Up Pizzo Pradella (2626 m) con tanti bei fiori, salito da Valgoglio il 9 luglio 2016 Slideshow

Raggiungiamo in auto da Valgoglio la frazione Bortolotti (1146 m), dove lasciamo l’auto nel parcheggio a pagamento (€ 5 la giornata intera),del ‘Ristoro dei Cinque Laghi), essendo i pochi posti gratuiti già occupati. Imbocchiamo il segnavia 228-268 che, dopo ripida salita su strada asfaltata, costeggiando la linea della condotta idraulica, supera su due passerelle metalliche il torrente Goglio conducendoci nel bosco, prima prevalente faggeta, poi bellissima abetaia, la famosa ‘Selva d’Agnone’. Per abbreviare il percorso stavolta risaliamo un buon tratto del ripido ma ben gradinato sentiero-variante che sale a filo del grosso tubo verde,condotta d’acqua discendente dai laghi di Valgoglio.Usciti dal bosco, dopo un tratto si strada sterrata, si passa ai pascoli soleggiati delle Baite d’Agnone. All’altezza di un grosso masso con una piccola croce in ferro, proseguiamo diritti mentre la sterrata si restringe divenendo mulattiera e poi sentiero vero e pr0prio che con ampi tornanti sale rapidamente lungo il pendio , facendo guadagnare quota e giungendo poco sopra la casa di guardia presso la artificiale del Resentino (1815 m, 2 h dalla partenza). Pieghiamo a sinistra e risaliamo il ripido sentiero che, con stretti zig zag, arriva al bivio per Capanna Giulia Maria (a sx). Risaliamo brevemente a destra e poi su tratto pianeggiante, sempre in compagnia del grosso tubo verde, che seguiamo da più di due ore, giungiamo al Rif. Capanna Lago Nero (1970 m), dove sostiamo brevemente e ci ristoriamo. Proseguiamo poco oltre e con breve salita, raggiunta la soprastante diga del Lago Nero, in corrispondenza del pannello descrittivo, anziché proseguire diritti verso il Lago di Aviasco, pieghiamo a sinistra e seguendo il sentiero con bolli bianchi percorriamo il lungo traverso pianeggiante su pannelli in cemento che ricoprono il sottostante canale. Giunti al suo termine, in zona ricoperta di sfasciumi, risaliamo a destra la stretta valletta, dove il sentiero si snoda fra pietraie e sfasciumi.Ad un certo punto, i bolli bianchi e gli omini ci indirizzano su un’ampia lingua di neve, da dove non è possibile salire, siamo quindi obbligati a seguire il sentiero della valletta che piegando poi a dx ci porta alla bocchetta da dove si discende al Lago d’Aviasco. Ci accorgiamo che, seguendo il sentiero che porta al Lago d’Aviasco, abbiamo sbagliato strada, quindi, dietro front , e, discesi un pezzo, recuperiamo, oltre la lingua di neve, sul lato opposto della valletta, il giusto sentiero con bolli bianchi ed evidenti omini di salita al Pizzo Pradella, la cui sagoma piramidale diviene man mano sempre più visibile e invitante. Il sentiero di salita, ora sempre facilmente individuabile da numerosi omini di pietra e rari bolli bianchi, alterna a tratti ripidi tratti morbidi, sino a portarci ad un ampio pianoro dal quale la vista spazia sul dirimpettaio possente Pizzo Salina, col sottostate Lago Zelt, ancora in parte ricoperto dal ghiaccio, mentre alle nostre spalle iniziamo ad avere una visione completa dei Laghi che costellano la Valgoglio, in lontananza cominciano a farsi vedere Diavolo e Diavolino. Spettacolo di fiori d’alta quota , tra cui alcuni di specie rara. Sostiamo più volte per scatti fotografici anche alla macro! Mentre saliamo il terreno si fa sempre più ricco di rocce rossastre del Verucano che hanno sostituito le più chiare e scistoseroccette delal Formazione di Collio incontrate poco sotto. Dal pianoro pieghiamo a destra e con qualche zig zag risaliamo un tratto ripido, a tratti sdrucciolevole, che dopo un breve traversino