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L’incontaminata Valzurio, ammantata di neve.
Lunga e selvaggia valle: uno spettacolo di grande suggestione grazIe anche alla presenza dominante della Presolana.
La Valzurio, o ‘Valle azzurra’ è così chiamata per il colore del torrente Ogna che la solca in tutta la sua lunghezza dal Passo dello Scagnello fino a Villa d’Ogna , dove confluisce nel fiume Serio.
Raggiunto il paesello di Valzurio ( 813 m.), provenendo da Villa d’Ogna-Oltressenda-Nasolino, raggiungiamo, neve permettendo, la località Spinelli a quota 949 m., dove parcheggiamo l’auto.
Imbocchiamo la strada sterrata forestale che percorre per un buon tratto la Valzurio , seguendo, sulla destra, il torrente Ogna.
Percorriamo la strada senza ciaspole, essendo il fondo nevoso ben battuto da motoslitte, sci-alpinisti, ciaspolatori., alternando tratti di salita a tratti di falsopiano, attraversando boschi di faggi ed abeti e pianori innevati fino a superare Casa Foppa (1214 m.) e a raggiungere, dopo circa un’ora abbondante di cammino, la suggestiva conca delle Baite del Möschel (1265 m.) aperta frontalmente a nord verso Il Ferrante e il Ferrantino, ad est verso la Cresta di Valzurio e la parete nord-ovest della Presolana e , ad ovest verso i monti Vodala, Timogno e Avert.
Proseguiamo sul Sentiero CAI 311 (Baite del Möschel – Passo Scagnello – Rifugio Albani), che seguiremo, ricoperto in alcuni punti, da 2 mt. di neve per tutto il percorso di salita e discesa) fino alla Baita di Pagherola bassa (1505 m.) dove il panorama si allarga e i larici, che hanno preso il posto degli abeti, cominciano man mano a diradarsi, fino a scomparire del tutto più in prossimità della Baita Pagherola alta (1731 m.).
Superiamo la Baita Pagherola di mezzo (1650 m.) dove ci si presenta in tutta la sua imponente bellezza la lunga parte nord-ovest della Presolana (1521 m), nella quale spicca, per la sua compattezza e maestosità rocciosa, lo spigolo nord.
La salita alla Baita Pagherola alta ci impegna nell’ultimo tratto rippido, che saliamo sfruttando le tracce di ciaspolatori e sci alpinisti passati poco prima di noi.
La meta è raggiunta…lo spettacolo è inappagabile. In fronte a noi la maestora parete nord della Presolana, sopra di noi il Monte Zuccone (1915 m) che, antistante al Ferrantino e al Ferrante, ce ne lascia vedere solo le cime.La baita, in gran parte sommersa dalla neve, lascia vedere solo la parte più alta. In poco tempo, mentre ci godiamo i meritati ‘panini’, ci raggiungono altri escursionisti che siedono con noi a godere lo spettacolo e un po’ di relax al sole.
Il cane lupo (femmina) Lea di Luisa ed Alessandro si diverte a prendere al volo palle di neve e scorazza su e giù felice .
Dopo una prolungata sosta, scendiamo la Valzurio affondando piacevolmente nella neve divenuta molle per il sole, ricorrendo, ma solo per un tratto alle ciaspole. Ripercorriamo il percorso di salita, con alcune lievi varianti fino a giungere alle Baite del Möschel appena in tempo a fotografarle mentre sono ancora in parte illuminate dagli ultimi raggi di sole.
In breve tempo raggiungiamo Spinelli, dove abbiamo lasciato l’auto.
Escursione bellissima, percorso facile, della durata di circa tre ore in salita e due in discesa, lontano da pericoli di slavine in inverno. Non ci sono rifugi, posti di ristoro, si va a panini! A meno che, proseguendo e riuscendo ci si porti in alto a raggiungere,sul versante opposto in Val di Scalve, il Rifugio Albani o la Chalet dell’Aquila.
In conclusione…la a Valzurio, una valle ancora selvaggia, dove la presenza dell’uomo è in perfetta sintonia con la natura, una bellezza ed una ricchezza da conservare e da difendere da possibili assalti di progetti di espansione turistica-sciistica sconsiderata, il versante corrispondente della Val di Scalve è già ricco di bei grandi frequentatisssimi impianti da sci in quel di Colere. |
Immagini totali: 55 | Ultimo aggiornamento: 2009.02.26 12:47:26 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |