un’architettura celtica; spettacolare la vista sulla Valle Imagna baciata dal sole del tardo pomeriggio. Tagliando in quota verso destra gli estesi pascoli, e poi in decisa discesa, mi abbasso per il sentiero 579A verso Fuipiano. Dopo un breve tratto su sterrata, rientro nella faggeta per uscirne all’altezza del bivio incontrato in salita al mattino, dove chiudo l’anello e da dove rientro con breve discesa al punto di partenza contento per la bella escursione che mi ha permesso di prestare neve ‘d’aprile’ in fase di rapido scioglimento per gran parte del percorso. In auto scendo in pochi minuti al bel borgo di Arnosto baciato dal sole tardo pomeridiano per goderne la bellezza prima di rientrare a casa.

Per questo itinerario puoi consultare il libro ‘I più bei sentieri della Lombardia Centrale’ di Piero Gritti e Sergio Papucci- Ed. Blu-Torino alle pag.135-136


01 Sciolta le neve sui tetti a piode del borgo di Arnosto, ancora ben imbiancato il Resegone
02 Sui sentieri gli ellebori baciati dal sole si stanno scrollando di dosso la neve aprilina
03 La vetta dello Zuc de Valmana (1546 m) arata dai cinghiali
04 Alla Madonnina di vetta dei Canti (1563 m) imbiancati
05 Crocus vernus sbocciato tra la neve in scioglimento ai Tre Faggi (1399 m)
06 Immagine anello Tre Faggi-5apr22-1
07 Al bel borgo di Arnosto, baciato dal sole mattutino
08 Sciolta le neve sui tetti a piode del borgo di Arnosto, ancora imbiancato il Resegone
09 Sciolta le neve sui tetti a piode del borgo di Arnosto, ancora ben imbiancato il Resegone
10 Partenza sul segnavia 579 per la Bocca del Grassello
11 Neve in Resegone da sopra  Brumano
12 Zoom su Brumano
13 Sul segnavia 579 per Bocca del Grassello
14 Dal crocefisso parte anello dei Tre Faggi
15 Su stradetta agrosilvopastorale
16 Gli ellebori baciati dal sole si stanno scrollando di dosso la neve aprilina
17 Su stradetta agrosilvopastorale
18 Bella vista in Resegone con Brumano sulle pendici
19 Zoom su Fuipiano Valle Imagna
20 Il Resegone si specchia
21 Sul segnavia 579 per Bocca del Grassello
22 Ellebori verdi (Helleborus viridis) si fanno spazio tra la neve
23 Lascio la strdetta per imboccare a dx  il sent. 579 per Bocca del Grassello
24 Sent. 579 con neve in scioglimento
25 Sent. 579 con neve in scioglimento
26 Sent. 579 con neve in scioglimento
27 Sent. 579 con neve in scioglimento
28 Alla Bocca del Grassello (1390 m)  termina il sent. 579
29 Aggancio il  famoso sent. 571 (Anello Val Imagna)
30 Qui sono il primo a pestar neve
31 Aliante in volo
32 Passaggio alla Malga Cucco (1510 m)
33 Da sx Costa del Palio-Resegone-Grigne, Zuccone Campelli
34 Bella vista sulle Grigne salendo in Zuc de Valmana dal versante nord
35 La vetta dello Zuc de Valmana (1546 m) arata dai cinghiali
36 Zoom sulla Val Taleggio
37 Scendo dallo Zuc de Valmana allo Bocca del Grassello per salire poi ai Canti
38 Sceso alla Bocca del Grassello (1390 m) proseguo sul sent. 571 per i Canti
39 Dalla Bocca del Grassello in faggeta innevata salgo per i Canti
40 Ombre pomeridiane sulla bianca neve
41 Da lontano sembrava uno scoiattolo
42 In ripida salita sul 571 per i Canti
43 Alla Madonnina dei Canti (1563 m)
44 Alla Madonnina dei Canti (1563 m) (2)
45  Madonnina dei Canti selfie controluce
46 Sul sent. 571 in cresta per lo Zuc di Pralongone (1503 m)
47 Sul sent. 571 in cresta per lo Zuc di Pralongone (1503 m)
48 Sul sent. 571 in cresta per lo Zuc di Pralongone (1503 m)
49 Sul sent. 571 in cresta per lo Zuc di Pralongone (1503 m)
50 Vista dal Pralongone su Fuipiano tra roccioni
51 Autoscatto su cocuzzolo roccioso del Pralongone (1503 m)
52 Proseguo sul 571 ben segnato
53 Strettoia tra roccioni
54 Ellebori verdi (Helleborus viridis) si fanno spazio tra la neve
55  Ellebori (Helleborus niger) verso la fruttescenza
56 Nella faggeta pestando neve in scioglimento
57 Ai Tre Faggi (1399 m)
58 Ai Tre Faggi (1399 m)
59 Crocus vernus ai Tre Faggi si fanno spazio tra la neve
60 Crocus vernus ai Tre Faggi si fanno spazio tra la neve
61 Scilla silvestre (Scilla bifolia) ai Tre Faggi
62 Scilla silvestre (Scilla bifolia) ai Tre Faggi
63 Scilla silvestre (Scilla bifolia) ai Tre Faggi
64 Tempietto dedicato alla Madonna ai Tre Faggi
65 Tempietto dedicato alla Madonna si specchia nella pozza
66 Tempietto dedicato alla Madonna ai Tre Faggi
67 Crocus vernus ai Tre Faggi
68 Tre Faggi con tempietto
69 Anemone dei boschi (Anemonoides nemorosa) sul sent. 579A rientrando dai Tre Faggi a Fuipiano
70 Rientrando dal sent. 579A al Crocefisso chiudo anello dei Tre Faggi
71 Rientrando dal sent. 579A al Crocefisso chiudo anello dei Tre Faggi
72 Crocus vernus bianchi con vista in alto sui roccioni del Pralongone
73 Crocus vernus violetti con vista in alto sui roccioni del Pralongone

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