Up Dal Passo del Vivione al Rif. Tagliaferri con Sellerino, Venerocolo e Demignone il 12 luglio 09 Slideshow

Vista la bellezza della zona, domenica sono tornato a concludere il giretto che il maltempo mi aveva obbligato a interrompere venerdi! Stavolta sono partito dal passo del Vivione e ho percorso il sentero 416 fino al passo del Gatto. Devo segnalare che il sentiero, credo una mulattiera militare della prima guerra mondiale, in alcuni punti risulta danneggiato dall'abbondante neve dell'inverno passato. Dopo il passo del Gatto il sentiero svolta bruscamente a destra e poi compie un'ampio semicerchio verso sinistra; a metà del semicerchio ho abbandonato il sentiero, puntando un passo verso nord (passo senza nome con piccola croce in ferro). Da questo passo si raggiunge verso destra, senza troppa fatica, la cima del Monte Sellerino. Il panorama era stupendo, ma già si stavano formando le prime nubi in cielo... Da li sono ridisceso fino al passo senza nome e tenendo la facile cresta, senza sentiero obbligato, ho raggiunto prima una quota senza nome e poi, da li, il Passo del Sellerino. Proseguendo sulla cresta, che ora diviene più impegnativa con qualche passaggio che richiede l'uso delle mani, si perviene alla cima del Monte Venerocolo. Qui il sentiero è tracciato, ma bisogna fare attenzione alla posizione degli ometti in pietra per evitare alcuni punti un po' esposti! Dalla cima del Venerocolo, percorrendo a ritroso il sentiero dell'andata, si ritorna al passo del Sellerino e da li si scende a incrociare il ben visibile sentiero 416. Le fioriture lungo questo sentiero sono impressionanti e quante stelle apline!!! Ho quindi proseguito lungo il sentiero transitando dai passi del Venerocolo e del Demignone. Tra i due passi c'è una placca liscia con dei gradini di metallo, due passerelle di metallo e diversi punti attrezzati con catene di sicurezza; la placca liscia è aggirabile abbandonando il sentiero, per abbassarsi sul fondo della valletta, una trentina di metri prima del punto incriminato e riprendendo il sentiero una trentina di metri dopo. Dopo il passo del Demignone il sentiero sale leggermente in quota: nel punto di massima elevazione ho preso l'ampia cresta, una spalla del monte Demignone, e l'ho seguita compiendo un semicerchio fino alla cima della montagna. Quindi sono ritornato sul sentiero 416 e mi sono diretto al rifugio Tagliaferri. Da li sono sceso con una variante veloce del sentiero 413 lungo la valle del Vò (bellissime le cascate del Vò) fino a Ronco, poi sono tornato a Schilpario e sono risalito al passo del Vivione lungo il sentiero che passa dalla bella (e visitabile) miniera del Gaffione. Giro bellissimo, anche se da metà mattina il cielo si è fatto brutto. Bellissimi i fiori che ho visto e che difficilmente dimenticherò!!! Un saluto alle due simpatiche e gentilissime signorine che mi hanno dato un passaggio da Ronco fino al ristorante Il Capriolo, risparmiandomi i 4 Km d'asfalto su un giro che comunque in totale conta 35 Km!!!

01 L'alba sulla strada del passo del Vivione
02 Il sole si specchia nel laghetto
03 Il cielo nel laghetto alla malga Gaffione
04 Nubi sopra il Cimone della Bagozza
05 Il passo del Gatto
06 Una marmotta dietro al passo del Gatto
07 Passo senza nome salendo al Sellerino
08 Dalla cima del Sellerino
09 Al passo Sellerino
10 In cima al Venerocolo
11 Tratto con catene sul sentiero 416
12 Ormai è scesa la nebbia sul sentiero
13 Verso il Monte Demignone
14 La madonnina sulla cima
15 Il lago di Belviso ruba la scena
16 Quanta gente al rifugio!
17 Fiori a scovolino nella valle del Vò
18 Le cascate del Vò
19 Forni per l'estrazione del ferro
20 Cascate salendo al Vivione
Collage di fiori 1
Collage di fiori 2
Collage di fiori 3
Collage di fiori 4
Collage di fiori 5

Immagini totali: 25 | Ultimo aggiornamento: 2009.07.14 20:16:40 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto