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FOTO DI MARCO CACCIA
Almè - BG


Marco Caccia...prima del Monte Bianco
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Martedì 29 dicembre 2015 – Piz Julier

Ultima gita dell’anno con trasferta Svizzera con Sergio e Gabri. La meta è il Piz Julier che, con i suoi 3380 domina la zona dello Julierpass. Sergio non è sicuro che si possa salire in condizioni invernali perché non si trovano in giro report, ma decidiamo di tentare lo stesso considerato che quest’anno l’inverno non è ancora arrivato. Infatti di neve ne troveremo gran poca, complice anche l’esposizione a Sud della via di salita e raggiungeremo la vetta senza problemi. La via di salita avviene dapprima in un lungo vallone e, poi su una cresta attrezzata in modo abbastanza pesante con catene. Naturalmente, considerate le macchie di neve ghiacciata presenti, le numerose catene sono molto utili e garantiscono la sicurezza nella progressione specialmente in discesa. Dalla cima il panorama è meraviglioso e si gode di una vista a 360° spaziando dal Monte Rosa all’Ortles passando per il vicino Bernina e per le cime Svizzere. Anche questa volte il grande Sergio ha azzeccato una gita ottima!

Martedì 29 dicembre 2015 – Piz Julier - FOTOGALLERY
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Domenica 27 dicembre 2015 – P.zo Poris – M.te Grabiasca

Visto il prolungarsi del “non inverno” con assenza di neve anche in quota e temperature miti eccoci ancora una volta in ballo per una bella cavalcata orobica. Oggi sono con Sergio, Muro e Gabri e l’obiettivo è la cresta che collega il pizzo Poris con il Monte Grabiasca. Come al solito si parte da Carona con la luce delle frontali e arriviamo al Calvi insieme ai colori dell’alba. Una breve pausa e poi via verso il Passo di Valsecca. Prima di raggiungerlo deviamo a destra in direzione del canalino del Poris che risaliamo senza problemi con picca e ramponi. Al colletto sommitale lasciamo gli attrezzi da neve e risaliamo le roccette che ci portano in vetta dove il Sole splende ed il panorama è grandioso. Ridiscese le roccette iniziamo la cresta che ci porterà al Grabiasca. La prima parte si svolge su un traverso erboso sul versante seriano e rappresenta la parte più ostica dal mio punto di vista, perché l’erba secca è molto scivolosa e non ci sono appigli degni di tal nome. Io mi aiuto con la picca che conficco nel terreno. Dopo il traverso la linea da seguire è logica e prevede passaggi a lato delle rocce o sul filo della cresta con alcuni passaggi di facile arrampicata. La roccia non è sempre buona, ma le difficoltà non sono mai eccessive e così percorriamo la cresta divertendoci ed ammirando il bellissimo panorama. Raggiunta la vetta principale del Grabiasca procediamo con cautela verso l’anticima dove ci gustiamo la pausa pranzo al caldo sole di questo pazzo Dicembre. Dopo la meritata pausa scendiamo in direzione del Calvi e quindi, dopo il cambio assetto scarponi/scarpette, giù verso Carona…

Domenica 27 dicembre 2015 – P.zo Poris – M.te Grabiasca - FOTOGALLERY
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Venerdì 25 dicembre 2015 – M.ti Aralalta – Baciamorti – Sodadura

Annuale notturna di Natale con Don Mauro che quest’anno, vista l’assenza totale di neve, decidiamo di fare in alta Valle Taleggio. Io, volendo immortalare il tramonto e l’alba della Luna piena, salgo nel primo pomeriggio fino in vetta al Baciamorti che raggiungo verso le 16.15. Mi posiziono ed attendo i colori del crepuscolo e la Luna che sale proprio vicino al Diavolo di tenda. Mi godo lo spettacolo in solitudine cercando di immortalare lo spettacolo con la reflex. Dopo quasi due ore di permanenza sulla cima mi incammino verso il rifugio Gherardi dove, per le 19.00, mi incontro con Don Mauro. Insieme risaliamo alla Bocchetta di Regadur e quindi al Sodadura da dove, tra un bicchiere di spumante ed una fetta di panettone, ci godiamo il silenzio e la magia delle montagne illuminate dalla Luna Piena. Rientriamo al chiarore di Luna fino al Gherardi dove troviamo un gruppo di simpatici ragazzi che festeggiano in compagnia il Natale. Dopo un breve scambio di battute riprendiamo il cammino e rientriamo verso casa.

Venerdì 25 dicembre 2015 – M.ti Aralalta – Baciamorti – Sodadura - FOTOGALLERY
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Giovedì 24 dicembre 2015 – P.zo Redorta

Inizio di vacanze sul tetto delle Orobie. Con Sergio e Gabriele decidiamo per questa classica per via del tempo incerto sperando che dai 3038 m della cima potremo essere sopra le nuvole previste. Partenza da Fiumenero con il buio, solite due/tre orette di salita per il Brunone e poi salita alla cima dal facile canale Ovest. Tempo nuvoloso con nebbia e qualche fiocchetto di neve. Più saliamo e più la speranza di emergere dalle nuvole si riduce. Infatti anche in vetta, pur vedendo un timido Sole lontano, siamo avvolti nella fredda nebbia. Rimaniamo giusto due minuti sulla cima e poi giù dalla normale fino al Brunone dove facciamo pausa panini mentre il cielo si apre. Lungo la discesa la vista verso i Diavoli si apre regalandoci scorci meravigliosi. Venerdì 25 dicembre

Giovedì 24 dicembre 2015 – P.zo Redorta - FOTOGALLERY
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Sabato 19 dicembre 2015 – Creste Presolana

Ogni Regina ha una bellissima corona adornata con brillanti e perle di estremo valore e così, anche la “Regina delle Orobie”, possiede una corona meravigliosa. La corona è formata dalle sue lunghe creste e le perle sono le cinque cime che si susseguono tra rocce e strapiombi. Oggi, con Sergio e Pier, vogliamo tentare la traversata integrale delle creste, da Ovest verso Est. Sappiamo che la lunghezza e le difficoltà del percorso non sono da sottovalutare e, in considerazione del fatto che adesso le ore di luce sono molto poche si decide di partire molto presto e di “armarci” di frontalini potenti. Partiamo alle 6.30 da poco sotto il Passo della Presolana, ci dirigiamo alla Baita Cassinelli e quindi alla Cappella Savina da dove ammiriamo un’alba meravigliosa. Saliamo verso il Passo Polzera, ma prima di raggiungerlo scendiamo da un canale di sfasciumi, seguito da un traverso su erba e ghiaia che ci porta all’attacco delle creste poco dopo la cima di Valzurio che non saliamo per i tempi già stretti. Qui ci imbraghiamo ed iniziamo a risalire le creste con passaggi rocciosi e tratti erbosi sempre con il baratro che si apre verso nord. La salita non è mai banale e richiede attenzione anche perché la roccia non è sempre solida come sembra. Prima della Presolana di Castione si superano i primi due passaggi molto impegnativi (III+). Raggiungiamo la prima vetta e scopriamo che la cima della Presolana Occidentale non è molto lontana… bella sorpresa! Dopo la breve pausa affrontiamo con attenzione la discesa e poi risaliamo un canale roccioso (II+) e poi un tratto di cresta affilato come pochi e finalmente raggiungiamo la Presolana Occidentale. Sono le 12.20, ci godiamo una pausa più lunga ed il pranzo e poi, alle 12.45, si riparte in direzione Est salendo in successione la Presolana del Prato, la Centrale, l’Orientale e quindi il Visolo. Poco dopo la cima dell’Occidentale è necessario fare una doppia di 30 metri e poco dopo, un passaggio aereo su una cengia rocciosa. Il panorama è sempre eccezionale e le difficoltà alternate a tratti in cui riprendere fiato e scaricare la tensione. Arriviamo sulla cima del Visolo alle 16.00, poco prima del tramonto e qui, con un urlo liberatorio scarichiamo l’adrenalina della lunghissima cavalcata che ci ha visti impegnati per quasi sette ore. La discesa dal Visolo verso la Cassinelli è allietata da un tramonto bellissimo e raggiungiamo il rifugio con il primo buio. Una pausa è d’obbligo visto che è qualche ora che siamo a secco di bevande e ne approfittiamo per brindare alla bell’impresa compiuta. Il rientro alla macchina avviene ancora alla luce della frontale tra risate e battute, una giornata intensa si sta chiudendo, i dolori muscolari si fanno sentire, ma la soddisfazione è ancora una volta superiore, e di gran lunga ai dolori passeggeri!

Sabato 19 dicembre 2015 – Creste Presolana - FOTOGALLERY
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Sabato 12 dicembre 2015 – P.zo Rondenino

Finalmente, dopo tanto tempo passato a guardarlo, è ora di salire il Pizzo Rondenino che, con la sua forma aguzza e l’accesso difficoltoso da tutti i versanti, rappresenta una vetta molto interessante e poco conosciuta della famosa conca del Calvi. Oggi sono con Sergio, alla sua terza volta su questa montagna, Gabri e Muro che condividono con me l’emozione della prima volta. Partiamo all’ultimo buio da Carona e saliamo verso il Longo che raggiungiamo poco dopo il sorgere del Sole. Piccola pausa e poi proseguiamo verso il Passo Cigola e quindi sulla vetta dell’Aga. Facciamo una breve sosta in cima e poi ci armiamo di pazienza e concentrazione ed iniziamo a calcare la cresta che porta al Rondenino. Vista da qui non pare lontana la cima, stimiamo un’oretta di strada, ma si nascondono tanti su e giù e, tra la ricerca dell’itinerario migliore e la qualità della roccia tipicamente orobica, il viaggio avrà una durata doppia rispetto a quanto previsto. La cresta è costituita in maggior parte da rocce taglienti e frastagliate, alcuni passaggi avvengono sul filo ci cresta ed il baratro che precipita a nord, in un paio di occasioni fa venire i brividi. Bisogna porre la massima attenzione a quello che si prende in mano e a dove si mettono i piedi perché, oltre alla roccia instabile, è presente molta erba scivolosa. Il “passaggio chiave” è l’attraversamento di due intagli di cui uno prevede una discesa in arrampicata di circa 5 metri. Qui è presente un chiodo e può essere una buona idea utilizzarlo per buttare una corda e aiutarsi con quella. L’arrampicata rimane comunque di grado mai superiore al secondo/terzo grado e, con calma e attenzione, si percorre abbastanza tranquillamente. Poco sotto la cima io, muro e Gabriele sbagliamo strada dovendo risalire una ripida placconata ed un camino dove le difficoltà sono maggiori. Il saggio Sergio rimane sul filo della cresta ed evita questo passaggio ostico. Raggiungiamo la vetta alle 12.00 precise, le due ore di cresta si sentono, ma la soddisfazione è immensa. Ci godiamo il meraviglioso panorama e, grazie al pazzo clima di quest’anno, rimaniamo una mezz’oretta a banchettare sulla vetta. Il rientro avviene dal medesimo itinerario con il doppio di attenzione rispetto alla salita. Poco prima della cima dell’Aga ci “infiliamo” in un canale che poi si apre verso sud e ci portiamo sul sentiero che ci porta al Passo Selletta, quindi al Longo dove cambiamo assetto mettendo le scarpette e giù di corsa che gli impegni serali chiamano! Un lungo viaggio in una zona incredibile delle nostre Orobie, un angolo quasi incontaminato nella conca forse più famosa della Valle Brembana!

Sabato 12 dicembre 2015 – P.zo Rondenino - FOTOGALLERY
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Lunedì 7 dicembre 2015 – P.zo Ferrè

iornata di ferie che non potevo passare meglio. In compagnia di Sergio, Pier e Gabri affrontiamo la trasferta in val Chiavenna anche lei spoglia di neve. Questo è il quarto tentativo al Ferrè e spero proprio di raggiungerne finalmente la vetta. Infatti oggi non ci dovrebbe essere troppa neve oppure nebbia (i fattori che mi hanno negato la cima negli altri tentativi)! Da Montespluga risaliamo l’infinita Val Loga fino al bivacco Cecchini dove ci gustiamo il tepore del Sole in una bella pausa. Da qui ci si abbassa sul ghiacciaio e si risale decisi verso la forcella. Per fortuna è già presente una tracci da seguire altrimenti sarebbe stata dura. Arrivati al colletto non sto più nella pelle e così mi avvio verso la bella cresta che, alternando passaggi su roccia a passaggi su neve, ci porta alla cima dove, purtroppo, la croce è caduta. La cresta, non è particolarmente lunga e difficile, ma è davvero bella e divertente perché permette di toccare tutti i tipi di terreno con anche alcuni passaggi esposti. Dopo la soddisfazione della cima finalmente raggiunta ritorniamo con attenzione al colletto dove restiamo seduti al cado Sole per il pranzo. Incredibile questo caldo a dicembre a 3000 metri di quota! Ora non ci resta che ripercorrere tutto il tragitto dell’andata fino al bivacco e quindi la lunghissima Val Loga. La fatica si fa sentire, ma la soddisfazione per questa bellissima cima raggiunta non la fa quasi sentire!

