Up ORBREMBO - VACCAREGGIO Slideshow

Lunedì 5 Maggio 2014.

E' da una vita che durante le scorribande fungaiole in quel del Cancervo osservo il versante dirimpetto della valle, quello che sale verso Dossena, ripromettendomi di andare a visitarlo prima o poi: stavolta lo faccio davvero, spengo il motore sulle rive del Brembo, la passerella che lo scavalca mi deposita sulla Via Mercatorum e ne ripercorro fedelmente il tracciato già descritto in una precedente relazione. Piccolo riassunto: sfiorando una insospettabile parete rocciosa celata dal bosco ci si alza verso baite e prati con prime belle vedute sul versante di Camerata, breve tratto di sterrata e quando questa disegna una curva a sinistra si deve tirar dritto alzandosi in un praticello per poi inoltrarsi in una valletta boscosa dove si intercetta il sentiero proveniente da Portiera, una salitella si conclude con un grazioso colpo d'occhio che deposita nel bel mezzo di Grumo, frazioncina i cui portici denunciano l'importanza di questa antica Mercatorum, seguendo poi i cartelli si sale verso la chiesa di San Rocco, con l'adiacente frazione di Bosco Dentro. L'altra volta mi ero praticamente fermato qui, ora devo scovare qualcosa che mi permetta di salire in quota: metto a ferro e fuoco le due cartine topografiche in mio possesso, prendo un sentiertino dietro la frazione che scomparendo e riapparendo mi permette di raggiungere non senza difficoltà baite sovrastanti, oltrepassato un capanno l'intuito e le mappe mi spingono su un sentiero che deviando a destra va poco dopo a sfociare su una marcata mulattiera. Un cartello mi dice che sono sulla Mercatorum e a ragion veduta è senz'altro meglio salire fin qui seguendone il tracciato proveniente da Bosco Fuori, quello seguito da me è molto più ingarbugliato e avventuroso: cammino sulla Mercatorum fino ad un successivo bivio con cartello, dove la abbandono a favore di un ampia mulattiera a sinistra che poi si tramuta in un tratturo realizzato per opere di disboscamento, lo seguo fino al suo sfociare su una sterrata palesemente più vecchia che mi porta ad attraversare una valletta decisamente brulla e inospitale, scorgo sopra di me ferraglia che ha tutta l'aria di essere ciò che rimane di abbandonate attività estrattive. Ecco così che mi innesto su un'altra sterrata pianeggiante, giro a destra e le mie intuizioni trovano conferma in ruderi che denunciano la presenza di una miniera il cui imbocco murato è stato violato: il buco lascia solo intravedere il destino dei vecchi e piccoli binari che correvano nella pancia della montagna, chissà dove portano. Il mio destino invece segue a ritroso la sterrata, la seguo nel suo fare assolutamente pianeggiante finchè sbuco su una gippabile che in salita sale ad un piazzale con adiacente un roboante campo scuola di motocross, da cui scappo a gambe levate per il rumore assordante e la puzza insopportabile: un vero peccato, c'è pure uno stagno, la zona è suggestiva. La strada si spiana verso destra poi esce dal bosco, si aprono belle vedute panoramiche sul fondovalle, ricomincia l'asfalto e nei pressi di un grande curvone con disboscamento trovo a sinistra la stradetta comunale che provenendo da Dossena sale a Lavaggio e Cascina Vacchia: mi incammino su questa tranquilla stradina e arrivo ad un tornante molto panoramico, sotto di me un dosso prativo ospita un bellissimo bosco con capanno, da cui posso vedere la costa sovrastante tagliata dalla stradina. E' il Culmen dei Pai, voglio curiosare e decido di tirar su dritto nell'erba bassa per raggiungerlo: mi ritrovo a sorpresa su un'ampia sella con angolini interessanti che mi regalano suggestivi scorci della Val Parina e le sue montagne, mentre dinnanzi appare il boscoso Vaccareggio, che seppur ancora lontano eleggo a mia meta di giornata. Supero le crollate baite della sella e salgo leggermente verso un capanno, prendo la mulattiera a destra che tagliando in diagonale la costa scende leggermente per sfociare in breve sulla comunale: ancora qualche metro di salita nel bosco, poi la stradina ne esce e diventata