PERCORSO:
E - h. 4 Segnavia 598- 598A ‘Ca’ Felepp’ (1000 m) di Spettino (S. Pellegrino Terme) > Lepreno (830 m) = h. 1.30 > Il Zucchin (1206 m) > Monte Gioco (1366 m) = h. 1,.30 da Lepreno > Ca’ Felepp = 4 ore complessive

Le previsioni per sabato 25 gennaio 2014 meteo sono ottime; Claudio, Elena ed io scegliamo una meta facile, breve e con un po’ di neve solo in quota, dai 1200 m in sù.
Parcheggiata l’auto nei pressi di Ca’ Felepp di Spettino di S. Pellegrino Terme, imboccato il sentiero 598 lo percorriamo nel bosco fino ad immetterci su una stradina sterrata che seguiremo in piano ed in leggera discesa fino a Lepreno, soffermandoci alla bella Baita Carpagnola.
A Lepreno proseguiamo sul sentiero 598 per Il Zucchin’ e il Monte Gioco.
Dopo un tratto in lieve pendenza, giunti sulla dorsale, il sentiero sale di dosso in dosso prima dolcemente poi in ripida salita per un buon tratto e con presenza di alcuni cm. di neve dura, fino a raggiungere, dopo un’ora di cammino, la cima de ‘Il Zucchin’ (1206 m).
In una mezz’ora, passando anche per una faggeta, mentre lo spessore della neve aumenta ma senza creare problemi, raggiungiamo poi la vetta del Monte Gioco.
Intanto il cielo si ricopre leggermente di nubi alte stratificate che coprono il sole e abbassa la temperatura prima gradevole. Ma ben presto torna il sole che ci permette di sostare a lungo in vetta per godere il bel panorama verso la Val Serina da un lato con i monti Alben, Grem, Arera, Menna e verso la Valle Brembana dall’altro con S. Pellegrino, S. Giovanni Bianco ed i monti Sornadello, Zucco,…
Scendiamo infine dal versante ovest, in decisa discesa, sul sentiero, carico di neve per buon tratto, alla Forcella di Spettino da dove per strada asfaltata raggiungiamo Ca’ Felepp.
Bel giro ad anello, fattibile anche d’inverno ed in presenza di poca neve. Buon Gioco con Zucchin a chi lo vorrà fare !

Il panorama è splendido, a est verso il dirimpettaio Alben, a sud verso Serina, Monte Gioco, Valle Serina e la pianura, a ovest verso Prealpi e Alpi Orobie, a nord verso il Menna e l’Arera.
Le immagini sono colorate dal primo verde dei prati, risvegliatisi dopo le recenti piogge, e dal bianco della neve d’aprile da poco scesa sulle cime. L’escursione, da ritenersi a livello E (Escursionistica) prevede un po’ impegnativo il tratto dall’anticima con la croce alla cima vera e propria, dove è richiesta attenzione.