Lunedì 7 dicembre 2015 – P.zo Ferrè - FOTOGALLERY
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Domenica 6 dicembre 2015 – Creste del Resegone e Costa del Palio

Dopo la bella serata di sabato, che però si è conclusa tardino, non programmo nulla di particolare e mi sveglio con calma. Per le 9.30 parto in direzione Brumano e decido di salire al Resegone dalle creste Sud. Raggiunta la cima verso le 12.30, mi fermo un attimo per la pausa pranzo per poi proseguire sulle creste Nord fino a raggiungere il Passo del Giuff. La cavalcata delle creste è una bella camminata non troppo impegnativa, ma bella lunga! Non mi immaginavo così e con tanti su e giù! Dal passo del Giuff si segue il bel sentiero a mezza costa che porta alla costa del Palio passando dalla sorgente delle Forbesette. Qui decido di proseguire sulla costa in attesa del tramonto. Dopo lo spettacolo del crepuscolo rientro di corsa verso Brumano chiudendo un’altra bellissima giornata a spasso!

Domenica 6 dicembre 2015 – Creste del Resegone e Costa del Palio- FOTOGALLERY
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Sabato 5 dicembre 2015 – Prati Parini – M.te Canto Alto

Visto che oggi ho diversi impegni, propongo a Claudia un giro pomeridiano al “solito” Canto Alto. Partiamo da Cler con un cielo che non promette bene e, arrivati ai Prati Parini, siamo immersi nella nebbia. Facciamo una breve sosta per salutare Mauro e Robi e poi ci incamminiamo fiduciosi verso la cima. Al roccolone iniziamo ad emergere dalla nebbia, sopra è uno spettacolo incredibile! Ce lo godiamo fino al crepuscolo inoltrato e poi, alla luce delle frontali, rientriamo a Cler e quindi via per la cena e la serata con l’alpinista Marco Confortola.

Sabato 5 dicembre 2015 – Prati Parini – M.te Canto Alto - FOTOGALLERY
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Sabato 28 – Domenica 29 novembre 2015 – Rifugio Balicco

Finalmente è tempo di ritornare al “nostro” meraviglioso rifugio con tanti amici per festeggiare il GTO di Agosto e la fine della stagione di apertura del rifugio. Il sabato saremo in 14, mentre domenica arriveremo ad una trentina. Saliti nel primissimo pomeriggio di sabato ci godiamo un bel tramonto in vetta al Monte Azzaredo poi, con il primo buio, ci rintaniamo nel caldo rifugio per un bell’aperitivo a base di salumi, formaggi e vin brulè. La cena arriverà più tardi e sarà eccezionale grazie anche alle tagliatelle ai funghi preparate da Paolo. Dopo la serata in compagnia tutti a nanna mentre fuori soffia un freddo vento e brillano milioni di stelle nel cielo. La mattina mi sveglio che è ancora buio e decido di fare quattro passi per vedere l’alba mentre gli amici dormono… passo passo raggiungo la bocchetta di Budria e quindi il pizzo del Vento. Mi godo questi meravigliosi attimi e poi è tempo di tornare alla base mentre arrivano i primi ospiti. Gli amici si godono una passeggiata sui monti della zona mentre nel rifugio arrivano i soci CAI e fervono i preparativi per il pranzo. Tutti insieme ci diamo una mano e per le 12.30 siamo seduti in compagnia con un buon piatto di pasta e dell’ottima carne alla griglia. Arrivano altri ospiti ed il rifugio si anima, oggi al completo è ancora più bello del solito! Mentre gli ultimi ospiti se ne vanno puliamo e sistemiamo tutti insieme e poi è ora di chiudere questa meravigliosa due giorni passata in ottima compagnia in un posto che ormai è impresso nel profondo dei nostri cuori!

Sabato 28 – Domenica 29 novembre 2015 – Rifugio Balicco - FOTOGALLERY
Sabato 28 – Domenica 29 novembre 2015 – Rifugio Balicco - FOTOGALLERY
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Sabato 28 – Domenica 29 novembre 2015 – Rifugio Balicco - FOTOGALLERY
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Sabato 21 novembre 2015 – Grigna Settentrionale

Oggi sono con Sergio, Andrea, Muro e Tino per una scammellata che da tempo non affrontavo. Il Grignone l’avremo salito decine di volte, ma mai dal versante Ovest partendo da così in basso. Partiamo infatti da Somana, frazione di Mandello a quota circa 380m, e saliamo seguendo il sentiero numero 15 verso il rifugio Bietti. Il primo tratto di salita è una bella mulattiera con relativa via Crucis che ci porta al meraviglioso santuario di Santa Maria. Si prosegue poi su bel sentiero che si addentra nella valle fino all’Alpe Era. Da qui il sentiero salirà deciso e ripido fino al rifugio Bietti dove ci fermiamo per una pausa. Decidiamo di salire dalla “via del Caminetto” che dovrebbe essere più breve di circa un’ora rispetto alla ferrata e, con qualche passaggio non difficile su rocce attrezzate con catene, arriviamo al rifugio Brioschi poco prima delle 12. Qui sosta pranzo al caldo del rifugio prima di rimetterci in cammino verso la valle. Decidiamo di provare a scendere dalla ferrata che, dalle relazioni lette e della info ricevute in loco, non dovrebbe essere nulla di difficile. Percorriamo con la massima attenzione i tratti attrezzati e le scalette che permettono di superare i salti rocciosi e, godendo di un meraviglioso panorama, raggiungiamo di nuovo il Bietti. Qui cambiamo assetto sostituendo i pensanti scarponi con le scarpette da trail e, con una leggera corsetta raggiungiamo l’Alpe Era prima, ed il santuario di Santa Maria poi, accompagnati da un meraviglioso tramonto che illumina le pareti delle Grigne.

Sabato 21 novembre 2015 – Grigna Settentrionale - FOTOGALLERY
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17 e 18 novembre 2015 – La magia della nebbia Tra Linzone e Canto Alto

Martedì 17 Salita pre-lavoro al solito Linzone. La nebbia in basso e i colori dell’alba mi hanno permesso di scattare fotografie molto belle e suggestive! Dopo la bella salita di ieri oggi è il turno di una salita serale con Andrea, Tino, Muro, Luca e Chiara al Canto Alto da Cler con l’intenzione di fotografare le luci sotto la foschia. La nebbia ci assilla fino a circa 900 metri poi finalmente sbuchiamo sopra ed il panorama è incredibilmente bello! Le luci purtroppo non si vedono perché lo strato nebbioso è spesso, ma qualche bello scatto riesco a farlo! Cigliegina sulla torta l’allegra compagnia e la merenda di vetta a base di vino, birra, braulio, cantucci e croccante!

17 e 18 novembre 2015 – La magia della nebbia Tra Linzone e Canto Alto  - FOTOGALLERY
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Sabato 15 novembre 2015 – M.ti Cornone di Blumone – Laione – Terre Fredde

Trasferta in terra camuna per salire alla bella cima del Cornone di Blumone. Naturalmente, essendo in giro con Sergio e Pier si decide di comune accordo di allungare il giro e saliamo altre due cime. Purtroppo ci sfugge il Frerone per motivi di tempo. Sfrutto il racconto di Pier ben fatto! Lo si vede da ogni angolo delle Orobie con il suo scuro gobbone roccioso. E’ il Cornone di Blumone, la più alta cima meridionale del gruppo dell’Adamello. Finalmente è arrivata l’occasione di salirlo insieme a Sergio e Marco. Si imbocca il sentiero n.1, l’alta via dell’Adamello, dal Passo Crocedomini, fino al rifugio Tita Secchi, posto sulle sponde del Lago della Vacca e sotto l’imponente mole del Blumone. Dal rifugio si raggiunge il Passo del Blumone (sempre sentiero n.1) dove si inizia, verso destra, la salita al ripido pendio del fianco nord del Blumone. Necessari i ramponi. Terminato il pendio si percorre un lungo traverso sul versante nord-est, prima in discesa e poi in risalita, fino al fianco est. L’ultimo tratto è il più ripido con pendenze su neve fino a 45 gradi. Dalla vetta si spazia su tutte le Orobie, sulle Retiche, sul gruppo dell’Adamello, del Brenta e sulle Dolomiti verso est. Tornati al Passo Blumone percorriamo le creste che uniscono la Cima Laione e la Cima Terre Fredde. Avremmo proseguito verso il Monte Frerone se il tempo ce lo avesse permesso, ma avevamo l’orario di rientro! La giornata è iniziata molto ventosa e velata per poi aprirsi e lasciare spazio, verso mezzogiorno, ad un tiepido sole.

Sabato 15 novembre 2015 – M.ti Cornone di Blumone – Laione – Terre Fredde - FOTOGALLERY
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Sabato 07 novembre 2015 – M.ti Madonnino – Reseda

Dopo molto tempo con Sergio riusciamo a trovarci per un’escursione e la meta sarà la bella conca del Calvi con i suoi tanti laghi. Partenza da Carona e salita per la solita strada fino alla diga del Fregabolgia, da qui salita al lago Cabianca da una “variante” improvvisata al momento grazie alla bella neve ben rigelata. L’obiettivo di giornata è di fotografare i laghi che cambiano “vestito” con l’avanzare, seppur lento, dell’inverno. Il primo lago non delude le aspettative e ci regala scorci meravigliosi. Facciamo una capatina nei pressi del Lago Zelto prima di metterci in cammino verso il lago dei Curiosi. La neve portante ci permette di muoverci agevolmente su quuesto terreno che, altrimenti, sarebbe una pietraia molto scomoda. Anche il lago dei Curiosi è ghiacciato e mi regala bellissimi scatti. Proseguiamo in direzione del Passo Portula e saliamo, già che siamo in zona, al Madonnino. Dalla cima scendiamo dal versante sud che non ha neve e ritorniamo al passo dove incontriamo alcuni amici e da dove proseguiamo, in compagnia di Augusta e Cinzia fino alla cima del monte Reseda. Da qui discesa rapida su bella neve ai laghi del Poris dove ci concediamo una bella pausa pranzo immersi nel silenzio e nella bellezza di questo paradiso orobico. Poi è tempo di scendere al Calvi per una birretta e poi giù fino alla macchina e quindi a casa…

Sabato 07 novembre 2015 – M.ti Madonnino – Reseda  - FOTOGALLERY
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Domenica 01 novembre 2015 – M.ti Matto – Paitino – Sillara

Anche quest’anno trasferta sugli appennini con Andrea, Ugo, Paolo, Luca ed Elena. La meta di quest’anno è il monte Sillara che, con i suoi 1861 m è l’elevazione, è più alta dell’Appenino parmense.
Partenza dal rifugio Lagoni dove si arriva in auto e salita al passo Fugicchia passando dal lago scuro e dal lago bicchiere.
Si arriva così alla cima del monte Matto e poi, per bella e ampia cresta panoramica, al monte Paitino e quindi al monte Sillara da dove è possibile vedere in lontananza le Alpi, ma anche il mare di La Spezia e le Alpi Apuane. Il rientro è avvenuto passando dalle capanne di lago scuro compiendo un bellissimo anello.
Escursione veramente bellissima e senza difficoltà se non il vento fortissimo e freddo che ci ha accompagnato per quasi tutto il giorno.
Dopo l’escursione tappa ad una trattoria locale dove ci siamo sparati una scofanata memorabile accompagnata da ottimo vinello.
Anche quest’anno la trasferta è stata grandiosa e bellissima sotto tutti i profili!