sterrata scende per pratoni ad aggirare una costa dietro cui trovo Lavaggio: poco oltre prendo una sterrata in salita a sinistra, mi deposita sul margine di belle colline erbose costellate da baite e termina presso un'ultimo casolare dietro cui devo costringere l'intuito a darsi da fare, un sentiero evidente non esiste, qualcosa mi spinge verso delle baite malconcie sulla sinistra. Non capisco dove devo andare e l'esperienza mi suggerisce di puntare il dosso erboso sovrastante, dall'alto si può valutare la presenza di eventuali sentieri sottostanti, dal basso è difficile il contrario: arrivo ad un capanno e una bella conca schiude finalmente la vista sul Vaccareggio, il sentierino taglia in linea retta i prati e mi conduce ad un inaspettato stagno dall'incredibile color rosso, l'ambiente cambia repentinamente. La brulla zona sovrastante mi da l'impressione di aver conosciuto il lavoro dei minatori, ma a sorprendermi sono dei profondi crepacci naturali che salendo tagliano a fette il pendio, non riesco a trovare il sentiero, tracce confusionarie mi portano a viaggiare sull'orlo di salti tutt'altro che simpatici e che si aprono all'improvviso, non mancano dietrofront obbligati, finchè arrivato al margine superiore mi accorgo che il sentierino aggirava sulla sinistra questa zona delicata evitandola, buono a sapersi per il ritorno. Piccola ma importante annotazione: pensavo che il Vaccareggio fosse una montagna ben frequentata e invece finora non mi sono imbattuto nella benchè minima indicazione o bollo per raggiungerlo, nulla di nulla e se non avessi avuto con me le cartine a guidarmi sarebbe stato un bel problema arrivare fin qui. Anche ora che manca pochissimo alla vetta devo prestare attenzione al sentierino, non sempre evidente, entro nel bosco e raggiungo un dosso con leggerissima discesina, ancora uno strappetto e d'improvviso mi ritrovo sulla linea del crinale, seguendolo a sinistra in breve arrivo sulla vetta del Vaccareggio, anzi no: il cocuzzolo boscoso su cui mi trovo è il primo, più avanti ne vedo uno erboso e lo raggiungo, il Vaccareggio in realtà si rivela una vetta distesa su un crinale con alcune elevazioni di apparente pari altezza, mancanza totale di omini o altre indicazioni, non saprei indicare in tutta sincerità quale sia la vetta ufficiale. L'esposizione del versante sulla Val Parina è notevole, mi porto sull'ultimo dosso, il più panoramico: le foschie non mi impediscono di apprezzare la bella veduta su tutto il versante dall'Ortighera al Menna, l'Arera si nega, più generosi i gruppi del Tre Signori-Ponteranica e Pegherolo-Secco da una parte, Alben dall'altra: la Valle Brembana è rappresentata anche da Cancervo e Venturosa, ma il boscoso versante ovest preclude altre visuali in quella direzione, mentre i panorami meridionali sono possibili solo dalla zona sopra lo stagno rosso. I panorami valgono la salita, però bisogna girovagare un po' per goderseli, unica pecca la mancanza di indicazioni: adesso la strada la conosco, ma trovarla non è stato semplicissimo. Ciao Vaccareggio, torno a valle e lo faccio esattamente da dove sono venuto, però quando arrivo in zona motocross riesco a intercettare un sentiero che costeggiando un ruscelletto mi porta in un attimo alle baracche della miniera vista il mattino: quando poi un po' più giù arrivo al bivio col cartello della Mercatorum decido di seguirla fedele nei secoli dei secoli, mi lascio perciò traghettare su una stradina asfaltata che mi deposita a Bosco Fuori, poi sfilano Bosco Dentro e la chiesa di San Rocco, arriva Grumo e un ultima veduta di Camerata coi suoi Cancervo e Venturosa anticipa di un soffio il sipario che si chiude definitivamente attraversando la passerella sul Brembo. Spengo la spinta naturale dei miei scarponi, riaccendo il motore meccanico della macchina, anche oggi ho colmato una lacuna che mi incuriosiva da una vita: mi sono un po' ingarbugliato su questi versanti sconosciuti, ho toccato il punto più alto cui potevo aspirare, divagazioni intorno alla Mercatorum che hanno saputo regalarmi angoli speciali.


