Ieri pomeriggio, visto che entrava il vento da nord, ho deciso di farmi una bella passeggiata al Castel Regina per il tramonto! Abbiamo patito un gran freddo, ma lo spettacolo delle nuvole che scappavano, del limpido che avanzava, dei colori caldi del tramonto e le luci che si accendono ci hanno ripagato di tutto!

Due giorni passati in quota tra festeggiamenti, bella compagnia, super mangiate e anche due belle escursioni che mi hanno portato in vetta al Corno Branchino, alla Cima di Leten ed alla Cima di Valmora con la quale ho raggiunto quota 100 cime bergamasche sopra i 2000 mt.... nulla di speciale, ma un bel modo di salutare le montagne che adesso per un po' potrò solo ammirare dal basso!

Domenica primo maggio, mi aggrego a Sergio per una bella salita la Pizzo Salina partendo da Valgoglio. Per me è una cima nuova e quindi l'escursione ha, come dire, una marcia in più! In realtà per fare questa salita conviene essere ababstanza allenati perchè sono quasi 1600m di salita continua che raramente "molla". Inoltre la cresta che porta in vetta è davvero poco simpatica non per le diffcoltà, ma perchè sembra sempre che la cima sia dietro l'angolo ed invece è sempre molto lontana! Infatti sono arrivato in cima bello stanco....Poi da lassù si apre un panorama paradisiaco che fa dimenticare tutta la fatica della salita. Noi, dopo aver gustato ancora una volta la bellezza della montagna nelle prime ore del giorno quando le nuvole ancora si stanno formando, siamo ridiscesi fino alla macchina e poi a casa per un pranzo un po' in ritardo.

La sera stessa, verso le 19.00, passo a prendere Claudia ed insieme saliamo al Pertus per il tramonto e per fotografare il passaggio del laboratorio spaziale previsto pe le 21.47. Arrivati su un po' di nuvole oscurano il Sole, ma gli effetti ed i colori del tramonto sono ugualmente molto belli e suggestivi. Passeggiamo poi un po' nella zona del laghetto guardando le tante rane ed attendiamo il buio ed il passaggio del laboratorio. Preparo tutta l'attrezzatura e setto la macchina fotografica, ma a causa, di mio errore di distrazione, non uscirà nemmeno una foto con il laboratorio...a volte sono i piccoli particolari che ci fanno sprecare le occasioni!

Sabato 23 aprile, viste le condizioni meteo piuttosto "ballerine" rinuncio alla bella escursione con Sergio e Mattia, ma mi rifaccio nel pomeriggio con un entusiasmante giro in MTB in media Valbrembana con Andrea e Luca! Il programma prevede il ritrovo a Zogno per poi proseguire lungo la ciclabile, ma tra una balla e l'altra salta fuori un itinerario alquanto interessante e suggestivo... Saliamo lungo la ciclabile fino a San Giovanni Bianco, poi su a Fuipiano al Brembo ed Alino, qui proseguiamo verso Ca' Boffelli e quindi in vetta al Monte Ronco o Molinasco. Torniamo poi a Ca' Boffelli e proseguiamo con l'intento di arrivare a Sussia, ma una volta superato il borgo di Vettarola e raggiunta una bella Baita ci inguaiamo su un sentiero ci caprebike che scende nella valle e la percorre tutta tra salti rocciosi, torrenti in secca ed alberi caduti... La nostra guida Andrea non molla e dopo un bel po' di ravanamento arriviao a Sussia bassa. Qui vista l'ora decidiamo di non proseguire verso la parte alta del Borgo e così prendiamo un altro sentierino che ci porterà alla gippabile che da Sussia porta alla strada asfaltata della Vetta di San Pellegrino. Scendiamo quindi da qui fino a raggiungere la strada asfaltata, passaggio a San pellegrino e poi di nuovo sulla ciclabile fino a Zogno dove, in compagnia dei soci Mosè e Davide ritornati dallo Zucco, ci gustiamo una merenda a base di birra e patatine! Lunghezza del percorso è di circa 30Km. Il tratto nella valle è, per la maggior parte da fare con la bici in spalla, ma nel complesso direi ottimo giro con discero dislivello (circa 800 m).

