Up IL FRIZZANTE SENTIERO 588 DELLA CORNA CAMOZZERA Slideshow

Giovedì 10 Aprile 2014.

Escursione già trattata, ma che voglio aggiornare con una relazione fotografica e descrittiva più accurata. E' da tempo che non percorro questo sentiero, nei miei ricordi aveva lasciato un'imput frizzante e nervoso: voglio rinfrescare quelle mie lontane impressioni, eccomi quindi raggiungere il Laghetto del Pertus, affollato per l'occasione di mille Bufo Bufo gracidanti. Il sentiero mi accompagna tra Pertusino ed ex convento fino all'ardito ponticello sul Passo del Pertus, appena sopra comincia la cavalcata del sentiero CAI 588: una faticosa risalita tra boschetti di noccioli porta alla panoramica Croce del Monte Ocone, fin qui la camminata è stata assolutamente normale, ma ora la musica cambia e diventa una sinfonia scoppiettante, eseguibile solo da escursionisti esperti con ascendente camoscio, d'altronde il nome stesso della Camozzera lo richiama espressamente. Il sentiero scende per qualche metro in direzione ovest, verso i laghi brianzoli, all'altezza di un faggio il sentiero piega a nord ed entra nel bosco, abbassandosi con molta decisione: il terreno si fa scivoloso, metto sotto pressione i bastoncini, senza disdegnare l'appoggio delle mani. Un traverso pianeggiante permette di riagganciare la dorsale, oltrepasso due caselli crollati e un cartello giallo indicante deviazioni per Erve: con andamento variegato e molto mosso arrivo al cospetto di una parete rocciosa che ospita una variante difficile, io invece prendo a sinistra abbassandomi per qualche metro nel bosco sul terreno molto scivoloso e ripido del versante lecchese, poi tagliando i pendii con nervosi saliscendi che richiedono attenzione raggiungo un breve ma erto canalino di terra. Scollino in una ripida valletta erbosa, la pendenza non manca di certo: mi sposto sul lato a sinistra, il sentiero si alza con intelligente andamento sfiorando roccette o risalendole a mo' di gradinata, giungo così con bel percorso in vetta alla seconda elevazione dell'Ocone. Dapprima mi accoglie una pacifica dorsale erbosa, ma appena superato un successivo e vicinissimo dosso la sinfonia intona le note più complicate: la cresta si assottiglia e diventa più aspra, la supero saltellando tra le roccette, prologo del tratto più frizzante ( e impegnativo...) della bellissima traversata. Mi affaccio su un diedro, piccolo labirinto di roccioni che si scendono con l'ausilio delle mani: si perdono all'incirca 10 -15 metri di dislivello, il sentierino scende con andamento quasi rettilineo tra questi grossi sassoloni e porta ad un crepaccio profondo qualche metro e largo uno, lo si deve superare con un saltello. E' il tratto da camosci, il più divertente dell'escursione, preferibile essere attrezzati con gambe lunghe: nulla di troppo difficile, bollatura ottima e ben evidente. Riagganciata la dorsale con leggero saliscendi si arriva ad un ultimo bivio con cartello giallo ( a sinistra discesa per Erve...), tirando invece dritto comincia lo strappo che conduce sulla Corna Camozzera: l'indole del sentiero è sempre simpaticamente agitata e mi porta ad un primo scenografico colletto cui ne segue un secondo, poi arriva la breve rampa finale e qui attenzione, la Corna Camozzera sta per giocare uno scherzetto. Il sentiero sfila via a poche decine di metri dalla vetta senza toccarla, perciò in ultimo abbandono il sentiero prima che cominci ad abbassarsi, mi alzo a sinistra e per tracce poco evidenti con quattro passi raggiungo la cima: un omino mi aspetta, l'ultima volta non c'era nulla e sono sinceramente felice che questa vetta così panoramica abbia una piccola sentinella a presidiarla, se lo merita ampiamente..!! Davvero spettacolari i panorami, non me li ricordavo così belli..!! Riprendo il sentiero che sfila appena sotto la vetta, con pendenza molto dolce comincia a cavalcare in leggera discesa la dorsale nord, ma la sua indole rimane sempre costantemente frizzante: davvero un gran bel percorso, vario e poco addomesticato, mai monotono o banale, che richiede sempre una buona dose di attenzione a dove si poggiano i piedi. La discesa continua con andamento non sempre intuitivo, si entra nel bosco e ci si sposta leggermente sul versante valdimagnino, fare attenzione ai numerosi e ottimi bolli, si sfiora una curiosa cittadella di sassi celati nel bosco, poi la Camozzera fa un regalo meraviglioso: una bellissima valletta sospesa tra roccioni, un suggestivo corridoio che scende letteralmente intagliato nella roccia, forse il passaggio più bello di tutta l'escursione, davvero molto suggestivo..!! Ancora un po' di discesa, poi tutto sembra spianarsi nel bosco, ma la Camozzera ha in serbo un'ultima sorpresa: ecco che il sentiero va ad infilarsi tra la spaccatura che separa due roccioni, un modestissimo e facile colletto di pochi passi, poi comincia la discesa definitiva verso la Passata, che già si intravede poco sotto. Oltrepasso l'ex roccolo, eccomi al valico, il sentiero 588 finisce qui: davvero bellissimo..!! Mi abbasso pochissimi metri verso la Valle Imagna, trovo subito le indicazioni per il Pertus, sentiero 571: una bellissima e pianeggiante mulattiera si inoltra nel bosco, quanto di meglio si possa desiderare dopo le graditissime tribolazioni del sentiero 588, dopo una decina di minuti una bella radura annuncia l'arrivo nel defilato angolino di Prà Martì, curato balcone aperto sull'intera Valle Imagna. La mulattiera prosegue sostanzialmente pianeggiante fino ad una tribulina, il sentiero finora tranquillo cambia pelle, con una specie di montagne russe si infila sugli a volte scoscesi pendii di Camozzera e Ocone: canalini e vallette assecondano ogni curva delle due montagne, strappetti faticosi mettono in evidenza il caratterino nervoso di questo sentiero che sulla carta sembrerebbe pianeggiante, da sottolineare che in alcuni punti il sentierino attraversa senza preavviso tratti molto scoscesi, attenzione in caso di terreno scivoloso. Un'ultima curva e le montagne russe di colpo svaniscono, sono al Passo del Pertus, non mi resta che ripercorrere fedelmente il sentiero verso il laghetto, cui rivolgo il mio ultimo saluto. La piccola Valle Imagna non può vantare cime elevate, ma proprio al cospetto di sua altezza Resegone ecco snodarsi un itinerario di insospettabile bellezza: valle dolce e rilassante, capace però nel suo lembo più occidentale di proporre un itinerario di categoria superiore.