Domenica 01 novembre 2015 – M.ti Matto – Paitino – Sillara - FOTOGALLERY
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Sabato 31 ottobre 2015 – Anello Monte Faino - FOTOGALLERY
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Sabato 31 ottobre 2015 – Anello Monte Faino
Girata con Andrea in posti poco frequentati, ma ricchi di angoli magici e panorami meravigliosi. Le Orobie d'autunno mettono il loro vestito migliore: colori caleidoscopici, luce radente che li valorizza, bosco incantato. Si prediligono così anche gli itinerari poco battuti, dove sentire senza disturbi il respiro della natura. Partiamo dall'antica contrada di Redivo, imbocchiamo la valle che la separa dall'altro borgo di Lavaggio, e poi per erta mulattiera e quindi sentiero arriviamo alle solitarie Baite Faino (1.200 m), dal quale in breve tocchiamo il crinale. Per raggiungere il Monte Faino il crinale lo dobbiamo salire tutto, inizialmente seguendo il sentiero che a volte propone dei tornanti che lo addolciscono, ma poi in corrispondenza di un deciso cambio di direzione a sinistra (la traccia condurrebbe ai Grasselli) scegliamo decisamente la cresta che, per ripide balze erbose e anche con una variante rocciosa che ci andiamo volutamente a cercare, ci conduce faticosamente in vetta al Faino (1.568 m), con splendido colpo d'occhio su tutta la Valle dell'Olmo. Dopo esserci rifocillati scendiamo con molta cautela dal versante ovest, con l'intento di incrociare più avanti il sentiero che avevamo lasciato prima in favore della cresta. La rugiada sull'erba viscida e il terreno molto pendente non è da sottovalutare, ma insomma anche con l'aiuto di "Santi Faggio e Radici" scendiamo fino a incrociare la traccia, in breve siamo sopra i Grasselli e quindi, traversando, a Cantedoldo, uno dei più maestosi alpeggi di tutta l'Alta Valle. Non siamo ancora paghi di bellezza, raggiungiamo quindi la casera della contigua e altrettanto splendida Alpe Gambetta e poi saliamo fin sopra alla panoramicissima Casera del Dosso. I pascoli sono stupendi in questa stagione!
Dopo un pisolino ristoratore possiamo tornare! Naturalmente la stessa strada non la facciamo: da Cantedoldo scendiamo ai Chiarelli e ancora giù a picco per l'agrosilvopastorale che ci conduce a Valmoresca... che però non raggiungiamo perché, due tornanti sopra il paese, saliamo per un'altra mulattiera che ci conduce a Piazza Serva (Fe-no-me-na-le!) e da qui, con sentiero a mezza costa, all'altro borgo di baite dei Tai mès (Teggie di Mezzo) e quindi per debole ma bollato sentierino alla nostra macchina a Redivo! Giro non breve e non banale, non tanto come difficoltà, ma come fatica (il Faino è bello ripido) e selvaticità dei posti... bello bello, da intenditori!
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Domenica 25 ottobre 2015 – Giro dei laghi di Carona
Finalmente riesco a ritagliarmi un po’ di tempo per un’escursione “fotografica” e, visto che i colori dell’autunno quest’anno sono particolarmente belli, decido di ritornare nella zona dei laghi di Carona. Le previsioni meteo non sono molto buone, ma riesco a convincermi a saltar giù dal letto per le 4.45 fiducioso in un loro errore. Infatti arrivato a Carona salgo vero i Gemelli sotto un bel cielo stellato. A metà strada circa il cielo si tinge di rosso e mi godo il primo spettacolo di giornata! Mentre il cielo schiarisce si vedono le fastidiose velature ed è chiaro che le foto che speravo di fare all’alba al lago del Becco non saranno realizzabili. Non mi demoralizzo e con passo deciso raggiungo questo primo specchio d’acqua. Come temevo le nuvole rovinano l’atmosfera, ma da nord avanza l’azzurro. E così dopo un po’ di scatti, mi dirigo verso il Lago Marcio. Percorro una via alternativa e mi ritrovo in un angolo di paradiso. Il Sole inizia ad illuminare i larici colorati che si riflettono nel lago assieme alle cime innevate. Non mi rimane che scattare e godermi il momento in completa solitudine. Riprendo il cammino verso il lago delle Casere e poi, ritornando per un tratto sui miei passi, scendo a prendere il sentiero che mi condurrà verso la conca del Calvi, dopo una breve una tappa al lago di Sardegnana. Raggiunta la strada del Calvi scendo alle Baite di Armentarga e poi al Lago della Cava dove mi fermo per la pausa pranzo. Da qui non mi rimane che scendere rapidamente visto che a metà pomeriggio ho un importante appuntamento. Ancora una volta i laghi di Carona nella loro veste autunnale non hanno tradito le mie aspettative ed anche il meteo è stato molto clemente regalandomi una bellissima giornata inaspettata!
Domenica 25 ottobre 2015 – Giro dei laghi di Carona - FOTOGALLERY
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Sabato 17 ottobre 2015 – Arco di Pegherolo

Dopo parecchi anni è finalmente tempo di salire per ammirare questo meraviglioso spettacolo della natura. Con Paolo e Tino confidiamo nel meteo e speriamo di rimanere sopra la nebbia autunnale per poter immortalare il mastodontico arco con i bellissimi colori di stagione ed il pizzico di neve appena arrivati. Purtroppo non sarà così e rimarremo quasi sempre nelle nebbie. L'arco riusciamo a vederlo (al pelo), ma i colori del bosco e la buona compagnia ci mantengono allegri. Per le foto con i colori ed il cielo azzurro bisognerà tornate anche se la ripidezza dell’ultimo tratto di sentiero un po’ fa passare la voglia! L'arco si trova in una zona molto selvaggia ed il percorso per raggiungerlo non è banale (in discesa specialmente) e molto faticoso.

Sabato 17 ottobre 2015 – Arco di Pegherolo - FOTOGALLERY
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Sabato 26 settembre 2015 – P.zo Tre Signori

Anche quest'anno l'Unicef con il CAI Piazza Brembana organizza la manifestazione "AIUTIAMO I GIOVANI A SCALARE IL FUTURO" che prevede, tra le altre manifestazioni, anche la salita del bandierone dell'Unicef firmato da tantissimi ragazzi e dalle autorità locali (tra cui il sindaco di Bergamo) su una cima Orobica. Quest'anno è il turno del Pizzo dei tre Signori. Con Andrea e Tino decidiamo di salire in nottata al Benigni per essere già sul posto la mattina in vista della salita. Arriviamo al rifugio all'1.30 circa e, mentre tutti dormono, io decido di salire alla cima Piazzotti per immortalare una nottata bellissima grazie alla Luna ed alla spolverata di neve presente. Dopo un paio di foto mi corico pure io, ma ben presto sarò sveglio per l'alba che si preannuncia coloratissima. Dopo colazione carichiamo il bandierone nello zaino e con un bel gruppo di soci e con l'ambasciatore Unicef Maurizio Agazzi saliamo al tre Signori. In vetta ci attendono altri amici e, nonostante le nebbie fitte, stendiamo la bandiera! Dopo le foto di rito non ci resta che tornare con un'altra bella esperienza nel cuore e la condivisione di una manifestazione il cui scopo è più che nobile...

Sabato 26 settembre 2015 – P.zo Tre Signori - FOTOGALLERY
Sabato 26 settembre 2015 – P.zo Tre Signori - FOTOGALLERY
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02-07 e 16-22 agosto 2015 – Rifugio Balicco

Il nuovo rifugio Balicco, posto all’Alpe Azzaredo in comune di Mezzoldo, risulta inaugurato dal 26/07, ma ancora non gestito per ovvie ragioni. Per questo il CAI Piazza Brembana ha deciso di usufruirne come Baita Sociale fino alla consegna al gestore per la prossima stagione. Quindi il rifugio risulta a disposizione dei Soci che, volontariamente, possono chiederne le chiavi con l’accorgimento di garantire un riparo ed un ristoro di fortuna ai passanti. Con Claudia decidiamo di salire per tre giorni all’inizio di agosto (anche per recuperare dopo il Gran Trail delle Orobie), ma l’ambiente meraviglioso, la tranquillità del posto e la bellezza di un’esperienza nuova ed unica ci convincono a rimanere per ben due settimane, anche se non consecutive. In tutti questi giorni il tempo è trascorso velocemente tra i tanti lavoretti da fare come ad esempio spaccare la legna per la stufa o realizzare una tettoia provvisoria, ma soprattutto le ore sono volate tra le tante parole scambiate con i numerosi escursionisti di passaggio incuriositi da questa nuova e bella struttura e, naturalmente, con qualche bella camminata sulle varie cime della zona (P.zo del Vento, M.te Tartanto, M.te Azzaredo). Con il poco che avevamo a disposizione (la cucina non è ancora del tutto operativa, i rifornimenti arrivano solo a spalle e non è ancora presente l’acqua calda…) abbiamo cercato di dare il massimo dell’accoglienza offrendo un the caldo oppure un caffè o, al massimo, un piatto di pasta con un po’ di formaggio. La vicinanza degli alpeggi Arale e Azzaredo gestiti rispettivamente da Andrea e Alessandro Mussetti con le rispettive famiglie ci ha permesso di scoprire la bontà dei prodotti di queste quote come, ad esempio, il latte ed il formaggio, ma anche di vedere da vicino la vita del malgaro tanto dura quanto affascinante e di scoprire come nascono i prodotti che abbiamo potuto gustare. Un esperienza indimenticabile, fatta di cose e soprattutto persone semplici e sincere che troppo spesso quaggiù, nella vita di tutti i giorni, non riusciamo a trovare. Dopo la bella esperienza di agosto siamo ritornati in questo bellissimo nido d’aquila i fine settimana del 12 e 13 settmbre. L’ambente è cambiato con l’avanzare della stagione, ma le bellissime emozioni no! Ancora tanta gente è passata a trovarci regalandoci ancora una spicchio di vacanze!

02-07 e 16-22 agosto 2015 – Rifugio Balicco - FOTOGALLERY
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Domenica 26 Luglio 2015 – Inaugurazione nuovo rifugio Balicco

Oggi si inaugura il nuovo rifugio Balicco in Alpe Azzaredo sopra Mezzoldo. Con Paolo & famiglia e Claudia si decide di anticipare la partenza per fare una passeggiata in zona. Partiamo da Madonna delle Nevi e saliamo alla casera Siltri, da qui proseguiamo al Laghetto di Cavizzola (ormai quasi prosciugato) e da qui raggiungiamo il bivacco Zamboni per le celebrazioni annuali. In breve si scende al rifugio dove ha inizio la celebrazione e l’inaugurazione del rifugio, poi diamo una mano nella distribuzione dei pasti ai presenti, dopodiché è il turno di rilassarsi e godersi l’ottimo pranzettino preparto sulle calde piode fuori dal rifugio.

Domenica 26 Luglio 2015 – Inaugurazione nuovo rifugio Balicco - FOTOGALLERY
Domenica 26 Luglio 2015 – Inaugurazione nuovo rifugio Balicco - FOTOGALLERY
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Domenica 26 Luglio 2015 – Inaugurazione nuovo rifugio Balicco - FOTOGALLERY
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Sabato 25 Luglio 2015 – Anello tra vette e rifugi di Ornica

Per oggi il tempo è un po’ incerto, quindi con Andrea, Paolo e Tino decidiamo per un giro non troppo lungo e con possibilità di riparo nei rifugi. Partiamo da Ornica da dove, risalendo la bella e selvaggia Val Pianella, raggiungiamo la cima Piazzotti. Da qui prima tappa al rifugio Benigni per integrare un po’ di liquidi e fare quattro chiacchere con Elisa. Ripartiamo e scendiamo a nord del rifugio prendendo il canalone che porta in Valgerola e, nei pressi del bacino idrico, deviamo a sinistra in direzione del Lago di Trona. Da qui si prosegue risalendo al Lago d’Inferno e quindi al rifugio Falc dove ci concediamo una pausa un po’ più lunga ed il meritato pranzetto. Dopo lo stop si riparte in direzione Piazzocco e quindi in vetta al Pizzo Tre Signori. Dalla cima non ci resta che scendere in valle d’Inferno e quindi rientrare alla macchina chiudendo un anello perfetto… prima di ridiscendere nella calura ci godiamo un fresco bagno rigenerante in una bellissima pozza posta a lato del sentiero!

