pizzo del vento - monti tartano e azzaredo

BIVACCO ZAMBONI (2007 m) - PIZZO DEL VENTO (2235 m) - MONTI TARTANO (2292 m) e AZZAREDO (2254 m) il 18 luglio 2012
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PERCORSO
(= Km. 12,4)

ANDATA = 4 ore = Madonna delle nevi (1336 m.) > Sentiero 124 > Casera Azzaredo (1795 m.) > Bivacco Zamboni (2007 m.) > Bocchetta di Budria (2216 m.) > quasi Pizzo del vento (2235 m.) > Monte Tartano (2292 m.) > Monte Azzaredo (2254 m.)

RITORNO= 3 ore = Monte Azzaredo > Monte Tartano > Bivacco Zamboni > Casera Azzaredo > Madonna delle nevi

DIFFICOLTA’: E fino al Bivacco Zamboni ; EE per il resto del percorso

DISLIVELLO : 950 m.

ACQUA: presente fino al bivacco Zamboni



Panoramica dalla Bocchetta di Budria

Panoramica dalla Bocchetta di Budria
Panoramica verso le Alpi Retiche dalla Bocchetta di Budria
Panoramica verso le Alpi Retiche dalla Bocchetta di Budria

Panoramica sui monti della Valle di Budria con vista verso le Alpi Retiche

Panoramica dalla Bocchetta di Budria al Monte Tartano con vista verso Valle Brembana
Panoramica salendo al Monte Tartano verso monti e Valle di Budria
Panoramica salendo al Monte Tartano verso monti e Valle di Budria
Panoramica dal Monte Tartano verso monti e Valle di Budria e Alpi Retiche
Panoramica dal Monte Tartano verso monti e Valle di Budria e Alpi Retiche
Con gli amici Maurizio Scalvini, suo cognato Marco e nipote, dal Rif. Madonna delle Nevi (1336 m.) , parcheggiata l’auto, attraversato il ponticello, percorriamo per circa 10’ la strada sterrata che sale l’ampio vallone (segnavia 111) ed imbocchiamo sulla dx il bel sentiero 124 per il Bivacco Zamboni. L’ERSAF , nel contesto della Foresta Azzaredo Casù, ha trasformato il 124 in una mulattiera molto bella e curata, che con ripide serpentine si alza nel bosco fino a transitare davanti la Baita Casù, rudere recuperato a deposito e rustico ricovero d'emergenza. (Attenzione: il guado del torrente può risultare difficoltoso, in caso di piena prendere la deviazione prima del ponticello...)
Bella la salita nella pineta su un sentiero-mulattiera con numerosi tornanti, ora meno faticosi, che, superata la Baita Casù, ci porta con bel traversone alla stazione superiore di una nuova moderna teleferica. Qui si aggrega alla nostra comitiva un bell’asinello, disceso in libera scappatella dalla Casera Azzaredo…ci segue per un buon tratto fin quando con un potente raglio di pentimento richiama l’attenzione del mandriano che lo viene a riprendere. Raggiungiamo la Casera Azzaredo (1795 m.) dove sostiamo un momento in compagnia del mandriano del suo asinello e del cane pastore.
Salendo incrociamo tanti pannelli esplicativi presenti sul sentiero, molto chiari e interessanti, ci alziamo nel pascolo e , oltrepassata Baita Arletto (1806 m.) , ci portiamo nel vallone che poco sopra si trasforma nella bella conca di origine glaciale che ospita in posizione centrale il Bivacco Zamboni (2007 m.) con tanto di fontana e rusticamente arredato all’interno.
I miei tre amici proseguono per il sentiero 101 verso il Passo della Porta e il Laghetto di Cavizzola.
Io invece mi dirigo sul sentierino che sale appena a sinistra del bivacco, verso la sovrastante Bocchetta di Budria (2216 m.): la traccia inizialmente si sposta verso sinistra e vado a raggiungere la piccola costruzione di un acquedotto, poi giro a destra in direzione dell'evidente canale che porta al valico. La pendenza dapprima è morbida poi si fa decisa e verso la metà del canale recupero un sentiero vero e proprio, che con secchi tornantini in breve mi porta alla Bocchetta dove si apre il panorama valtellinese, vicinissimo si staglia nel cielo l'elegante e aguzzo Pizzo del Vento (2235 m.).
Scendo, seguendo un bel sentiero, alla vicina selletta da cui parte la ripida crestina per la vetta, che salgo per labile tracce fino a perderle del tutto proprio in corrispondenza del passaggio più difficile. Sono solo e non voglio rischiare anche perché si cammina su roccette frammiste di tratti con erba festuca scivolosa e spinosa. La cima sarà per un’altra volta
Ritorno alla Bocchetta di Budria e m’incammino sulla lunga cresta che mi porterà al Monte Tartano.
Non particolarmente difficile, alterna tratti tranquilli ad altri dove serve anche l’uso delle mani. Su uno slargo panoramico della cresta sosto per il pranzetto al sacco, un po’ di relax e tante tante foto anche panoramiche verso le Alpi Retiche, che si stagliano davanti nel cielo terso. Ripresa la cresta, dopo un ultimo strappo decisamente ripido e roccioso, raggiungo con soddisfazione la vetta del Monte Tartano (2292 m.), caratterizzato da un omino di grosse pietre posto sopra la cima rocciosa. Proseguo poi lungo la cresta sud , sempre con attenzione !, per raggiungere il sottostante Monte Azzaredo (2254 m.) .
A questo punto, vista la difficoltà e la lunghezza dell’eventuale discesa ad est verso la Baita di Piedivalle , ci rinuncio e scelgo di ritornare al Bivacco Zamboni ed al sentiero 124 per discendere a Madonna delle nevi. Non ritorno alla Bocchetta di Budria, ma a circa meta cresta tra il Tartano e la Bocchetta di Budria, da un ripido ed erboso canalone scendo al Bivacco Zamboni, da dove rientro a Madonna delle nevi ripercorrendo il bel sentiero 124.
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PERCORSO IN FOTOGALLERY
BIVACCO ZAMBONI (2007 m.) - PIZZO DEL VENTO (2235 m.) - MONTI TARTANO (2292 m.) E e AZZAREDO - FOTOGALLERY
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Panoramica verso la valle e i monti di Budria e le Api Retiche

Panoramica verso la valle e i monti di Budria e le Api Retiche

Panoramica verso le Api Retiche

Panoramica verso le Api Retiche

Monti dell'alta valle di Budria dal Monte Tartano

Monti dell'alta valle di Budria dal Monte Tartano

Panoramica sui monti della Valle di Budria con vista verso le Alpi Retiche

Panoramica sui monti della Valle di Budria con vista verso le Alpi Retiche
       
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