Venerdì 22, approfitto del pomeriggio libero per una toccata e fuga al Canto Alto. Però non mi va di prendere l'auto e così salto in sella alla mia bicicletta e salgo passando da Bruntino. La salita è abbastanza impegnativa, ma con un buon allenamento e con la bici giusta si può arrivare almeno fino alla Forcella del Camblì anche se in alcuni tratti l'ho portata a spalla! Da lì alla cima i cartelli indicano un'ora di cammino, ma in poco più di 40 minuti arrivo sulla cima che, anche se l'ho raggiunta ormai un'infinità di volte, è sempre meravigliosa ed emozionante! Rimango un po' a parlare con un signore di Nese e poi ritorno sui miei passi fino a riprendere la bici con cui tornerò a casa felice e contento godendomi la bella discesa ed una "passeggiata" sulla ciclabile che da Almè porta, volendo, fino a Bergamo

Vista la scarpinata di ieri ed il meteo un po' incerto per oggi mi concedo una giornata di relax con gli amici ai piani dell'Avaro. Saliamo in mattinata senza fretta, facciamo una passeggiata sui piani ammirando i crocus e le tante marmotte, poi un ottimo ed abbondante pranzo al Ristorobie e poi ancora qualche tempo di relax prima di prendere la via di casa ed evitare spiacevoli code....!

Oggi sono con Sergio e Matu e la meta è la Valsambuzza con il Pizzo Zerna ed il Masoni. Arrivati a Carona abbiamo la piacevole sorpresa di un paio di centimetri di neve, ma purtroppo il cielo non è sereno anche se pare voglia aprirsi. Mentre saliamo Sergio lancia la proposta di salire al Masoni passando dalla cresta Ovest che porta anche sulla vetta di un altro monte; il Pes Gerna. Il nome di questa montagna non è sicuro e lo abbiamo dedotto dall'iscrizione riportata sulla croce di vetta. Alla baita vecchia lasciamo così il sentiero e saliamo ripidi tra neve marcia, arbusti ed erba scivolosa...che buligata!! Finalmente più su le piante lasciano il posto ad una bella cresta innevata che, mantenedo sempre la massima attenzione in quanto un po' esposta, ci porta al Pes Gerna. Da qui proseguiamo verso il Masoni prestando la massima attenzione alle enormi cornici presenti ed anche al fatto che ormai la nebbia è fitta e la visibilità quasi nulla...infatti arriviamo su un'elevazione che stiamo essere al vetta del Masoni, ma dopo qualche discussione e una folata di vento che rende la visibilità leggermente migliore, scopriamo non essere la vera vetta che è una cinquantina di metri più avanti! La croce sbuca appena ed il panorama è nullo; imbocchiamo il canale che porta in Valsambuzza con qualche preoccupazione viste le condizioni pessime, sbagliando pure "ramo", ma poi la visibilità migliora e la conoscenza del posto ci da la giusta tranquillità per arrivare in fondo senza problemi. L'idea di salire anche allo Zerna viene scartata per vie delle condizioni meteo pessime e così proseguiamo la discesa verso valle dove un ottima birra dallo Jury ci disseterà dalle fatiche della giornata!

Mercoledì 13 Aprile, approfittando della visita medica che finisce in anticipo sui tempi previsti, decidiamo di salire in zona Capanna 2000 per ammirare il tramonto. Arriviiamo comodamente in auto fino al Saba e quindi la salita risulta rapida. Al rifugio decidiamo di proseguire fino all'antecima, ma poi, viste le condizioni super dell'itineratrio proseguo fino alla vetta dell'Arera e alla cima Est da dove ammiro estasiato un tramonto eccezionale. Il silenzio della cima, la magia del tramonto e l'essere quassù mi fanno provare emozioni indescrivibili e magiche...mi godo questi istanti irripedibili, ma prima che venga buio scendo dalla cima e mi porto in basso dove le difficoltà finiscono e posso godermi le luci della pianura e delle Stelle che illuminano questa bellissima serata di metà aprile!