Sabato 25 Luglio 2015 – Anello tra vette e rifugi di Ornica - FOTOGALLERY
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Domenica 19 Luglio 2015 – Lyskamm Orientale – Liskamm Occidentale – Traversata alta

Poco da dire su questo straordinario itinerario alpinistico. Partenza domenica notte verso le 4.15 dal rifugio Mantova siamo arrivati al colle del Lys all’alba risalendo il tribolato ghiacciaio dove il caldo sta facendo danni incredibili. Alcuni crepacci sono attraversabili solo grazie ad esili ponti… Dal colle del Lys non possiamo salire dritti per la normale in quanto la terminale è troppo aperta e quindi deviamo a sinistra seguendo le tracce degli altri due bergamaschi che ci precedono di un’oretta andando ad intercettare la cresta da una paretina bella ripida. Da qui il percorso è unico. Una lunga cresta nevosa, con alcuni tratti larghi come uno scarpone che ci porta alla base della parete finale del Lyskamm orientale. Il freddo è molto intenso e la nebbia circonda la vetta, nessuno parla, immerso nei propri pensieri e nei propri dubbi. Mentre saliamo la ripida parete il tempo migliora regalandoci il suo azzurro migliore e la vetta si avvicina. I compaesani ci salutano dalla vetta e rispondiamo con grande gioia… ormai è fatta!! La fatica si fa sentire ed anche la quota, ma affrontiamo con l’adrenalina gli ultimi metri e le ultime difficoltà prima di raggiungere la piccola croce di vetta… soddisfazione e gioia scorrono in abbondanza! Dopo una breve pausa è tempo di ripartire… adesso viene il bello! La mangiauomini si mostra pochi metri dopo la cima in tutta la sua bellezza e lunghezza. Un primo tratto molto tranquillo ci permette di sciogliere i nervi e goderci il panorama grandioso. Poi la concentrazione ritorna a farla da padrone. Le difficoltà non sono eccessive, ma qui è assolutamente vietato sbagliare… La traccia è ottima ed anche l’incontro con altre due cordate che vengono dal senso opposto non ci crea alcun problema! Ci godiamo l’adrenalina che scorre nelle vene fermandoci alcune volte per ammirare il panorama ed i vertiginosi versanti che precipitano sotto i nostri piedi. Stiamo camminando ad un passo dal cielo… M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O!!! Superato il “simpatico” gendarmino roccioso ben attrezzato, ancora un tratto di cresta area e poi è vetta! Siamo sull’occidentale e la traversata è compiuta!! La soddisfazione è incredibile, i dubbi, le paure e la notte insonne per qualche brutto pensiero di colpo svaniscono… l’obiettivo è raggiunto e la giornata è magnifica! Ci godiamo questi brevi ed interminabili momenti in cui ci si sente davvero vivi e poi iniziamo la discesa dall’occidentale che, comunque, non è da sottovalutare. Quindi via, con calma e attenzione percorriamo l’esile cresta e la ripida paretina e raggiungiamo il colle del Felix. Non ci resta che percorrere il povero ghiacciaio pieno di buchi (alcuni enormi) fino al rifugio Sella dove ritroviamo i “compagni” di cresta che stanno per scendere a valle. Quattro chiacchere ed i complimenti reciproci e poi ci salutiamo. Una breve pausa e anche noi prendiamo la via per la Bettaforca dove ci attende la funivia che ci riporta alla macchina dove, non appena saliti, un bello scroscio ci saluta e rinfresca l’aria.

Domenica 19 Luglio 2015 – Lyskamm Orientale – Liskamm Occidentale – Traversata alta - FOTOGALLERY
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Sabato 11 Luglio 2015 – Dieci cime attorno ai Gemelli

Altro giro… altro super tour Orobico! Quest’oggi sono con Ettore e ci “dedichiamo” alla zona dei Laghi Gemelli. Partiamo con le primissime luci dalle Baite di Mezzeno e saliamo di buon passo alla prima cima di oggi, il Pietra Quadra che raggiungiamo con il primo caldo Sole e con una folta compagnia di capre! Da qui si prosegue seguendo il tracciolino non sempre visibile e, a tratti, un po’ insidioso per l’erba umida, fino alla cima dello Spondone e successivamente al Tonale. Da qui avanti al simpatico pizzo delle Orobie e, dopo aver passato il Passo di Val Vegia su al Pizzo dell’Orto da dove la vista su Branzi è impressionante. Scendiamo, seguendo rare tracce e qualche omino, al rifugio Laghi Gemelli dove ci concediamo una breve pausa visto che siamo ben in anticipo sui tempi previsti. Dopo la meritata pausa ed il rifornimento di acqua, via verso il Pizzo del Becco che raggiungiamo senza particolari problemi dalla normale. Dal Becco scendiamo seguendo l’itinerario che ci porta al Passo di Aviasco e da qui, sempre seguendo omini e passando luoghi incantati costellati da meravigliosi laghetti, saliamo al Pizzo Farno dove è tempo per la pausa pranzo. Ci intratteniamo qualche minuto in più in compagnia di un signore di Milano e di un folto stormo di rondini che sfrecciano nei pressi della cima e poi scendiamo al Passo di Valsaguinio e ci dirigiamo al Passo dei Laghi Gemelli. Prima di raggiungerlo deviamo a sinistra e iniziamo la salita al Monte Corte. Superiamo i passaggi di arrampicata con attenzione (la stanchezza inizia a farsi sentire), ma senza particolari problemi raggiungiamo la cima dove però il Sole è orami nascosto da nuvoloni che paiono minacciosi! Scendiamo così rapidamente (per quanto questo itinerario lo consenta) e, prima di raggiungere il passo dei gemelli, saliamo al modesto Pizzo Camilla. Dal Passo classica salita alla cima Papa Giovanni, poi via al Monte delle Galline e quindi al Passo Marogella da dove, tramite i tratti di sentiero che sono rimasti, raggiungiamo l’auto chiudendo uno spettacolare anello di circa 27Km per 2800m di dislivello che ci ha permesso di toccare ben 10 cime attorno ai Laghi Gemelli! Non ci resta che ritornare verso casa con una bella soddisfazione addosso, non prima naturalmente, di una meritata fresca birra!

Sabato 11 Luglio 2015 – Dieci cime attorno ai Gemelli - FOTOGALLERY
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Sabato 27 Giugno 2015 – Dai Gemelli al Calvi per vette

Altra bella scarpinata sulle Orobie, oggi sono con Paolo e la meta non è ben definita, anche se l'idea c'è ed è abbastanza chiara. Partiamo verso le 6.00 da Carona e con buon passo raggiungiamo il rifugio Laghi Gemelli dove facciamo una breve pausa per riempire le borracce. Si prosegue al Lago Colombo e poi, dal caminetto attrezzato, giungiamo al Pizzo del Becco con un bel cielo limpido ed una temperatura ottimale, mentre ad Est si vedono già le nuvole ribollire. Scendiamo il primo tratto e deviamo a nord superando qualche piccolo tratto di neve portandoci, un po' a occhio, ai piedi dei corni di Sardegnana. Sempre "a naso" superiamo la cresta che porta al Torretta (che percorreremo dopo) e arriviamo ai piedi della bastionata rocciosa. La si risale con attenzione (passaggio di II III grado, ma con roccia buona) e raggiungiamo la bellissima ed esile cima. Con la massima attenzione disarrampichiamo il tratto di roccia ed il canalino e ci portiamo sulla cresta Ovest del Torretta che ci porta su questa poco frequentata cima! Le nuvole iniziano a risalire, ma per ora il tempo è splendido. Proseguiamo il giro scendendo un ripido canale erboso che ci porta direttamente al Passo d'Aviasco dove prendiamo il classico sentiero che ci porta alla cima dei Frati, Cima di Valrossa ed infine al Cabianca. Da qui vogliamo raggiungere il Madonnino e proviamo a "tastare" la cresta che collega queste due belle cime. Non esiste un sentiero, ma una labile traccia, qualche omino (ne abbiamo fatti e sistemati alcuni) ed un po' di naso, ci permettono di aggirare il primo gendarme e trovare il canale (II grado su roccia abbastanza buona) che ci porta sul secondo da cui è ben visibile la traccia che porta alla Madonnina del Madonnino... La soddisfazione per aver percorso questa nuova cresta è tantissima e siamo davvero contenti. Le difficoltà non sono altissime, ma va comunque percorsa con la massima attenzione per la sua sottigliezza in alcuni tratti, per la traccia da individuare e per la presenza di roccia non sempre buona! Dal Madonnino giù a salti al Portula dove ci fermiamo per pranzo, poi proseguiamo alla cima di Reseda e, visto il tempo in peggioramento e l'orario (dobbiamo essere alle 17 a Piazza per la presentazione dell'Annuario) rinunciamo a Grabiasca e scendiamo al Paradiso dei laghi del Poris e quindi al Calvi dove, dopo un fresco succo di frutta, scendiamo velocemente a Carona dove, un fresco bagno nel lago, ci rigenera e ci fa sentire nuovi e pronti per la serata!

Sabato 27 Giugno 2015 – Dai Gemelli al Calvi per vette - FOTOGALLERY
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Sabato 20 Giugno 2015 – Anello della Valle Stabina

Per quest'oggi, con Andrea, si decide per un'escursione lunga, ma ricca di spunti naturali e storici in una delle valli più belle delle Orobie.
L'occasione è anche verificare lo stato del 101 e dei cartelli segnavia per futuri interventi di manutenzione. Lasciamo l'auto al parcheggio dell'Ostello di Cassiglio e da qui andiamo al famoso laghetto e poi su vero il Passo di Baciamorti dal ripido sentiero. L'aria è bella frizzante, ma con una salita così sempre "in tiro" il clima è ideale. Al passo ci immergiamo nel verde dei prati punteggiati di mille colori delle belle fioriture e con passo spedito raggiungiamo la cima del Sodadura mentre l'umidità della pianura inizia a giocare con i monti e, un po', ci fa preoccupare per il resto dell'escursione. Scesi dalla "piramide brembana" passiamo nei pressi dei rifugi Nicola e Cazzaniga e iniziamo la salita allo Zuccone dei Campelli che raggiungiamo senza particolari problemi e con un leggero vento che spazza il cielo dell'alta valle. Davanti a noi il Tre Signori si staglia in tutta la sua bellezza e lo guardiamo con negli occhi la voglia di raggiungerne la cima! Scendiamo ai Piani di Bobbio dal canale dei camosci (sconsigliato per via del terreno molto poco stabile con rocce che si muovono ovunque e non permettono una sicura e facile camminata) fino a passare sulle piste che fino a qualche mese fa ci hanno visto intraprendere discesa mozzafiato... adesso il passo è un po' più lento, ma la grinta non cala e così affrontiamo il muro del Passo del Toro con decisione. Da qui ci aspetta una tranquilla camminata fino al rifugio Grassi dove ci fermiamo qualche minuto in più per la pausa panini e per il rifornimento acqua. Dopo la meritata sosta si riparte in direzione del GPM di giornata e, superando con attenzione i tratti attrezzati della via del caminetto, raggiungiamo la cima del Tre Signori dove un forte vento soffia e lo spettacolo è garantito!
Ci godiamo il panorama qualche istante poi è tempo di proseguire verso il Begnini che raggiungiamo percorrendo il sentiero alto e non il 101 ufficiale passando in luoghi incontaminati e dove gli stambecchi la fanno da padroni. Al Benigni una breve sosta (con birretta) è assolutamente d'obbligo, quattro chiacchiere con l'Elisa e poi giù a rotta di collo fino alla curva degli Sciocc. Da qui percorriamo un breve tratto della strada fino ad immergerci nei boschi di Cusio dove, tramite bellissime mulattiere e sentieri a me sconosciuti, raggiungiamo in circa un'oretta l'abitato di Cassiglio chiudendo così un anello perfetto della Valle Stabina...

Sabato 20 Giugno 2015 – Anello della Valle Stabina - FOTOGALLERY
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Domenica 07 Giugno 2015 – Cà San Marco – Rifugio Benigni

Oggi sono da solo e, quasi all'ultimo minuto, decido per una escursione domenicale che mi permetta di fare un bel giro e di godermi i panorami delle Orobie in fiore che mancano da qualche tempo. Considerate le previsioni che parlano di temporali dal primo pomeriggio, la calura e la voglia di fare qualche scatto all'alba opto per una partenza quasi notturna da casa. Infatti, mentre esco di casa incontro qualche coetaneo e rientra dalla nottata... Salgo alla Cantoniera San Marco da dove ammiro l'alba che, purtroppo, non sarà limpida come speravo, ma comunque carica di colori. Da qui mi incammino al Passo Verrobbio, poi un po' a naso, un po' seguendo alcuni omini raggiungo le creste dei Ponteranica che seguo fedelmente. Poi mi abbasso verso i laghi di Ponteranica e, arrivato alla bocchetta dei triomen decido di salire alla cima. Scendo e prendo il 101 dove, ai bivacchi scavati nella riccia devio per salire al Mut de Sura e poi al Valletto che raggiungo alle 9.00 nel silenzio totale, con un cielo meraviglio ed una temperatura ideale! Mi godo così un po' di relax in compagna di uno stambecco che mi guarda tranquillo e per nulla preoccupato poi riprendo il cammino e mi porto al Passo di Salmurano e da qui su verso il Benigni. Dopo il canalino tengo la sinistra e mi porto alla bocchetta di Trona da dove, per tracce, salgo alla C.ma Piazzotti. Via poi al Benigni dove saluto l'Elisa e mi mangio un bel panino accompagnato da una fresca birretta. A questo punto non mi resta altro da fare che rientrare al San Marco percorrendo il 101 tra il verde brillante dei prati, i magnifici colori dei fiori e sotto un cielo azzurro che non lascia ancora presagire al temporale che tra un paio d'orette bagnerà la zona!