01 Camerata Cornello, la diga sul Brembo...
02 La passerella della Via Mercatorum...
03 Primo sguardo a Camerata...
04 La mulattiera resiste, la santella no...
05 Si viaggia tra prati, Cancervo e Venturosa...
06 Si viaggia nel bosco...
07 Appare un paesello...
08 Sono a Grumo...
09 Grumo...
10 La chiesa di Grumo...
11 Grumo...
12 Ecco la chiesetta di San Rocco...
13 Panorama dalla chiesa di San Rocco...
14 Zoom su Pianca...
15 Camerata...
16 Ecco un'altra contrada...
17 Bosco...
18 Bosco Entro...
19 Relax a Bosco Entro...
20 Tra scorciatoie e mulattiere mi alzo sopra Bosco Fuori...
21 Zona ex miniere...
22 La miniera col buco...
23 La miniera e i suoi vecchi binari...
24 Panorama dalla miniera, il gruppo del Sornadello...
25 Aggancio la strada bianca per Dossena...
26 L'ombra delle pecore...
27 Sulla strada per Lavaggio...
28 Zoom sul gruppo Avaro, Valletto, Pietra Quadra...
29 Cancervo e Venturosa...
30 Il solco della Valle Taleggio...
31 Il capanno...
32 Culmen dei Pai...
33 Eccomi all'ampia sella del Culmen...
34 Il boscoso Vaccareggio, mia meta finale...
35 Culmen dei Pai...
36 Menna...
37 Culmen dei Pai...
38 Panorama verso  Sornadello e Resegone...
39 Le vecchie baite crollate del Culmen...
40 Il grande silos di Lavaggio...
41 Off limit...
42 Le alture di Dossena...
43 Panorama verso l'Ortighera...
44 Ci sono anche Pegherolo e Secco...
45 Le bucoliche colline di Dossena, spunta l'Alben...
46 Pascoli...
47 Il ferocissimo guardiano di una baita...
48 Ultimi prati e baite, appare il Vaccareggio...
49 Il custode dell'ultima baita...
50 Lo stagno rosso...
51 Panorama verso il Monte Castello...
52 Castello e Arera...
53 Montagne di Val Seriana, Cima di Valmora e Fop...
54 Sopra lo stagno, la zona dei crepacci rocciosi, Meglio svicolare tutto a sinistra...
55 Panorama verso le colline di Dossena...
56 Valle Serina...
57 Esagerate..!!
58 Eccomi in vetta, circa...
59 Monte Castello...
60 Panorama verso Menna e Arera...
61 Quasi Arera...
62 Panorama di Val Parina, Monte Valbona e Menna...
63 Monte Ortighera...
64 Dal Tre Signori al Ponteranica...
65 Pizzo dei Tre Signori...
66 Panorama con Cancervo e Venturosa. Ciao ciao Vaccareggio...
67 In cammino verso Lavaggio...
68 Alben...
69 Torno sui miei passi, ma stavolta aggancio la Mercatorum...
70 Mi porta a Bosco Fuori...
71 Rieccomi a San Rocco...
72 Grumo...
73 Ultimo sguardo a Camerata, il fondovalle si avvicina...
74 Ultimi passi, Ciao ciao Brembo.

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