Domenica 10 Aprile sono stato con il corso di fotografia del CAI di bergamo sul lago d'Iseo per percorrere un piccolo tratto dell'Antica via valeriana da Pilzone. Oggi l'obiettivo è scattare fotografie e carpire i segreti ed ascoltare i consigli dei fotografi che ci accompagnano. Il fatto che il gruppo dei partecipanti sia ridotto facilità l'apprendimento e la comprensione delle tecniche... La camminata si rivelerà davvero minimale, ma è sufficiente per scoprire nuovi posti meravigliosi che andranno rivisitati più a fondo a breve!

Sabato 09 aprile con Sergio, Andrea ed Elisa siamo stati al Pizzo tre Confini partendo da Lizzola.
Considerate le temperature estive abbiamo optato per una partenza "prima dell'alba" ed alle 6.30 eravamo già in cammino! La saalita è stata lunga, ma la scelta di partire super presto si è rilevata vincente perrchè la neve teneva bene.
Panorama a dir poco eccezionale su tutte le Alpi, le orobie e la pianura... L'ultimo tratto di discesa, a causa dlle neve ormai molle sotto il Sole del mezzogiorno, ci ha creato qualche problema, ma ormai il più era fatto!
Meravigliosi i contrasti a Lizzola tra il verde dei prati ed il bianco delle vette innevate!

Dopo la bella escurione di ieri all'Alben oggi sono ancora con Matu, Sergio e la new-entry Simon per una gita mattiniera al Corno Stella. Ancora una volta partiamo alle prime luci dell'alba per goderci la neve dura (oggi in condizioni davvero molto buone); risaliamo le piste pronte ad accogliere i numerosi sciatori e poi proseguiamo fino al Lago Moro e poi più su fino all'inizio della cresta dove, indossati ramponi e presa la picca, proseguiamo sulla bellissima cresta fino alla vetta. Al ritorno Sergio fa "la variante" salendo anche al Montebello percorrendo le creste; ci ricongiungiamo alla terrazza Salomon da dove, tramite le piste con neve ancora bella dura (nonostante siano le 11.00) torniamo a casa. Quarta salita in invernale su questa cima, ma ogni volta è sempre uno spettacolo unico ed emozionante!!

Sabato 02 aprile finalmente, dopo un paio di anni che lo teniamo d'occhi e un tentativo andato a vuoto proprio ai piedi del canale, siamo a Cornalba per salire all'Alben dal canale Ilaria (Difficoltà: F, Pendenza: 40°, Lunghezza: 250m (circa), Esposizione: Ovest - Nord/Ovest). Visto che le temperature sono molto alte per il periodo optiamo per una levataccia ed alle 6:00 ci incamminiamo nel buio della notte. Seguendo il sentiero normale arriviamo al pianoro della Baita de Sura dove deviamo a destra e ci portiamo ai piedi del canale. Risaliamo un po' con le ciaspole visto che la neve non è delle migliori e poi "ci vestiamo" a dovere. Purtroppo, nonostante siano le 7.30 circa, la neve non ha rigelato e saliamo nel canale sprofondando un pochino e tribulando. La pendenza è sempre sostenuta, ma mai esagerata. Ci sono alcuni salti su roccia in basso ma si superano abbastanza facilmente (I grado) anche perchè ancora abbastanza coperti dalla neve. La via di salita non è ben chiara ed infatti invece di salire dritti in vetta usciamo leggermente a destra. (Meglio così perchè la via giusta era un po' carica). Ore 9.00 siamo in vetta soddisfatti per questa nuova salita su una montagna che regala sempre grandi emozioni... Basta ricordare che l'Alben è stata scalata dal giovane Walter Bonatti Scendiamo poi dal canalone del ripetitore. Peccato per le condizioni della neve un po' marciotta... con neve dura è un ottimo canale non troppo impegnativo, ma divertente ed in ambiente super!