Domenica 07 Giugno 2015 – Cà San Marco – Rifugio Benigni - FOTOGALLERY
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Martedì 02 Giugno 2015 – Tour delle Tre Croci pedemontane

Oggi sono da solo e non mi va di salire in valle per qualche girata e rischiare di restare intrappolato nel traffico del rientro, così decido per un giro fatto a Pasquetta dall’amico Tino. Partenza da Almè e salita al Canto Alto passando da Bruntino, poi discesa a Botta transitando dai Prati Parini e da qui “trasferimento” per le strade comunali al ponte che balla di Clanezzo. Da qui salgo al cimitero e su alla seconda croce, il Monte Ubione. In vetta mi fermo un momento di più e mi mangio un panino visto che sono quasi le 12.00! Dopo la pausa scendo da nord fino ad arrivare al grosso ponte della ciclabile di Strozza. Da qui vado in paese e salgo alla contrada Cà Campo dove, al termine del paese, parte una agrosilvopastorale che conduce alla località Cà Leggeri e da qui al paese della Roncola. Per trovare la strada perdo diverso tempo in quanto non ho le indicazioni necessarie e, sbagliando, ne prendo un’altra che però risulterà a fondo chiuso. Arrivato in Roncola mi soffermo qualche minuto alla fontana in centro al paese e poi su al Linzone dove una marea di gente, salita per i festeggiamenti del 02 giugno, riempie i prati. Da qui ridiscendo alla Roncola e poi, tramite il sentiero 571 arrivo ad Almenno San Salvatore da dove prendo la nuova ciclabile che costeggiando il Brembo mi porta alle ghiaie di Paladina e da qui, in breve a casa! Un ottimo giro a due passi da casa che mi ha regalato bellissimi scorci ed un esperienza molto interessante.

Martedì 02 Giugno 2015 – Tour delle Tre Croci pedemontane- FOTOGALLERY
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Sabato 30 Maggio 2015 – Roccia Nera

Ancora una volta con gli sci e, finalmente salita oltre i 4000 m! Oggi sono con Andrea, Luciano e Paolo e ci dirigiamo a Cervinia da dove vorremmo salire il Castore e la Roccia Nera. Alla partenza da Almè piove ed anche lungo l’autostrada fino dopo Milano… non ci lasciamo scoraggiare e proseguiamo fiduciosi nelle previsioni che paiono buone sopra i 3000-3500. A Cervinia infatti spende il Sole e prendiamo la prima funivia che, purtroppo, è un pochino in ritardo. Dalla Testa Grigia saliamo alla Gobba di Rollin e da qui, con qualche su e già sui traversi raggiungiamo la base dei Breithorn. L’ora è un po’ tarda e le nuvole ribollono sotto di noi, è chiaro che se ci dirigiamo al Castore il Roccia Nera non lo faremo. Siccome il secondo manca a tutti tranne che a me, decidiamo di puntare direttamente a questa semplice cima. Lasciati gli sci alla base del pendio terminale lo risaliamo a piedi fino alla vetta e, dopo le foto di rito, discesa fino al deposito sci dove mi accorgo con rammarico che il gancio posteriore dello scarpone, quello che permette il blocco della posizione di discesa, è saltato… fino alla Gobba di Rollin nessun problema perché dobbiamo percorrere il tratto con le pelli, ma poi come si fa la discesa?... Con alcuni lacci e del nastro adesivo fissiamo lo scarpone che regge egregiamente per tutta la durata della meravigliosa discesa sulle piste che ci portano, sci ai piedi, fino ad un centinaio di metri prima del paese!

Sabato 30 Maggio 2015 – Roccia Nera - FOTOGALLERY
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Domenica 24 Maggio 2015 – M.te Fourchon – Pain de Sucre – Tete de Fenètre

Altra gita con gli sci e con “i soliti” Andrea, Luciano, Matu e Paolo. L’idea era di salire in Swiss per fare il Fletschorn, ma si decide che, stando ai consigli degli esperti, non sia il caso di provare per il rischio nebbie in alto e per la nuova neve caduta. Deviamo così al Passo del Gran San Bernardo senza una meta precisa. Dopo più di due ore di strada arriviamo all’inizio della salita del Passso e la strada è “ufficialmente” chiusa. Il meteo non è il massimo, ma confidiamo nelle aperture previste ad ovest. Saliamo con buon passo con destinazione ignota finché entriamo nelle nebbie e non ci resta che seguire delle vecchine tracce. Arriviamo in breve al Monte Fourchon dove la visibilità è nulla. Nel frattempo arriva un ragazzo Abruzzese, conoscitore della zona, che ci consiglia su come allungare un po’ la gita. Una provvidenziale apertura ci permette una discesa meravigliosa fino quasi alla macchina da dove si ripella in direzione ovest rispetto al Fourchon. Arriviamo così ad un colletto dove incontriamo dei locals che ci indicano la salita alla cima del Pain de Sucre che raggiungiamo in breve dopo alcuni passaggi su facili roccette. Le nuvole non danno tregua, ma la visibilità è buona. Così altra bellissima discesa fino ad un pianoro da dove ripelliamo per la terza volta e risaliamo alla Tete de Fenètre. Da qui ancora una bella e divertente discesa fino alla macchina che raggiungiamo senza problemi. Da qui un giretto al Passo e poi giù verso casa! Una bella gita in un ambiente nuovo e ideale per lo scialpinismo, peccato per il meteo, specialmente dopo aver visto diversi report dove splendeva il sole sopra i 3500 m e la neve era buona, ma va bene così!!

Domenica 24 Maggio 2015 – M.te Fourchon – Pain de Sucre – Tete de Fenètre - FOTOGALLERY
Domenica 24 Maggio 2015 – M.te Fourchon – Pain de Sucre – Tete de Fenètre - FOTOGALLERY
Domenica 24 Maggio 2015 – M.te Fourchon – Pain de Sucre – Tete de Fenètre - FOTOGALLERY
Domenica 24 Maggio 2015 – M.te Fourchon – Pain de Sucre – Tete de Fenètre - FOTOGALLERY
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Domenica 24 Maggio 2015 – M.te Fourchon – Pain de Sucre – Tete de Fenètre - FOTOGALLERY
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Domenica 24 Maggio 2015 – M.te Fourchon – Pain de Sucre – Tete de Fenètre - FOTOGALLERY
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Domenica 24 Maggio 2015 – M.te Fourchon – Pain de Sucre – Tete de Fenètre - FOTOGALLERY
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Sabato 23 Maggio 2015 – M.te Resegone – Zuc di Valmana – I Canti – Tre Faggi

Oggi sono da solo e decido di “testarmi” nella salita al Resegone. Mi alzo con calma e parto dalla sbarra di Fuipiano bello carico; in circa 55 minuti sono alla croce, dieri ottimo!! Un attimo di pausa e poi giù fino al passo del Palio dove, visto il tempo discreto e l’orario decido di proseguire fino allo Zuc di Valmana. Da qui, visto che è ancora presto proseguo ai Canti e quindi ai Tre Faggi che raggiungo a Mezzogiorno. Ora non mi resta che scendere e percorrere la lunga strada che mi riporta alla macchina.

Sabato 23 Maggio 2015 – M.te Resegone – Zuc di Valmana – I Canti – Tre Faggi - FOTOGALLERY
Sabato 23 Maggio 2015 – M.te Resegone – Zuc di Valmana – I Canti – Tre Faggi - FOTOGALLERY
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Sabato 23 Maggio 2015 – M.te Resegone – Zuc di Valmana – I Canti – Tre Faggi - FOTOGALLERY
Sabato 23 Maggio 2015 – M.te Resegone – Zuc di Valmana – I Canti – Tre Faggi - FOTOGALLERY
Sabato 23 Maggio 2015 – M.te Resegone – Zuc di Valmana – I Canti – Tre Faggi - FOTOGALLERY
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Domenica 17 Maggio 2015 – Laghi di Val Cerviera

Oggi con Claudia l’obiettivo è salire ai laghi della Val Cerviera per fotografare il disgelo e le cime riflesse. Partiamo piuttosto presto da Valbondione e saliamo con passo costante fino al rifugio Curò passando dalla direttissima. Breve pausa al rifugio e poi su verso la Val Cerviera. Ancora nessuno in giro e ci godiamo il Sole ed il silenzio dei monti. Dalla seconda rampa iniziamo a trovare neve che però tiene abbastanza bene ed, in breve, raggiungiamo il lago più grande. Le nuvole iniziano a salire, ma lo spettacolo è semplicemente meraviglioso. Peccato che il ghiaccio e la neve ricoprano ancora tutta la superficie senza lasciarci ammirare le cime riflesse nell’acqua. Mi faccio un giro verso i vari laghi salendo anche una cimetta scattando diverse fotografie, poi un po’ di relax su un sasso e poi giù perché il cielo minaccia pioggia. Rientriamo dall’itinerario di salita e torniamo a casa senza nemmeno il pensiero delle solite code…

Domenica 17 Maggio 2015 – Laghi di Val Cerviera- FOTOGALLERY
Domenica 17 Maggio 2015 – Laghi di Val Cerviera- FOTOGALLERY
Domenica 17 Maggio 2015 – Laghi di Val Cerviera- FOTOGALLERY
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Domenica 17 Maggio 2015 – Laghi di Val Cerviera- FOTOGALLERY
Domenica 17 Maggio 2015 – Laghi di Val Cerviera- FOTOGALLERY
Domenica 17 Maggio 2015 – Laghi di Val Cerviera- FOTOGALLERY
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Domenica 17 Maggio 2015 – Laghi di Val Cerviera- FOTOGALLERY
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Sabato 16 Maggio 2015 – Val Taleggio tour

Dopo i temporali della notte con neve fin verso i 2200-2500 ed il caldo della settimana appena trascorsa, lasciamo ancora una volta gli sci in garage e ci spariamo un giro in media valle. Oggi sono con i “soliti” Paolo e Tino e l’idea è di fare un giro ad anello bello lungo e panoramico. La scelta ricade sulla Valle Taleggio; partenza dalla strada per Capo Foppa e salita dall’agrosilvo pastorale ai Piani di Artavaggio. Da qui via verso lo Zuccone Campelli che raggiungiamo senza problemi con un tempo splendido. Ammirato il panorama ritorniamo nella piana dove passa il 101 e ci dirigiamo verso la Cornetta. Tagliamo i prati a vista e scopriamo angoli suggestivi e meravigliosi! È incredibile come le nostre Orobie ci sappiano stupire con scorci incredibili in zone che credevamo di conoscere alla perfezione. Passati sotto gli imponenti contrafforti della Cornetta troviamo il passaggio per accedere al prato finale, ed in breve, raggiungiamo la cima di questa modesta, ma spettacole e poco frequentata montagna. Ritorniamo sui nostri passi e, sempre seguendo labili tracce, ci dirigiamo alla terza cima di giornata…la cima di Piazzo. Il cielo inizia a scurirsi, ma non ci preoccupiamo troppo e scendiamo rapidi al rifugio Nicola dove ci fermiamo un momento per mangiarci i panini e berci un’ottima birra artigianale! Si riparte belli carichi e velocemente arriviamo in vetta al Sodadura, scendiamo dal versante opposto, traversiamo alla Bocchetta di Regadur mentre la nebbia ci assale e risaliamo i ripidi pendii fino all’Aralalata e, da qui, in breve al Baciamorti. Non ci resta che scendere la lunga cresta fino al passo dove Tino prova a proporre la salita al Venturosa che però, visto il cielo sempre più minaccioso, viene scartata. Scendiamo così rapidi a Capo Foppa e quindi rientriamo alla macchina mentre alcune leggere goccioline ci bagnano la faccia sudata…