ci porta alle prime funi metalliche che ci aiutano a raggiungere la base dell’ultimo tratto roccioso di salita al Pizzo Pradella. Sempre con la massima attenzione percorriamo con l'aiuto delle funi un intaglio roccioso, che, partito in esposto traverso pianeggiante, si alza poi obliquamente e ripidamente su roccette fino ad un finale salto roccioso che ci permette di guadagnare la vetta del Pizzo Pradella, a quota 2626 m. In vetta ci attende l’amico Davide che ci ha riconosciuto mentre salivamo. Con lui scattiamo numerose foto di vetta! Panorama grandioso davanti ai nostro occhi, incantevoli i laghi della sottostante conca di Valgoglio mentre a sinistra spiccano le cime della conca dei Laghi Gemelli: Pizzo del Becco e Pizzo Farno, ancora più a sinistra il Monte Corte e quindi ancora la mole del Pizzo Salina col sottostante Lago Zelt e oltre si intravedono i Laghi Alti di Salina, saliti due anni fa. L’amico Davide scende, noi sostiamo un bel po’ a goderci lo spettacolo di vetta e a ristorarci con un buon pranzetto al sacco con brindisi di vetta a base di genepi di Prisca. E’ ora di rientrare, abbiam fatto tardi in salita, quindi lasciamo perdere la discesa dalla Valsanguigno e dai Laghi delal Valgoglio, già percorsa in altre occasioni ed inoltre nebbie e nuvole ricoprono in parte le montagne. Rientriamo rifacendo a ritroso il percorso di salita, prestando la massima attenzione nei tratti attrezzati.

PERCORSO: Difficoltà: per E buona parte del percorso, per EE (Escursionisti Esperti) la salita dal termine del sentiero pianeggiante su pannelli in cemento che ricoprono il sottostante canale d’acqua in zona diga Lago Nero alla vetta del Pizzo Pradella con due impegnativi tratti attrezzati (EEA) Dislivello positivo: 2044 m; perdita in elevazione -1949 m Distanza: 12.80 km Tempi: Salita ore 4, discesa ore 3 Acqua sul percorso: si Appoggio: Rif. Capanna Lago Nero Bortolotti (1146 m) , frazione di Valgoglio > Sentiero 268 > Rif. Capanna Lago Nero (1970 m) > a sx tratto di sentiero pianeggiante su pannelli in cemento che ricoprono il sottostante canale > a dx sentiero di salita al Pradella con bolli bianchi e numerosi omini > Due tratti finali attrezzati con fune metallica > Pizzo Pradella (2626 m) Ritorno dal medesimo percorso


01 Alla croce del Pizzo Pradella (2626 m)
02 Alla croce del Pizzo Pradella (2626 m) con l'amico Davide
03 Alla croce del Pizzo Pradella (2626 m) con ...i Diavoli
04 Il Pizzo Pradella visto dal Rif. Capanna Lago Nero
05 Abbiam percorso un tratto in pianeggiante 'autostrada'
06 Ma poi su su fino a godere lo spettacolo del Lago Zelt col Pizzo Salina
07 E per conquistare la vetta due ripidi tratti attrezzati...
08 Mappa Percorso GPS-Valgoglio-Bortolotti - Pizzo Pradella
09 A Bortolotti di Valgoglio sentiero 228-268
10 Un saluto alla Madonnina
11 Stavolta saliamo dalla variante della condotta d'acqua
12 Ci siamo alzati in quota !
13 Qui avanti a sinistra
14 Non siamo soli ...
15  Bianchi gigli di monte (Paradisea liliastrum)
16  Bianchi gigli di monte (Paradisea liliastrum)
17  Bianchi gigli di monte (Paradisea liliastrum)
18 Breve sosta presso la casa dei guardiani ENEL
19 Zoom al Monte Secco seriano salito lo scorso anno
20 Al Rif. Capanna Lago Nero
21 Al Rif. Capanna Lago Nero
22 Erba regina (Telekia speciosissima )
23 Erba regina (Telekia speciosissima )
24 Siamo alla diga del Lago Nero
25 Il Pizzo Salina si specchia nella bella pozza
26 A sinistra sulla 'autostrada' ...
27 Qui si cammina bene !
28 Fiore con ragno
29 Astro alpino (Aster alpinus)
30  Bianchi gigli di monte (Paradisea liliastrum)
31  Bianchi gigli di monte (Paradisea liliastrum)
32 'autostrada' finita, ora si rampa !