Anche oggi il gruppo ciaspolatori e scialpinisti si ri-unisce per una bella escursione in una tra le più belle conche della Valbrembana! Considerato che l'escursione non è delle più corte e che le temperature sono alte partiamo molto presto così da goderci anche il silenzio della montagna. Saliamo al Calvi seguendo la solita (e noiosa) strada; arrivati al rifugio ci fermiamo a fare un po' di colazione poi proseguiamo verso il Passo Portula, poi il Portulino e quindi su per la ripida spalla Nord-Est del Madonnino. Io e Sergio, essendo a piedi, saliamo un momento prima di Davide e Luca che aspettano Andrea ed Elisa ma ci troveremo tutti insieme sulla panoramica vetta di questo bellissimo monte che garantisce un ottimo panorama a 360°. Dopo il meritato relax io e Sergio scendiamo veloci verso la macchina perchè gli impegni pomeridiano chiamano, ma riusciamo comunque a fare una breve tappa al rifugio dove incontriamo il fortissimo Ezio di ritorno da una passeggiata al Diavolino-Diavolo...

Domenica 20 marzo 2011. Visto "il bidone" che ci ha tirato la Luna ieri all'Avaro, decidiamo di approfittare delle ottime condizioni meteo della domenica per fare una salita al Passo di San Simone passando a lato delle piste battute. La Luna ancora quasi piena illumina la neve a giorno ed il panorama unico e grandioso è indescrivibile

Domenica 20 marzo 2011. Questa mattina sono con mio papà e decidiamo di percorrere la classica gita che, con un po' di allenamento si può compiere in mattinata e toccare le vette dei tre Faggi, I canti e lo Zuc di Valbona. Da Almè le condizioni meteo non appaiono eccelse, ma ormai siamo in piedi e partiamo lo stesso. A Fuipiano siamo nella nebbia e salendo ai Tre Faggi rischiamo pure quasi di perderci per la scarsissima visibilità... Qui però decidiamo di proseguire verso I Canti considerato che il sentiero è tutto ben segnato. Dopo pochi metri inizia una vera e propria tempesta di Graupeh (palline di ghiaccio) e sugli alberi l'acqua del temporale della sera è ghiacciata. Poco prima di arrivare alla madonnina però sbuchiamo sopra le nuvole che stanno scendendo e noto con stupure della bella galaverna sulle piante! I raggi di Sole che iniziano a picchiare sciolgono il ghiaccio in maniera incredibile e dopo pochi minuti non rimane quasi più nulla. Ai Canti si apre un po' il bellissimo panorama e allora decidiamo di scendere alla Bocchetta di Grassello e di risalire allo Zuc di Valbona da dove torneremo all'auto passando per la strada. Ancora una volta è valsa la pena di alzarsi dal comodo letto per ammirare questa meravigliosa natura che ci sa sempre stupire!

Sabato 19 marzo 2011. Questa sera è prevista la "super Luna" e quindi ilmi mobilito con gli amici per riprendere l'evento... Purtroppo poi le condizioni meteo cambiano ed i cieli divnetano molto nuvolosi con probabilità di temporali. Fino all'ultimo il gruppo spera e gli sms scorrono come fiumi in piena, ma poi ci arrendiamo all'evidenza ed il gruppo si sfalda. Visto che ormai è tutto organizzato decido, con Claudia, di salire comunque ai Piani dell'Avaro a fare un giro che magari qualche bello scatto ci scappa! Arrivati ai Piani il cielo è plumbeo e non promette nulla di buono, ma indossiamo lo stesso le ciaspole e facciamo un giro nella neve. Mentre camminiamo ad ovest succede qualcosa...alcuni raggi filtrano ed illuminano le nuvole e le cime di rosso! Due minuti di autentico spettacolo unico ed irripetibile. Poi di nuovo tutto si copre e cala il buio...attendiamo ancora un po' la Luna che si mostra solamente velata mentre guardiamo i tantissimi ciaspolatori presenti e poi giù verso casa...