Sabato 16 Maggio 2015 – Val Taleggio tour  - FOTOGALLERY
Sabato 16 Maggio 2015 – Val Taleggio tour  - FOTOGALLERY
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Sabato 09 Maggio 2015 – Fruggen

La giornata migliore sarebbe stata domenica, ma abbiamo libero il sabato e allora via, si va a Cervinia! Ambiente spettacolare immediatamente a ridosso del Cervino, si parte sci ai piedi ma si devono affrontare tre brevi togli e metti per arrivare al Plan Maison. Poi neve continua e con buon rigelo, incontriamo però vento fortissimo che da un lato tiene sgombro il fantastico Cervino e il paesaggio (anche se il cielo è grigio per cirri alti che scorrono), dall'altro rende più faticosa la progressione; raggiunta la conca sotto lo scivolo finale lasciamo gli sci, quasi tutti tornano indietro forse per sfruttare la discesa su neve ancora dura, noi però vogliamo arrivare in cima! Ramponi e pica e su per il breve pendio, ripida l'uscita (cornice da superare) e poi in breve in vetta, dove l'arrivo della vecchia funivia (praticamente un bivacco con fornello, materassi etc) ci ripara un pò dalle folate. Tornati al deposito sci, e col sereno che inizia a farsi largo, incontriamo sulla prima parte di discesa un'ottima neve dura a volte però irregolare per gli accumuli da vento, mentre da Plan Maison in giù sopravvivenza su neve marciotta fuori dalle piste, divertente invece nelle piste. Alla fine ne esce un bel giro con panorama eccezionale, ci siamo divertiti! (E, a naso, si saranno divertiti molto più il giorno dopo, con cielo terso e forse maggior rigelo)…

Sabato 09 Maggio 2015 – Fruggen - FOTOGALLERY
Sabato 09 Maggio 2015 – Fruggen - FOTOGALLERY
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Mercoledì 06 Maggio 2015 – Rifugio Calvi

Serata dedicata alla fotografia in uno dei luoghi più belli delle Orobie. Facciamo qualche scatto “particolare” passeggiando sul fondo del Fregabolgia che è ancora vuoto. Poi è il momento di immortalare i meravigliosi colori del tramonto e poi le stelle che brillano nel cielo. Non fa freddo ed il tempo passa veloce. Bellissimo rimanere sdraiati nel silenzio assoluto ad ammirare il paesaggio mentre la reflex scatta foto con esposizione lunga! Verso mezzanotte rientriamo alla diga e, poi giù veloci fino a Carona e quindi a casa

Mercoledì 06 Maggio 2015 – Rifugio Calvi - FOTOGALLERY
Mercoledì 06 Maggio 2015 – Rifugio Calvi - FOTOGALLERY
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Venerdì 24 Aprile 2015 – C.ma della Bondasca

Considerato che per il fine settimana il meteo non è dei migliori mentre in settimana in tempo è bellissimo e le condizioni perfette con Tino decidiamo di giocarci il jolly della feria. Si decide di esplorare la zona della Val Bregaglia salendo alla cima della Bondasca. Arrivati in auto alla frazione di Larèt tramite la stradina sterrata a pagamento (per non fortuna non è ancora attivo il pedaggio di 9 Franchi) spalliamo gli sci per un bel pezzo (circa 45-50 minuti) finché incontriamo la prima bella lingua di neve. Saliamo regolari visto la lunghezza dell’itinerario che si sviluppa in un immenso vallone che passa proprio sotto le maestose pareti nord-est di Cengalo e Badile. La neve è bella dura e saliamo con i rampanti per evitare inutili fatiche. Arrivati sul ghiacciaio cerchiamo la via migliore di salita stando alla larga dai crepacci che iniziano a farsi vedere e poi su fino al colletto dove lasciamo gli sci. Da qui in breve a piedi ci arrampichiamo sul granito e raggiungiamo la vera vetta. Il panorama è grandioso e ci soffermiamo un po’ ad ammirarlo. Poi è tempo di scendere perché il freddo è intenso ed in vento lo accentua. Scendiamo con la massima attenzione e qualche difficoltà i passi di roccia, poi messi gli sci ci godiamo una bella discesa su neve ancora dura. A metà sosta pranzo al Sole ed al riparo del vento e poi di nuovo giù su ottimo firn fino all’ultimissima lingua di neve. Dobbiamo quindi attraversare, con un po’ di difficoltà, l’immensa pietraia e poi finalmente raggiungiamo il sentiero e quindi arriviamo alla macchina chiudendo questa meravigliosa uscita infrasettimanale. Feria spesa in modo eccellente!

Venerdì 24 Aprile 2015 – C.ma della Bondasca - FOTOGALLERY
Venerdì 24 Aprile 2015 – C.ma della Bondasca - FOTOGALLERY
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Sabato 18 e Domenica 19 Aprile 2015 – P.ta Adami e P.ta Santa Maria

Per questo fine settimana trasferta Piemontese per festeggiare i 70 anni della Sottosezione CAI Ponte San Pietro. Il programma prevede la salita all’Albaron di Savoia, ma visto il meteo incerto ed il gran numero di partecipanti a questa bella festa (ben 42) i capi-gita decidono di cambiare meta. Sabato saliamo in bus fino al paese di Balme da dove saliamo al Pian della Mussa e poi, tramite un ripido canalone, al rifugio Gastaldi dove passeremo la notte. Dopo la pausa pranzo, visto che il tempo è molto buono saliamo alla vicina P.ta Adami (3166 m) in circa un’oretta e mezza di cammino. Scendiamo su neve marciotta, ma comunque ben sciabile fino al rifugio dove ci si sistema e si aspetta la sera. Dopo una buona merenda a base di salumi e formaggi “annaffiati” da ottima birra, è il momento della cena che sarà strepitosa. La serata passa in allegria, mentre fuori il tempo peggiora come previsto e la nebbia e qualche fiocco di neve la fanno da padroni. La mattina il meteo non è cambiato, ma dopo la colazione, si decide di tentare ugualmente la salita alla Punta Maria. Si sale nella nebbia fitta fino al Colel di Arnas dove, con grande gioia, constatiamo che le nebbie si fermano a circa 3000 m. Risaliamo il ghiacciaio e arriviamo sotto un bellissimo Sole ed un panorama da favola ai 3330 m della cima. Foto di rito e poi giù per una lunga discesa fino a Balme dove, chi ha rinunciato alla salita, si è prodigato per preparare un succulento banchetto a base di pane con salumi, formaggi ed ottimo vino. Ci rifocilliamo per bene e poi si risale sul bus per rientrare! Una due giorni ottimamente organizzata dal CAI Ponte San Pietro che ci ha permesso di conoscere una zona nuova ed estremamente affascinante con alcune cime interessanti come, ad esempio la Bessanesse o la Uja di Ciamarella. Il tutto condito con un ottima ed allegra compagnia…

Sabato 18 e Domenica 19 Aprile 2015 – P.ta Adami e P.ta Santa Maria - FOTOGALLERY
Sabato 18 e Domenica 19 Aprile 2015 – P.ta Adami e P.ta Santa Maria - FOTOGALLERY
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Sabato 18 e Domenica 19 Aprile 2015 – P.ta Adami e P.ta Santa Maria - FOTOGALLERY
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SDomenica 12 Aprile 2015 – M.te Adamelloa

Oggi si corre l’Adamello skiraid e per l’occasione le funivie della zona sono gratuite per gli appassionati che vogliono salire a vedere la gare. Nonostante nelle gambe ci sia ancora la bella cavalcata orobica di ieri, con Luciano e Stefano decidiamo di provare a vedere la gara dalla cima dell’Adamello. Partiamo da casa alle 4.00 e, a Ponte di Legno, prendiamo le varie funivie che ci portano al Passo Presenza dove albeggia. Da qui discesa su neve dura e lavorata (non è proprio una discesa di quelle memorabili…) fino al Lago del Mandrone dove mettiamo le pelli ed iniziamo la lunga risalita del ghiacciaio dell’Adamello. Il ghiacciaio è infintamente lungo e praticamente pianeggiate e quindi sembra di essere sempre fermi. Ci sorgono diversi dubbi sul fatto di riuscire a raggiungere la cima, ma non ci lasciamo demoralizzare dalla stanchezza che si fa sentire. Finalmente vediamo la cima che si avvicina e le forze magicamente ritornano. Risaliamo con passo lento e costante il pendio finale e raggiungiamo i 3539 m della cima dell’Adamello. I concorrenti, con una forza mostruosa, arrivano e in pochi secondi cambiano assetto e scendono, mentre noi ci godiamo il panorama ed una meritata pausa. Poi scendiamo dalla via di salita, ma prima di scendere sul pian di neve deviamo a sinistra e risaliamo al Passo degli Italiani nei pressi della cima del Corno Bianco. Scesi anche da qui risaliamo al Passo Venenzia che raggiungiamo quando la stanchezza inizia davvero a farsi sentire. Da qui sarà solo una lunga, lunghissima e bellissima sciata sul ghiacciaio del Presensa. Verso valle la neve manca e così spalliamo per una ventina di minuti gli sci prima di incontrare una pista che ci porta velocemente verso il paese. Prima di raggiungerlo però dobbiamo scegliere se spallare gli sci per un kilometro oppure se risalire con una funivia e scendere dalla pista… optiamo per questa seconda ipotesi e così ci godiamo ancora un tratto di discesa fino, finalmente, a raggiungere la macchina. Una gita lunghissima e di gran fatica, ma che vale sicuramente la pena fare per ammirare i meravigliosi scorci di questo enorme ghiacciaio.

Domenica 12 Aprile 2015 – M.te Adamello  - FOTOGALLERY
Domenica 12 Aprile 2015 – M.te Adamello  - FOTOGALLERY
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SSabato 11 Aprile 2015 – M.te Chierico – M.te Masoni a

La stagione dello scialpinismo sta entrando nel vivo e, dopo una settimana di tempo eccellente, i programmi si fanno interessanti, ma come spesso capita, le previsioni per il sabato non sono proprio entusiasmanti specialmente in alta quota...Così, messi da parte per il momento i progetti, decidiamo di giocare ancora in casa e le Orobie sapranno stupirci regalandoci una gita MEMORABILE!! Il gruppo è quello delle grandi occasioni con Andrea, Matu, Paolo, Luciano e Tino. Partenza da Foppolo, saliamo a bordo pista fino al Passo della Croce, poi giù un breve tratto fino al pianoro della pista Giretta, risaliamo il vallone tra Chierico e Corno Stella (ripido! Utili rampanti) fino all'isolato Lago di Corno Stella (breve canalino erboso per accedervi), e da qui per ampio vallone fino in vetta al Chierico. Il primo sole già scalda il versante est della "ciarega", ma noi siamo a tempo per scenderlo trasformato al punto giusto, fino appena sopra il lago di Val Sambuzza. Ripelliamo, traversiamo sotto lo Zerna (rampanti! bisogna sempre avere rispetto di questo famigerato traverso) e saliamo l'ampio vallone che, impennandosi nell'ultimo tratto (canalino con sci in spalla e ramponi) ci porta alla Cima Coppi di giornata, il Monte Masoni. Dai Masoni discesa SUPERSLURP nel vallone nord fino al Lago di Publino (condizioni eccezionali), dove l'ambiente nord-orobico è se possibile ancora più isolato e affascinante. Dal lago traversiamo sotto le pendici nord-est dello Stella e ripelliamo fino ad una bocchetta posta immediatamente a sud del Passo del Tonale (stessa quota, lo chiamerei "falso Tonale"), il caldo nella risalita la fa da padrone vista l'esposizione a est, ma tanto la discesa sarà sull'altro versante, benvenuti nel fantastico mondo dell'ovest/nord-ovest! Discesa incredibile fino alla baita di Val Cervia (meglio che in pista!), dove ci rifocilliamo prima dell'ultima ripellata di giornata, la risalita alla Cima di Val Cervia! Arrivati in vetta e constatate le buone condizioni della neve sui versanti ovest scendiamo per un ripido canalino che ci deposita al Lago delle Trote, poi traversiamo per un tratto verso il Montebello e giù ancora per un altro bel canale dritto dritto fino nei pressi della Quarta Baita, e poi su pista fino a Foppolo! Che dire, una gita incredibilmente bella fatta in condizioni eccezionali e con una compagnia perfetta...

