PIZZO FORMICO
una cima facile, panoramica, accessibile tutto l’anno

Anello del Pizzo Formico e della Montagnina da San Lucio il 9 marzo 2014

Cartina Kompass

Mercoledì 9 aprile 2014, bella giornata primaverile con cielo terso ed ottima visibilità per tutta la giornata.
iamo in tre, Prisca, Raffaella ed io.
Lasciata l’auto nel parcheggio del Rif, San Lucio (1025 m), http://www.rifugiosanlucio.it/, raggiungiamo camminando in piano per circa 200 m il rifugio dove incontriamo la signora rifugista che già conosciamo e con la quale ci intratteniamo per un momento ammirando nel contempo lo splendido panorama che dalla terrazza del rifugio-ristorante si gode sulla conca di Clusone-Rovetta-Castione dominata dalla Presolana e verso le cime orobiche dall’Alben al Pizzo del Diavolo al Pizzo Camino.
Alle spalle del rifugio ci dirigiamo a imboccare il sentiero 508 salendo prima un prato poi nel bosco sino ad incontrare la partenza del sentiero che coincide con la strada forestale che sale alla Baita Pianone (1142 m).
Superata la piana prendiamo a salire su sentiero ben tracciato superando brevi passaggi ricoperti da neve di slavine discese dai canaloni nel bosco per giungere alla Forcella Larga (ruderi Capanna Ilaria - 1470 m) con la bella campana degli Alpini-CAI di Gandino e Clusone.
Qui possiamo ammirare in direzione nord un ampio panorama sull’intera catena delle Orobie, mentre a sud ci si apre un’ampia veduta sulla sottostante conca della Guagia dalle arrotondate colline pascolive ora innevate, dove spicca il Rifugio Parafulmen (1536 m).
Riprendiamo il sentiero che ora si inerpica sul versante della Valgandino. Soleggiato e ben tracciato ci permette gradatamente di guadagnare quota permettendoci di godere, ad ogni sosta, ampie vedute. Ora cominciamo a vedere la maestosa mole della croce che ad ogni nostro passo si ingigantisce sempre più; percorrendo l’ultimo tratto a strapiombo sulla sottostante Valle di Sales, raggiungiamo la piastra di orientamento e la croce del Pizzo Formico (mt.1636).
Spettacolo impagabile a 360° ! A nord sulla conca di Clusone-Rovetta-Castione e verso la maestosa Regina, la Presolana con vista sulle Orobie dal Monte Alben al Pizzo del Diavolo, ai Giganti Orobici fino al Pizzo Camino, a sud sulla Conca del Farno, verso la Val Gandino, la bassa Val Seriana e la pianura.
In vetta abbiamo la fortuna di incontrare Bruna Allievi, ex-rifugista del Benigni e altri escursionisti.
Dopo il pranzetto al sacco scendiamo alla Forcella Larga e via su in saliscendi per le panoramicissime e divertenti cimette (sei- sette?) della Montagnina (1594 m), che ad ogni passo regalano scorci inaspettati con cocuzzoli, roccioni, roccette, oltre alla vista di coloratissime fioriture di erica e di ellebori.
Raggiunta la selletta tra la Montagnina e il Monte Fogarolo, riprendiamo il sentero 508, proveniente dai ‘Morti della Montagnina’ e scendiamo a sinistra , tra la neve, fino a raggiungere la Baita Fogarolo (1405 m) .
Seguendo le indicazioni percorriamo il lungo sentiero 508, a tratti in fitta abetatia , a tratti su pascoli con baite e cascinali fino a rientrare al Pianone dove concludiamo il bel giro ad anello della Montagnina.
Dal Pianone raggiungiamo il Rif. San Lucio mentre le luci del tramonto ci regalano panorami spettacolari.