MONTE MISMA (1161 m.)… salito con giro ad anello da Spersiglio (Cornale di Pradalunga) il 25 aprile 2013

MONTE MISMA (1161 m.)… salito con giro ad anello da Spersiglio (Cornale di Pradalunga) il 25 aprile 2013

*** Una delle prime montagne delle Prealpi Bergamasche, salendo dalla pianura nelle valli orobiche, a cavallo tra Valle Seriana e Valle Cavallina, specialmente nel XIX secolo è stato famoso, per le attività estrattive di pietre coti e cemento (Pradalunga ed Albino), attività che hanno contribuito allo sviluppo del territorio, ma anche purtroppo al deturpamento della montagna stessa, che riporta ferite tuttora ben visibili. Le pietre coti, utilizzate per affilare lame, armi ed arnesi, vennero impiegate fin dai tempi degli antichi Romani, tant'è che di esse si trovano citazioni nelle parole di Plinio il Vecchio (23-79 d.C.). ***

Siamo in dieci (Giò, Rosita, Silvio, Francesco, Marco, Sabrina, Sara, Elena, Claudio, Piero).
La giornata è bella, primaverile e calda, anche se con leggera foschia.
Saliamo con l’auto dal versante di Cornale, frazione di Pradalunga, a Spersiglio Alto (m. 620), dove parcheggiamo l’auto.
Imboccato il bel sentiero (indicazione ‘Cappelletta Maria Auxilium Christianorum’ ), frequentato da comitive in pellegrinaggio, saliamo in ampi tornanti in decisa salita al Monte Bastia (810 m.), sulla cui sommità è situata la ‘Cappelletta Maria Auxilium Christianorum’ , dove si racconta di un’apparizione della Madonna .
Dopo breve sosta in falsopiano raggiungiamo il “Ruculù” (789 m.) , da dove, seguendo il sentiero C.A.I. 539 che sale in decisa salita nel bosco di carpine e castagni, “in direttissima” siamo in pco tempo alla “èrt”, la vetta del Monte Misma (m. 1161).
Bello il panorama a 360° verso la pianura, la bassa Valle Seriana e Cavallina da un lato da un lato e le Prealpi e Alpi Orobie dall’altro. Sostiamo nei pressi della Croce, da dove ammiriamo e fotografiamo il panorama , anche se oggi la foschia non ci permette di goderlo come avremmo voluto. Scendiamo quindi a sinistra verso il versante che guarda al Comune di Fiobbio per il segnavia C.A.I. 601, per arrivare in circa mezz’ora alla Chiesa di Santa Maria del Misma (m. 824 ) - Comune di Cenate Sopra che, risalente ad un periodo compreso tra il XI ed il XII secolo, può essere tranquillamente considerata una delle chiese più antiche della diocesi. Il segnavia C.A.I. 626 ci fa chiudere il nostro giro ad anello, passando per la suggestiva frana rocciosa caduta negli anni ’90 in un sentiero in falsopiano ricco di castagni, ritornando al “Ruculù” .
Chiuso il giro ad anello, ripercorriamo a ritroso il rimanente percorso fatto in salita e scendiamo a Spersiglio Alto, da dove in auto ci abbassiamo al “Ruc Patric” (Spersiglio Basso), la bella “casella” (così la chiama il nostro Giò), ben inserita nel contesto nell’ambiente circostante, tenuta con cura, maestria, gusto e funzionalità dal sig. Enrico, che l’ha abbellita di strumentazioni utili (monorotaia, gallo meteorologico, meridiana,…) che danno alla “casella” un tocco particolare che rende il soggiorno molto accogliente.
Qui siamo attesi ed accolti a braccia aperte da Patrizia ed Enrico, i genitori di Giò, che ci hanno preparato un bel pranzo ! E via, dopo una bella camminata di quattro ore, l’appetito non manca ! Si va dall’aperitivo alla grigliata con polenta e gustosi contorni, per finire con torta, caffè,… Ci concediamo un bel relax pomeridiano, nel verde del giardino, splendente ora dei tanti colori delle fioriture primaverili e ci divertiamo, come bambini, ad andare su e giù sulla monorotaia porta pesi.
Un grazie di cuore a Giò ed a Patrizia ed Enrico, suoi genitori, per la calorosa accoglienza, la generosa ospitalità e la cordiale simpatia che ci hanno fatto traccorrere un pomeriggio in allegra compagnia per il ristoro del corpo e dello spirito!