Sabato 11 Aprile 2015 – M.te Chierico – M.te Masoni - FOTOGALLERY
Sabato 11 Aprile 2015 – M.te Chierico – M.te Masoni - FOTOGALLERY
Sabato 11 Aprile 2015 – M.te Chierico – M.te Masoni - FOTOGALLERY
Sabato 11 Aprile 2015 – M.te Chierico – M.te Masoni - FOTOGALLERY
Sabato 11 Aprile 2015 – M.te Chierico – M.te Masoni - FOTOGALLERY
Sabato 11 Aprile 2015 – M.te Chierico – M.te Masoni - FOTOGALLERY
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Sabato 28 Marzo 2015 – P.zo Redortaa

Gita con il CAI Alta Valle Brembana su questa meravigliosa cima che costituisce il tetto delle Orobie. Naturalmente, essendo una gita scialpinistica, non saliamo da Fiumenero, ma dal versante nord dal paesino di Agneda. La strada per questo borgo è transitabile senza problemi fino a Vedello perché poi la fanno da padrone ancora la neve ed il ghiaccio. Saliamo da questo bel paesino fino alla diga di Scais senza particolari problemi, poi ci impegoliamo nel bosco dove dobbiamo pure togliere gli sci e “lottare” con i pini fino a riprendere il sentiero che ci porta alla casa dei guardiani. Ancora un tratto con gli sci in mano per la scarsità di neve e poi finalmente li mettiamo e li toglieremo solo poco sotto la cima. Il panorama lascia senza parole, per me è la prima volta da queste parti, e il versante Nord delle Orobie è davvero incredibile per maestosità e selvaggità. Siamo i primi e, baciati da un bel Sole, saliamo spediti fino al Mambretti dove, dopo una breve pausa, riprendiamo il lungo cammino nel vallone che passa sotto lo Scais. Al termine del lungo vallone ci ricongiungiamo con il sentiero che arriva dal Brunone e vediamo il canale che pare in ottime condizioni. Qui incontriamo il mitico Sergio che è salito da Fiumenero… Risaliamo il canale prima con gli sci e poi a piedi fino al colletto dove, dopo aver superato la cornice, attacchiamo la cresta finale ed in breve raggiungiamo la croce di vetta. Il tempo è splendido anche se soffia un forte e freddo vento. Sulla vetta lo spazio è poco e rimaniamo pochi minuti dandoci il cambio. Con attenzione scendiamo fino al colletto dove, rimessi gli sci, ci “buttiamo” nella lunga sciata che ci porta alla macchina. Neve non perfetta nella parte alta del vallone, ma nel complesso molto buona ed eccezionale sotto al Mambretti. Una lunga gita in un ambiente incredibile e meraviglioso. Di sicuro bisognerà tornare in questa valle che permette diverse uscite con gli sci su alcune delle cime più belle delle Orobie!

Sabato 28 Marzo 2015 – P.zo Redorta- FOTOGALLERY
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Mercoledì 11 Marzo 2015 – Anello sulle alture del Benigni a

Testo by Andrea
Gran tour in in zone stupende, frequentatissime d'estate ma non in inverno: la neve deve essere stabile, se no è una trappola, soprattutto per fare lunghi concatenamenti come questo; le condizioni in questi giorni sono ideali, prendiamo quindi un giorno di ferie per sfruttarle. Partiamo dai Piani dell'Avaro, saliamo alla Bocchetta Triomen, scolliniamo nella conca dei Laghi di Ponteranica e poi su fino alla Bocchetta del Valletto (2260 m.), nei pressi dell'anticima. Da qui, con entrata ripida (OS), stupenda e lunga discesa su neve marmorea nel vallone del Valletto fino alla Casera del Valletto (quota circa 1630 m.); ripelliamo poi salendo alla conca del Salmurano e nel Vallone dei Vitelli fino alla Bocchetta di Val Pianella e quindi, per ripido pendio (rampanti) fino alla Cima Piazzotti (o di Val Pianella, 2349 m.). Togliamo le pelli, scendiamo su stupenda neve fino al vicino Rifugio Benigni e poi scendiamo in nord Orobie per il canalone-toboga di Val Tronella, in ottime condizioni nella parte alta, anche se un po’ tritato dai numerosi passaggi, mentre dalla Chiusa in giù la crosta la fa da padrone fino al bosco, pistato e tecnico, che ci conduce a Gerola in località Pescegallo, alla partenza della seggiovia (1450 m. circa) ci aspetta l'ultima ripellata di giornata fino al Monte Ponteranica, sono quasi ancora 1.000 metri di dislivello... così, prima di affrontarli, ci scoliamo una birra e beviamo un caffè al bar, che ci dà la carica. Dopo il break pelliamo quindi fin nei pressi del Lago di Pescegallo e poi su nello stupendo vallone che, dopo l'ultimo ripido imbuto (rampanti), ci fa tornare a vedere il sole del versante bergamasco e in brevissimo la vetta del Monte Ponteranica Centrale. Da qui ultima discesa per tornare ai Piani dell'Avaro, la pala del Ponteranica ormai è pappa vista l'ora, e in genere la neve rimane pesante per tutta la discesa, nonostante sia sferzata da un forte vento (assente al mattino, in aumento durante la giornata), ma va bene così... torniamo alla macchina estremamente soddisfatti, giorno di ferie speso BENISSIMO

Mercoledì 11 Marzo 2015 – Anello sulle alture del Benigni- FOTOGALLERY
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Domenica 08 Marzo 2015 – P.zo Tre Confini – Sasna

Testo by Andrea
Gita con il CAI Alta Valle Brembana con ben 18 partecipanti su questa classica scialpinistica della Valle Seriana. Partiamo da Lizzola e risaliamo le Piane fino ad imboccare un canalino che, con qualche difficoltà per il ghiaccio e le pianticelle, ci porta al pianoro dove sostiamo alle Baite di Sasna. Da qui si inizia a vedere un bel Sole e saliamo costanti fin sotto l’ultima pala. Qui, con una serie di inversioni guadagniamo la selletta che ci porta sulla testata della Valcerviera. L’ultimo tratto lo affrontiamo con i rampanti e, dopo un breve tratto di cresta, arriviamo sulla cima con gli sci ai piedi. Il cielo è limpido e la temperatura ideale, così rimaniamo un bel po’ quassù per una meritata pausa. Cambiato assetto ci tuffiamo giù per goderci una bella discesa su neve buona. Alle Baite di Sasna il gruppo si divide in due; alcuni decidono di rientrare dalla via di salita, altri invece ripellano sulle vetta del Sasna. Dalla cima del Sasna scendiamo poi per un tratto lungo la cresta che porta al Passo della Manina, ma ad un certo punto, seguiamo alcune tracce che ci portano velocemente verso Lizzola attraversando un ripido e tecnico bosco. Un uscita davvero molto bella per l’ambiente, l’ottimo dislivello e soprattutto per una compagnia numerosa, ma unita e simpatica!

Domenica 08 Marzo 2015 – P.zo Tre Confini – Sasna - FOTOGALLERY
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Sabato 28 Febbraio 2015 – M.ti Cancervo e Venturosa

Anche oggi super gruppo per la gita di ski-alp. L’idea era di fare una bella e nuova escursione nella zona della Val Budria, ma poi per le condizioni della neve poco stabile si decide di cambiare destinazione. Grazie ai consigli di Domenico optiamo per ripetere la sua escursione al Cancervo e Venturosa. Partiamo dalla strada che conduce a Cespedosio e, inoltrandoci nella bellissima faggeta seguendo il sentiero estivo, guadagniamo il passo Grialeggio. La prima vetta di giornata è il Venturosa. Arrivati al pianoro della Baita Venturosa il panorama si apre e godiamo della vista del sole che da poco si è alzato sopra l'orizzonte. Proseguiamo decisi e in breve siamo sotto la croce di vetta. Per la discesa decidiamo di infilarci in uno degli innumerevoli canali che scendono a est verso il bosco dal quale siamo saliti e, giunti nel fitto degli alberi, ci fermiamo e torniamo al passo. Stavolta tocca al Cancervo essere salito e così giunti al passo svoltiamo a sinistra. Foto di rito, panino al volo e poi giù in un altro canale sempre in direzione del bosco. Arrivati alla macchina proseguiamo con gli sci sui bei prati dove però la neve inizia a scarseggiare. Dopo circa 200 metri di divertente discesa rimettiamo le pelli e ritorniamo alla macchina.

Sabato 28 Febbraio 2015 – M.ti Cancervo e Venturosa  - FOTOGALLERY
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Domenica 22 Febbraio 2015 – Cimone di Margno ii

Gita Cai Alta Valle Brembana su questa classica della Valsassina. Partenza da Crandola e salita per percorso ottimamente tracciato fino ai 1800 m circa della cima. Saliamo sotto un cielo nuvoloso con evidenti schiarite che avanzano da ovest. Dalla cima discesa in mezzo metro abbondante di polvere con divertimento assicurato. Da metà discesa però la storia cambia e la polvere diventa pesante e poco scorrevole. L’ultimo tratto è una ravanata nel bosco ma poi buona discesa per prati. Arriviamo alla macchina con un bel Sole splendente. Una bella gita in ottima compagnia.

Domenica 22 Febbraio 2015 – Cimone di Margno  - FOTOGALLERY
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Giovedì 12 Febbraio 2015 – Valgussera e Montebello tra Luna e Alba ii

Visto che per il fine settimana il meteo previsto non pare molto buono e ho voglia di sgranchirmi le gambe decido di fare un giro infrasettimanale prima del lavoro. Parto così alle 5.30 dai piazzali di Foppolo e risalgo al Valgussera a lato delle piste. L'ultimo quarto di Luna risplende nel cielo insieme a milioni di stelle e salgo senza bisogno di usare il frontalino. In vetta al Valgussera scatto qualche foto mentre le stelle stanno per spegnersi e poi giù rapido al passo della Croce. Qui ripello e su al Montebello. Arrivato alla croce inizia ad albeggiare così salgo ancora un pochino fino al primo dosso dove ammiro la nascita del giorno. Sono le 7.30, la sveglia suona e mi impone una rapida discesa perchè il lavoro chiama! Così prima delle 8.00 sono in macchina e per le 9.00 circa in ufficio lavato, stirato e pronto ad affrontare un'altra giornata di lavoro con una carica in più!

Giovedì 12 Febbraio 2015 – Valgussera e Montebello tra Luna e Alba - FOTOGALLERY
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Domenica 08 Febbraio 2015 – Antecima Arera ii

Oggi sono con Luciano per questa classica Orobica... Salita dal camping di Zambla fino al Capanna 2000 per la strada ben innevata. Decidiamo poi di proseguire verso l'Arera. Lasciamo gli sci dopo la prima rampa perchè ci sono tanti sassi e proseguiamo a piedi fino all'antecima. Qui vediamo che la via per la vetta non è tracciata e la neve non è consolidata. Decidiamo così di scendere senza la cima. Raggiunti gli sci torniamo verso Capanna 2000, ma prima del rifugio ci tuffiamo al bivio per il sentiero dei fiori scendendo l'ultimo tratto (circa 100-200m)visto che qui la neve è bellissima. Ripellata al rifugio dove ci fermiamo anche per lo spuntino poi giù velocemente alla macchina.

Domenica 08 Febbraio 2015 – Antecima Arera  - FOTOGALLERY
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Sabato 07 Febbraio 2015 – Resegone ski-alpii

Testo by Andrea
Il Resegone quando si può farlo... conviene approfittarne! Partenza da Brumano paese con circa 25 cm di neve, aumenta poi su per la strada comunale e poi per la carrareccia fin nei pressi del Passo del Palio, da qui itinerario consueto fino in vetta. Discesa dai pendii sommitali su bella farina, e così anche nello stupendo canalino-toboga e nel bosco successivo fino a tornare alla Costa del Palio. E' ancora presto, decidiamo perciò di scendere fino a Morterone per il bosco, la neve è presente (circa 40/50cm) ma purtroppo il fondo non è ancora consolidato, quindi a volte si tocca, con attenzione arriviamo comunque in paese, poi togliamo gli sci e a piedi andiamo a farci un tagliere alla Locanda del Cacciatore (sempre ottima). Dopo il piacevole break torniamo sui nostri passi e optiamo per la risalita sfruttando la carrareccia verso la Costa del Palio, innevata anche da questo versante; invece di andare al passo prendiamo la deviazione per l'Agriturismo Costa del Palio, che raggiungiamo e da qui, in breve, risaliamo il costolone che ci permette di ri-sbucare sopra le nubi e godere di uno spettacolo incredibile. Scendiamo due cunette consecutive su splendida neve per poi inoltrarci nel bosco in un sentiero che, con diversi tornanti e molta adrenalina, ci fa tornare sulla strada Fuipiano-Brumano e, da qui, sciando a serpentine sulla carreggiata, torniamo a Brumano! Ottimo giro da locals, non poco sviluppo e buon dislivello a due passi da casa! La neve buona in alto, sotto occhio alle solette, ma non male.