01 Costa Valle Imagna...
02 Costa Valle Imagna...
03 Laghetto del Pertus...
04 Aspirante principe...
05 Bufo bufo e gentile signora...
06 Controsole del laghetto...
07 Resegone e Costa del Palio, con le Orobie sullo sfondo...
08 Panorama verso l'Arera...
09 Monte Tesoro e pianure...
10 Il Pertusino...
11 L'ex convento del Pertus...
12 Passo del Pertus...
13 Inizia il sentiero CAI 588, Ocone -  Camozzera - Passata...
14 Ex Roccolo al Pertus...
15 Croce dell'Ocone...
16 Panorama da Carenno al Tesoro...
17 Colle di Sogno...
18 Panorama verso la valle di Erve...
19 Erve...
20 La seconda elevazione dell'Ocone...
21 Primula auricola...
22 Canalino...
23 Valletta erbosa...
24 Polygala...
25 Sulla cresta dell'Ocone...
26 Si scende il diedro roccioso...
27 Occhio a schivare la bellissima Primula...
28 Il piccolo mondo roccioso dell'Ocone...
29 Versante nord dell'Ocone...
30 Eccola Camozzera...
31 Colletto panoramico...
32 Omino di vetta della Camozzera...
33 Alta Valle Imagna e Orobie...
34 Valle Imagna...
35 Versante nord dell'Ocone...
36 Panorama sulle pianure...
37 Panorama verso il Rosa...
38 Monte Rosa...
39 Panorama di Grigne e Resegone...
40 Resegone...
41 Punta Cermenati, 1875 metri di Dolomia Principale....
42 Ciao ciao Camozzera...
43 La valletta rocciosa a nord della Camozzera...
44 Cima Quarenghi...
45 Gli ultimi roccioni...
46 Scilla...
47 Eccomi alla Passata...
48 Panorama sul Resegone...
49 Passo del Fo e Grignetta...
50 Un valico tra  Stato Veneto...
51 E Stato di Milano...
52 Il Crocifisso della Passata...
53 Indicazioni poco sotto la Passata..
54 Sentiero CAI 571...
55 Dente di cane...
56 Arrivo a Pra Marti...
57 Un ottimo balcone panoramico sulla Valle Imagna...
58 Pra Marti...
59 Panorama sul Resegone...
60 Valle Imagna...
61 Panorama verso la bassa valle...
62 Ciao ciao panoramica baita...
63 Destinazione Pertus...
64 La tribulina...
65 Le Madonne della tribulina...
66 Il loro bellissimo panorama...
67 Rieccomi al Pertus, ovvero Pertugio...
68 L'ardito ponticello aereo del Pertus...
69 L'antica croce del valico...
70 Monte Tesoro...
71 Pomeriggio al Laghetto del Pertus...
72 Ciao ciao Costa Valle Imagna.

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