Giovedì 17/03/2011 gita post-lavoro in zona Valtorta. La meta di stasera è il modesto monte Chiavello che si trova poco sopra l'arrivo della nuova seggiovia del comprensorio sciistico Valtorta-Piani di Bobbio. La serata è caratterizzata dall'assenza della Luna che permette di ammirare meglio le stelle e da una temperatura piuttosto elevata... Partiti alle 18.30 da Almè siamo in cima verso le 21.00; ci godiamo un po' di relax ed i nostri ottimi panini e poi facciamo ritorno a casa....eccato per un po' di foschia, ma semopre ottimo spettacolo!!

Sabato 12 marzo 2011. La giornata non promette bene dal punto di vista meteo, ma non ci lasciamo deprimere e alle 7.00 partiamo allegramente verso Zambla Alta. Saliamo al capanna 2000 dove un ottimo caffè ci da la carica per proseguire fino in vetta all'Arera dove arriviamo tra la nebbia fitta ed un freddo pungente. Il fatto che le condizioni meteo non fossero buone ci ha regalato una salita ancora più bella in quanto in giro c'eravamo solo noi e la montagna pareva di nostra esclusiva proprietà! Una volta tornati al rifugio ci siamo rinfocillati con uno squisito piatto di pizzoccheri e dal dolce fatto in casa da leccarsi i baffi! In conclusione una giornata meravigliosa per il raggiungimento di una cima importante come l'Arera, ma soprattutto per la compagnia che rende davvero unici questi momenti!

Domenica 06/03/2011 gli amici dell'Orobie trekking e quelli del Pieroweb organizzano una giornata in compagnia al rifugio Gherardi. Ancora una volta un impegno pomeridiano non mi permette di passare la giornata con loro, ma con Claudia decidiamo di passare almeno a salutare e approfittarne per effettuare la classica salita al Pizzo Baciamorti. Parcheggiamo il WRC a quindicina (senza 4x4 si deve parcheggiare un po' più in basso causa neve) mentre il Sole sorge e ci incamminiamo verso il Gherardi. Fin da subito percepiamo che il Sole, ormai primaverile, picchia e la temperatura salirà in giornata...Arriviamo al rifugio mentre le prime persone si alzano e proseguiamo fino al Battisti dove ci fermiamo qualche minuto per un sorso di thè ed un po' di cioccolato. In giro ci sono solamente 3 persone davanti a noi (tra cui il forte Maurizio Agazzi) ed altre 3 nei dintorni del Gherardi...per il resto è silenzio e tranquillità assoluta! Come mi piacciono questi istanti! Proseguiamo poi sulla Bocchetta di Regadur dove passa il sentiero invernale (con la neve NON si segue il sentiero estivo!!). Da qui si percorre la bella ed estetica, ma non impegnativa crestina che poi ci porterà nei pressi della Baita Regina. Poi altro passaggio poco sotto la cresta e si arriva al passaggio più "impegnativo" della giornata. Infatti il sentiero classico passa a mezza costa a nord, ma con la neve conviene rimenere sulle rocce oppure seguire una lingua di neve piuttosto ripida (scelta fatta al ritorno). Da qui si segue il classico sentiero e si arriva prima in vetta all'Aralalta e poi alla Madonnina del Baciamorti. Dopo le foto di rito ritorniamo a valle sotto un Sole ormai cocente ed una splendida giornata primaverile fermandoci qualche minuto al Gherardi per quattro chiacchere e due risate con gli amici che aspettano il lauto pranzo al rifugio...