33 Sentiero in decisa salita e con tanti bei fiori
34 Erba regina (Telekia speciosissima )
35 Erba regina (Telekia speciosissima )
35 Risalendo la valletta con sfasciumi e bei fiori
37 Risalendo la valletta con sfasciumi e bei fiori
38 Ops...siamo fuori strada !
39 Rientriamo sul retto sentiero !
40 Sentiero con tanto di evidenti omini !
41 Soldanella della silice (Soldanella pusilla)
42 Primula irsuta (Primula hirsuta)
43 Primula irsuta (Primula hirsuta)
44 Primula vischiosa (Primula latifolia)
45 Primula vischiosa (Primula latifolia)
46 Viola Gialla (Viola biblora)
47 ...
48 Anemone narcissino (Anemone narcissiflora)
49 Panoramica sulla valle risalita
50 Stelina ci aspetta...
51 Riprendiamo il cammino
52 Saxifraga oppositifolia
53 Cariofillata delle pietraie (Geum reptans)
54 Cariofillata delle pietraie (Geum reptans)
55 Cariofillata delle pietraie (Geum reptans)
56 Ranuncolo glaciale ( Ranunculus glacialis)
57 Non solo fiori...dobbiamo salire !
58 Vista sui Laghi della Valgoglio
59 Vista sui Laghi della Valgoglio
60 Vista su Lago Zelt e Pizzo Salina
61 Vista su Lago Zelt e Pizzo Salina
62 Zoom sul Lago Zelt
63 Spunta anche il Diavolo di Tenda con l'inseparabile Diavolino !
64 Spunta anche il Diavolo di Tenda con l'inseparabile Diavolino a dx
65 Stelina , assistente al fotografo !
66 Ora arriva il bello !
67 Primo tratto attrezzato...
68 Primo tratto attrezzato...
69  Primo tratto attrezzato...
70 Primo tratto attrezzato con traverso esposto...
71 Uno stambecco ci passa sopra la testa
72 Sosta con vista verso i monti dei Laghi Gemelli
73 Ora secondo tratto attrezzato per la vetta
74 Secondo tratto attrezzato per la vetta
75 Secondo tratto attrezzato per la vetta
76 Ed eccoci in vetta !
77 Croce di vetta del Pizzo Pradella (2626 m)
78 Croce di vetta del Pizzo Pradella (2626 m) con i Diavoli
79 Croce di vetta del Pizzo Pradella (2626 m) con i Diavoli e Davide
80 Dal Pizzo Pradella vista su Pizzo Salina e costiera Secco-Fop...
81 Dal Pizzo Pradella vista sui Laghi alti di Salina
82 Dal Pizzo Pradella vista su monti e laghi versante brembano
83 Si potrebbe scendere dalla Valsanguigno, ma troppo lunga !
84 Si potrebbe scendere dalla Valsanguigno, ma troppo lunga !
85 Rientriamo dalla Valgoglio
86 Panoramica dal Pizzo Pradella
87 Uno stambecco ci osserva...
88 Pronti per la discesa
89 Primo tratto in discesa ok
90 Secondo tratto...Stelina controlla !
91 Secondo tratto...Stelina controlla !
92 Secondo tratto...Stelina controlla !
93 Secondo tratto...Stelina preoccupata ...!
94 Qui un aiutino per Stelina !
95, Stelina, ce l'abbiamo fatta !
96 Ma guarda da dove siamo scesi !
97 Ultimo tratto con funi indispensabili !
98 Ultimo tratto con funi indispensabili !
99 Vista sui laghi della Valgoglio
100 Sentiero ricoperto da lingua di neve...
101 Aggiriamo ...
102 Tramonto al Lago Nero

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