Escursioni S. Pellegrino Terme

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Moscardino su ligustro - VEDI IN GRANDE
 
Ciclamini
Sussia
piccolo borgo montano
Sussia, piccolo borgo montano di S. Pellegrino Terme, sito a quota 1000 mt., si raggiunge percorrendo, in circa un' ora, una strada sterrata in fase di ultimazione, che segue il percorso dell'ex-mulattiera, partendo dalla località Vetta. Adagiato tra verdi pascoli e folti boschi su un ondulato altopiano, il piccolo borgo, ricco di storia, gode di una posizione invidiabile; necessita di interventi per recuperarlo dall'abbandono.
Vedi la panoramica da Sussia Alta
Panoramica su Sussia in primo Piano da Sussia Alta

Vedi la cartina di Sussia  di S. Pellegrino Terme in formato grande

Giunti alla Vetta in auto, oppure, per chi vuol camminare, dopo aver percorso la mulattiera da S. Pellegrino, si prosegue lungo la strada agro-silvo-pastorale per Sussia. Sul cammino si incontra la Tribulina Madrera, dedicata alla Madonna delle Grazie.
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Tribulina Madrera sulla mulattiera per Sussia
Tribulina Madrera: Madonna delle Grazie

La strada si inoltra quindi nel bosco fino ad arrivare ad un bivio, dove un tempo era situata la Tribulina Pappina, prendendo la destra si giunge a Sussia Bassa, con le località di Garbiöla, Brèn e Ca' Sott, dove sorgono alcune cascine ristrutturate, adatte per trascorrervi il fine settimana immerse come sono nel verde e nel silenzio.

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Località 'Garbiöla'
Località 'Ca' sott'

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L'Associazione 'Amici di Sussia' si è prodigata per far arrivare quassù una strada agro-silvo-pastorale e per realizzare, in futuro, un bivacco-museo, dedicato ad Antonio Baroni, nei locali adiacenti alla chiesa sull'area dove sorgeva la Vecchia Scuola.

(Nella foto accanto: il Presidente dell'Associazione 'Amici di Sussia', Pietro Pesenti, 'Tòcio', sale a Sussia, percorrendo la nuova strada in fase di avanzata costruzione)
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Cartolina pubblicata nel 2002 dall'Associazione 'Amici di Sussia' in occasione dell'Anno Internazionale della montagna e del 90° anniversario della morte della prima guida alpina bergamasca Antonio Baroni. Si vedono: a sinistra la casa natale di Antonio Baroni e a destra la chiesetta di San Michele e una foto della guida alpina.

Arrivati alla 'Pòssa' e 'Forcellina',
dallo spartiacque si gode un bel panorama: verso nord scende la Valle dei Ronchi che va a congiungersi con la Valle Garbiöla e sotto, verso sud, si scorge il cascinale della Foppa di Sussia con attorno campicelli coltivati.
Infine un ultimo strappo ci conduce alla Chiesetta di San Michele.
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Nella foto a lato: taglialegna volontari del Gruppo Alpini e G.E.S.P. di S. Pellegrino Terme, impegnati in Sussia
 
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Località Foppa
Casa contadina in località Foppa
Salendo ecco la Chiesetta di Sussia, dedicata a San Michele. Da Sussia un sentiero si dirige verso nord, attraversa i prati passando per la Tesa per poi entrare nel bosco e proseguire in piano verso Vettarola e Ca' Boffelli.
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Garbiöla e Ca' sott
Ca' Boffelli, Vettarola e il Ronco sullo sfondo
Se si imbocca invece il sentiero che sale, si arriva in una pineta fittissima dove, ormai ridotta a rudere, troviamo Ca' Fontà o Pecoline. Ritornati nel prato, ecco la località Cà Pagliaroli, da dove provengono i 'Paiaröi', trasferitisi poi a S. Pellegrino. Leggermente più in alto sorge la cascina degli Spadì (Ca' del Mogna), abitata un tempo dai migliori uccellatori della zona ( la famiglia 'Spadì'. Proseguendo si passa dal territorio del Comune di S. Pellegrino Terme a quello di Brembilla con la zona dei famosi roccoli, Pizzo Cerro, Crosnello, Catremerio,...
Panoramica sui pascoli di Sussia Alta e dintorni
Da Sussia Alta panorama sulla verde vallata di Sussia fino al Ronco ed oltre
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Casa 'Spadì' in Sussia Alta
Stalla-fienile in località Spadì
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Un asino nei pascoli di Sussia Alta
Bell'esemplare di razza bruna sui pascoli di Sussia
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Località Pagliaroli
Località Pagliaroli con lo Spadì e il suo cane
Festa di Sussia 2004 - I canti
 
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