Sabato 07 Febbraio 2015 – Resegone ski-alp - FOTOGALLERY
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Sabato 24 Gennaio 2015 – M.ti Arete e Valeginoii

Oggi è prevista la gita CAI Piazza e mi unisco al folto gruppo di amici. Solamente due persone nuove mentre per il resto i soliti gitanti ben conosciuti. Partiamo da Cambrembo con già un ottimo manto regalato dalla recente perturbazione e saliamo seguendo vecchie tracce fin sotto il pendio dell’Arete. Ci hanno ormai raggiunto altre persone che si mischiano alla compagnia e risaliamo ognuno con il suo passo il ripido pendio che ci porta alla costa finale che si chiude in vetta all’Arete. Qui decidiamo (saremo gli unici) di risalire sci in spalla in vetta al valegino dalla cresta ovest. Dalla cima poi scenderemo, sempre sci in spalla dalla cresta nord/ovest che ci porta ad una sella prima del passo tartano. Qui si cambia assetto e, messi gli sci, scendiamo un primo tratto ghiacciato per poi immergerci in una polvere leggerissima e spettacolare. Ci godiamo così la discesa fino alla Casera di Porcile a quota 1700 circa. Da qui ripelliamo al passo tartano e rientriamo a Cambrembo scendendo nuovamente in direzione del monte Arete e poi verso le macchine attraverso il divertente e ravanoso bosco finale. Una gita di grande soddisfazione per la bellezza dell’itinerario, per la varietà dei terreni calcati e per la bella, compatta ed allegra compagnia!!

Sabato 24 Gennaio 2015 – M.ti Arete e Valegino - FOTOGALLERY
Sabato 24 Gennaio 2015 – M.ti Arete e Valegino - FOTOGALLERY
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Sabato 24 Gennaio 2015 – M.ti Arete e Valeginoii

Oggi è prevista la gita CAI Piazza e mi unisco al folto gruppo di amici. Solamente due persone nuove mentre per il resto i soliti gitanti ben conosciuti. Partiamo da Cambrembo con già un ottimo manto regalato dalla recente perturbazione e saliamo seguendo vecchie tracce fin sotto il pendio dell’Arete. Ci hanno ormai raggiunto altre persone che si mischiano alla compagnia e risaliamo ognuno con il suo passo il ripido pendio che ci porta alla costa finale che si chiude in vetta all’Arete. Qui decidiamo (saremo gli unici) di risalire sci in spalla in vetta al valegino dalla cresta ovest. Dalla cima poi scenderemo, sempre sci in spalla dalla cresta nord/ovest che ci porta ad una sella prima del passo tartano. Qui si cambia assetto e, messi gli sci, scendiamo un primo tratto ghiacciato per poi immergerci in una polvere leggerissima e spettacolare. Ci godiamo così la discesa fino alla Casera di Porcile a quota 1700 circa. Da qui ripelliamo al passo tartano e rientriamo a Cambrembo scendendo nuovamente in direzione del monte Arete e poi verso le macchine attraverso il divertente e ravanoso bosco finale. Una gita di grande soddisfazione per la bellezza dell’itinerario, per la varietà dei terreni calcati e per la bella, compatta ed allegra compagnia!!

Sabato 24 Gennaio 2015 – M.ti Arete e Valegino - FOTOGALLERY
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Domenica 18 Gennaio 2015 – Val Madre ii

Dopo la bella nevicata di sabato optiamo per una gita tranquilla senza pretese, ma di grande soddisfazione. Partiti da Foppolo saliamo al Passo Dordona, poi giù in Val Madre, risalita qualche centinaio di metri sopra il rifugio Dordona, ridiscesa fino a 1600, risalita al Passo Dordona e quindi rientro a Foppolo sotto una fitta nevicata e con un po' di nebbia.

Domenica 18 Gennaio 2015 – Val Madre - FOTOGALLERY
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Sabato 10 Gennaio 2015 – C.ma di Val Loga ii

Visto che il tempo non si decide a “mettersi a bolla” decidiamo di fare una trasferta per una bella gita di scialpinismo. Ancora una volta la decisione è sofferta per il favonio che, oltre ad alzare le temperature e creare fastidi vari, darà condizioni di tempo non bello in zona Svizzera. Scegliamo la via di mezzo andando in zona Passo Sluga. La meta potrebbe/dovrebbe essere il Pizzo Ferrè, ma siamo consapevoli che la cresta potrebbe non essere in condizioni per il vento e gli accumuli e quindi potremo ripiegare alal cima di Val Loga. A Chiavenna alle 6.40 del mattino siamo accolti da una temperatura di 21°C… rimaniamo basiti e senza parole. Un po’ demoralizzati proseguiamo fino a Montespluga dove la neve è praticamente già “polenta”. Risaliamo la Val Loga fino al Bivacco Cecchini su vecchie tracce. Da qui proviamo a guardare in direzione Ferrè, ma tra vento ed accumuli di nve ventata, decidiamo di rimanere vicini e salire la modesta cima di Val Loga. In breve siamo in vetta e ci godiamo il panorama tutto per noi. Tolte le pelli troviamo tratti di neve buona fino al bivacco dove ci fermiamo per la pausa pranzo. Da qui alla macchina sarà praticamente sopravvivenza cercando i tratti di neve un po’ meno marci! Una gita molto bella e di soddisfazione nonostante le condizioni assolutamente fuori stagione e con una compagnia ottima!

Sabato 10 Gennaio 2015 – C.ma di Val Loga - FOTOGALLERY
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Lunedì 05 Gennaio 2015 – M.te Perondanì ii

Per chiudere in bellezza la lunga serie di uscite delle vacanze natalizie con Andrea si decide per un tramonto in Val Brembilla. L'idea è di salire al Foldone, ma poi strada facendo cambieremo meta scovando un luogo sconosciuto ai più, ma davvero meraviglioso. Partiti da Catremerio ci incamminiamo sul 595 fino al "Fòs di caài" dove ci fermiamo un attimo ad ammirare le belle sculture nel legno. Da qui si prosegue finoi alla baita Foldone dove, visto che il Sole è ancora alto decidiamo di proseguire in direzione Sornadello. Andrea, mi dice che, lì a breve distanza vi è un modesto monte dal nome Perondanì (o Corna Quadra) che ha salito diversi anni fa e sul quale potremmo salire in attesa del tramonto. Così, seguento labili sentierini arriviamo su queste cima da dove, con grande sorpresa, scopriamo che il panorama a 360° è spettacolare. è la posizione ideale per un tramonto... Anche se è presto ci mettiamo comodi al riparo del vento freddo ed attendiamo prima il tramonto limpido e poi l'accensione delle luci della pianura che paiono lì a due passi! Dopo le foto di rito scendiamo "per prati" fino alla Baita Foldone e poi di nuovo giù fino a Catremerio... Un'escursione nuova, ma di grande soddisfazione per il panorama e per la possibilità di ritornare per altri, interessanti, scatti!

Lunedì 05 Gennaio 2015 – M.te Perondanì  - FOTOGALLERY
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Domenica 04 Gennaio 2015 – M.te Toro ii

OUltima gita con le pelli delle vacanze di Natale; la scarsità di neve ed il tempo ventoso e brutto sulle Alpi di confine, ci obbliga a ritornare a Foppolo. Oggi si ricompone il gruppone composto da andrea, luca, me e Matu e la meta non è ben definita... Partiamo prima della nascita del Sole dai piazzali di Foppolo risalendo lateralmente le piste, ammiriamo la ventosa alba al Montebello e proseguiamo verso il Lago Moro. Da qui si risale al Passo ed alla Cima di Valcervia e si decide di scendere a nord. La neve non è delle migliori, ma qualche tratto buono lo si trova! Arrivati alla baita a quota 1900 si ripella e si inizia la salita verso il Toro. Mentre saliamo troviamo Fabrizio, istruttore dell'Orobica che sale dal medesimo itinerario e ci uniamo a lui. Arriviamo, mettendo i rampanti e con qualche difficoltà per il fondo ghiacciato ed il vento forte, in vetta al Toro con gli sci ai piedi. Mentre ci godiamo il panorama (ed il vento) tutto per noi e guardiamo tutta la fila di ski-alper sul Corno Stella arriva in vetta anche Dome con Giorgio e Giovanni e la compagnia si allarga alla grande. Si scende il primo tratto (ripido) con attenzione per il fondo duro, poi il canale di accesso alla cresta finale stando attendo visto che è piuttosto ripido e stretto e poi giù fino alla baita più alta di Val Cervia. Da qui ripelliamo fino al Passo e poi giù fino alla terrazza Salomon per l'aperitivo/pranzo e di nuovo giù fino all macchina. Una gita "rubata" alle condizioni penose d'innevamento e molto bella anche grazie alla "selvaggità" dei luoghi calcati, oggi, da pochi altri oltre a noi.

Domenica 04 Gennaio 2015 – M.te Toro - FOTOGALLERY
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Sabato 03 Gennaio 2015 – M.te Resegoneii

Oggi sono con mio papà e decidiamo di farci una classica, ma sempre bella sgamvbata al Resegone. Lasciamo l’auto a Brumano e saliamo tranquilli ammirando un’alba rosso fuoco. In vetta il panorama è il solito spettacolo. Ci godiamo la bella vista e ritornaimo sui nostri passi. Per allungare un po’ il grio decidiamo di percorrere un tratto della Costa del Palio ritornando poi a Brumano dal Passo del Palio.

Sabato 03 Gennaio 2015 – M.te Resegone - FOTOGALLERY
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Mecoledì 31 Dicembre 2014 - Giovedì 01 Gennaio 2015 - Rif. Salmurano - Mut de Suraii

Quest'anno l'ultima notte dell'anno la trascorreremo al Rifugio Salmurano in Val Gerola preso in gestione dall'amico Carlo, già rifugista, con l'Elisa, del "nostro" Benigni. Visto che lo conosciamo e che siamo sempre alla ricerca di nuovi posti decidiamo di salire a "testare" la nuova gestione. Considerata la scarsità di neve e visto che alcuni amici si dedicheranno allo sci di pista abbandoniamo l'idea di salire da Cusio optando per la classica che parte dalla località Pescegallo in Val Gerola. Appena arrivati io e Luca facciamo un giretto al Passo di Salmurano per farci venire l’appetito con rientro dalel piste. Il pomeriggio del 31 poi organizziamo il gruppo per la salita al Mut de Sura da dove ammireremo l'ultimo tramonto dell'anno. Io, Andrea e Luca con gli sci mentre gli altri con ciaspole partiamo dal rifugio e ci dirigiamo verso il Pescegallo, dal vallone risaliamo ada nord fino alla cresta e da qui alla cima dove ammiriamo un tramonto magico e spettacolare. Dopo l'ammirazione del grandioso spettacolo iniziamo la discesa verso il passo Salmurano con calma e prudenza visto il buio ed il terreno ghiacciato. Arriviamo al rifugio per le 18.30 giusti in tempo per l'aperitivo e poi via con il cenone e la grande festa con tanto di spettacolo di giocolieri e mangiafuoco… La mattina del rimo dell'anno i programmi erano altri, ma ci alziamo solamente verso le 10, quindi io Andrea e Luca optiamo per un'altra ski-alp al Mut de Sura. Oggi saliamo prima al passo di Salmurano e percorreremo il medesimo giro di ieri ma in senso inverso. Ieri abbiamo sciato solamente lungo le piste, mentre oggi ci concediamo una sciata nel vallone a nord del Mut de Sura seguendo un local che ci porta in un toboga stretto e tecnico... purtroppo la qualità della neve non è molto buona, se non per alcuni tratti, però ci divertiamo lo stesso e, soprattutto, impariamo una via di discesa alternativa e sicuramente moolto interessante quando arriverà la neve!

Mecoledì 31 Dicembre 2014 - Giovedì 01 Gennaio 2015 - Rif. Salmurano - Mut de Sura - FOTOGALLERY
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