La chiesa della Foppa, da molto
tempo, versa in condizioni di degrado e abbandono.
All’interno
i restauri non sono
stati fatti con cura e attenzione. Gli stucchi sono stati ridipinti con vernici
non adatte e sulle dorature sono presenti sbavature. Le vernici moderne non sono
compatibili con i muri vecchi perché composte da materiali sintetici che non
lasciano traspirare il muro: l’umidità che si forma rimane sotto la crosta
della vernice e i sali minerali dell’acqua si cristallizzano provocando un
danno estetico e strutturale.
Infine, anche la tela della Natività
di Maria è stata malamente restaurata nel 1964.
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Stato di degrado dei muri e del pavimento della sagrestia. |
Scrostature ed efflorescenze saline sui muri |
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Dorature mal eseguite sugli stucchi. |
La base della colonna destra dell'altare è malridotta |
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I gradini dell'altare sono rovinati dall'umidità |
All’ esterno
il degrado è visibile
soprattutto dagli intonaci, infatti sono evidenti fessure, muffe e muschio.
Anche il campanile si presenta notevolmente danneggiato, infatti le vecchie
decorazioni e il colore roseo sono poco evidenti.
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Cunicolo per presa d'aria, al di sotto del livello della statale, con funzione di intercapedine a difesa delle infiltrazioni d'acqua, reso inefficiente dopo l'allargamento della strada. A nulla sono valse le ripetute richieste d'intervento presentate, a suo tempo, dall'allora parroco, Don Giulio Gabanelli. |
Un
altro aspetto del degrado e dell’incuria si nota verso est e verso nord dove
ci sono erbacce e arbusti: ciò conferma il totale abbandono e la trascuratezza
nei confronti della chiesa. Inoltre, provenendo da San Pellegrino, il campanile
e parte della struttura sono coperti dalla cabina Enel che sfigura e rovina la
vista della chiesa.
La cabina Enel impedisce la vista dell'Oratorio |
L'infelice posizione della chiesetta da Est |
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