Sabato 05/03/11 con Sergio e Giovanni decidiamo di salire al Ferrantino ed al Ferrante dalla Valzurio. Siccome conosco l'intinerario e so la lunghezza sono un po' preoccupato, ma poi decido di provarci! La scelta si rivelerà azzeccata...infatti riusciremo a salire entrambe le vette in una giornata bellissima con ampi panorami. Come sempre lungo la Valzurio non c'è praticamente nessuno e, anche se la lunghezza è stancante, la bellezza di questo angolo incontaminato fa superare ogni difficoltà!

Sabato 26 sono con Matu, Sergio e Giovanni. La meta di oggi è il Monte Campioncino in Val di Scalve. la temperatura alla partenza è bella fresca...circa -8,5 °!! Saliamo ai campelli epoi su fino al Campioncino che raggiungiamo baciati da uno splendido Sole! Decidiamo poi di proseguire e salire al Gardena...non sono sicuro di farcela, ma piano piano riesco a risalire il ripido pendio e poi a raggiungere questa per me nuova cima! Panorama spettacolare e nemmeno una nuvola in cielo! La temperatura è decisamente gradevole e così rimaniamo quassù a amangiare prima di riprendere la via del ritorno...

Dopo lo splendido tramonto dal Linzone questa mattina con Luca M., Luca B ed Enrico decidiamo di salire al Formico per fare una bella ciaspolata ed ammirare l'alba. Così partiamo da Bergamo alle 5.00 e per le 7.00 siamo in vetta. Giornata meravigliosa e spettacolare alba! Dopo aver ammirato questo spettacolo effettuaiamo un bel giro ad anello con le ciaspole nella neve fresca...ancora una bellissima giornata trascorsa in ottima compagnia e in ambiente super!

Venerdì pomeriggio con Claudia abbiamo deciso di salire al Linzone per ammirare il tramonto approfittando della nevicata dei giorni scorsi e della Luna Piena. Partenza dalla Roncola con clima "primaverile" e arrivo in vetta con vento freddo da nord e cielo limpido; il Sole scendendo ha illuminato le Orobie di rosso e la neve fresca di color oro...uno spettacolo Unico e magico!

Ancora una volta il richiamo di una notturna si fa sentire e, anche se la Luna non ci sarà, con Matu decidiamo di salire a Foppolo e da lì al Montebello. Così mi faccio trovare pronto all'uscita dal lavoro ed alle 19.30 circa siamo pronti ai Piazzali io con le ciaspole e Matu con gli sci. Il cielo è limpido a parte un po' di nuvolaglia a nord; le stelle brillano in cielo e sulle piste i gatti sono in azione per preparare il fondo a chi domani avrà la fortuna di passare una giornata idi divertimento in questi bei posti. Stiamo a lato delle piste per non rovinare il fondo e in poco più di un'oretta siamo oltre la croce del Montebello e ci godiamo la spendida serata caratterizzata da migliaia di stelle e da un vento freddo da nord. Condizioni "estreme" per scattare fotografie, ma non mi deprimo e con una buona dose di pazienza e di fortuna riesco a scattare qualche immagine che può rendere l'idea della meraviglia di questi luoghi e di questi momenti!

Oggi sono con Luca e Matu e l'idea per l'escursione di oggi è un po' ambiziosa e prevede la salita al Visolo, alla Grotta dei Pagani ed al Pizzo di Corzene. Partiamo di buon passo con il primo Sole che illumina la Presolana e ci dirigiamo verso la Baita Cassinelli; da qui seguiamo l'evidente pendio (stando a sinistra del canalone) e risaliamo il ripido prato fino a sbucare in cresta dove riprendiamo la normale. Da qui ripido scivolo fino alla vetta! Qui ci fermiamo a goderci il panorama e a rinfoccilarci e poi giù per la normale dove incrociamo gli amici Elena e Claudio che salgono. Al termine della disciesa siamo molto bassi rispetto alla cappella savina e, considerando l'orario, la qualità della neve che sta diventando molle per il caldo e l'intinerario che ancora dovremmo percorrere, decidiamo di fermarci alla Cassinelli per mangiare e goderci un po' di relax e di allegria! Giornata eccezionale sotto tutti i punti di vista a parte un po' di dispiacere per essere al cospetto della Regina e poterla solamente sfiorare....

Dopo due mesi e mezzo di lontananza dalle Orobie rieccomi tra gli amati monti (anche se in teoria non potrei...)! Oggi sono con mio papà e, considerato che siamo entrambi "zoppi" , decidiamo di provare la facile salita dal rifugio Madonna delle Nevi al Passo San Marco dalla SP innevata. La strada sale costante con alcuni tratti ghiacciati specialmente nella parte bassa. Io mi sento subito a mio agio e le gambe girano bene; così allungo il passo decidendo di salire al Segade e mi accordo con mio papà per il ritrovo al Passo Sotto il nuovo rifugio non resisto al richiamo di un pendio intonso e così via...Su dritto su neve trasformata e dura...CHE MERAVIGLIA! La fatica si fa sentire, ma un ritonello nella mente mi dice "rock out" (scuotiti) - "rock out" (scuotiti) e riassaporo la goduria del sudore sulla fronte, dei panorami innevati, dello scricchiolio del ghiaccio sotto gli scarponi...Questo è il mio ambiente! Qui sì che la vita si assapora!! Ripresa la strada la percorro per un altro tratto, ma poi noto un bel pendio con breve canale poco pendente che sbuca presso l'antecima del Segade...e così via, su dritti per di lì! In breve sono sull'antecima, mollo lo zaino e con attenzione percorro gli ultimi metri che mi portano in vetta dove il panorama è ancora più bello di quanto mi ricordassi . Dopo le foto di rito scendo al passo mantenendo il filo di cresta toccando la cima Villa e mi ricongiungo a mio papà ormai da tempo arrivato al S. Marco. Spuntino e poi giù, sotto un Sole cocente... che bello tornare sui monti Orobici!!

Dopo due mesi e mezzo di lontananza dalle Orobie rieccomi tra gli amati monti (anche se in teoria non potrei...)! Oggi sono con mio papà e, considerato che siamo entrambi "zoppi" , decidiamo di provare la facile salita dal rifugio Madonna delle Nevi al Passo San Marco dalla SP innevata. La strada sale costante con alcuni tratti ghiacciati specialmente nella parte bassa. Io mi sento subito a mio agio e le gambe girano bene; così allungo il passo decidendo di salire al Segade e mi accordo con mio papà per il ritrovo al Passo Sotto il nuovo rifugio non resisto al richiamo di un pendio intonso e così via...Su dritto su neve trasformata e dura...CHE MERAVIGLIA! La fatica si fa sentire, ma un ritonello nella mente mi dice "rock out" (scuotiti) - "rock out" (scuotiti) e riassaporo la goduria del sudore sulla fronte, dei panorami innevati, dello scricchiolio del ghiaccio sotto gli scarponi...Questo è il mio ambiente! Qui sì che la vita si assapora!! Ripresa la strada la percorro per un altro tratto, ma poi noto un bel pendio con breve canale poco pendente che sbuca presso l'antecima del Segade...e così via, su dritti per di lì! In breve sono sull'antecima, mollo lo zaino e con attenzione percorro gli ultimi metri che mi portano in vetta dove il panorama è ancora più bello di quanto mi ricordassi . Dopo le foto di rito scendo al passo mantenendo il filo di cresta toccando la cima Villa e mi ricongiungo a mio papà ormai da tempo arrivato al S. Marco. Spuntino e poi giù, sotto un Sole cocente... che bello tornare sui monti Orobici!!

Visto che di camminare per monti ancora non se ne parla, ho deciso di andare a fotografare uno spettacolo naturale a portata...di auto! Così mi sono fatto accompagnare a Lenna per fotografare la galaverna e le bellissime sculture di ghiaccio create dalla natura...beh, uno spettacolo unico ed incredibile! Specialmente se si guardano gli strepitosi particolari ci queste sculture ghiacciate e ci si addentra in un gelido megaminimondo!