L’incontaminata  Valzurio,   ammantata di neve, una bellezza e ricchezza da conservare, così...intatta!!

Lunga e selvaggia valle: uno spettacolo di grande suggestione  grazIe anche alla presenza dominante della Presolana.
La Valzurio, o ‘Valle azzurra’ , è così chiamata per il colore del torrente Ogna che la solca in quasi tutta la sua lunghezza  dala Baita Pagherola di mezzoo fino a  Villa d’Ogna, dove confluisce nel fiume Serio.
Alta Valzurio ammantata di neve - 15 febbraio 09

Alta Valzurio ammantata di neve - 15 febbraio 09

Dai piedi del Ferrantino panoramica sulla Valzurio dominata dalla Presolana - 28 febb 09
Dai piedi del Ferrantino panoramica sulla Valzurio dominata dalla Presolana - 28 febb 09
Pernici - disegno di Stefano Torriani


Salita da Valzurio-Spinelli (949 m.)

a Baita Pagherola alta (1731 m.)

Dislivello m. 782

Salita = h 3 Discesa = h 2

Ciaspole necessarie per il tratto alto
Non ci sono punti d'appoggio...
si va a panini!


Cartina della Valzurio - CAI
Cartina della Valzurio -www.camminandopermonti.it
Cartina  della Valzurio Kompass

Sentiero natur. Curò - CAI
www.camminandopermonti.it
Kompass
Domenica 15 febbraio 2009, raggiunto il paesello di Valzurio (813 m.), provenendo da Villa d’Ogna-Oltressenda-Nasolino, raggiungiamo, io con Fulvio e Teddy, la località Spinelli a quota 949 m., dove parcheggiamo l’auto.
Imbocchiamo la strada sterrata  forestale che percorre per un buon tratto la Valzurio e segue, sulla destra, il torrente Ogna.
Percorriamo la strada senza ciaspole, essendo il fondo nevoso ben battuto da motoslitte, sci-alpinisti, ciaspolatori, alternando tratti di  salita a tratti di falsopiano, attraversando boschi di faggi ed abeti e pianori innevati  fino a superare Casa Foppa (1214 m.) e a raggiungere,  dopo circa un’ora abbondante di cammino,  la suggestiva conca delle Baite del Möschel  (1265 m.) aperta  frontalmente a nord  verso Il Ferrante e il Ferrantino,  ad est verso  la Cresta di Valzurio  e la parete nord-ovest  della Presolana  e , ad ovest,   verso  i monti  Vodala,  Timogno e Avert.
Alle Baite del Moschel in Valzurio il mattino

Alle Baite del Moschel (1265 m) in Valzurio il mattino

Proseguiamo sul Sentiero CAI 311 (Baite del Möschel – Passo Scagnello – Rifugio Albani), che seguiremo, ricoperto in alcuni punti, da 2 mt. di neve, per tutto il percorso di salita e discesa, fino alla Baita di Pagherola bassa (1505 m.) dove il panorama  si allarga e i larici, che hanno preso il posto degli abeti, cominciano man mano a diradarsi, fino a scomparire del tutto in prossimità della Baita Pagherola alta (1731 m.).
Baita Pagherola Bassa (1505 m)

Baita Pagherola Bassa (1505 m)

Baita Pagherola di mezzo (1650 m)

Baita Pagherola di mezzo (1650 m)

Baita Pagherola Alta (1731 m)

Baita Pagherola Alta (1731 m)

Superiamo la Baita Pagherola di mezzo (1650 m.) dove ci si presenta in tutta la sua imponente bellezza la lunga parete nord-ovest della Presolana (2521 m), nella quale spicca, per la sua compattezza e maestosità rocciosa, lo spigolo nord.
La salita alla Baita Pagherola alta ci impegna nell’ultimo tratto ripido, che saliamo sfruttando le tracce di ciaspolatori e sci alpinisti passati prima di noi.
La meta è raggiunta…lo spettacolo è inappagabile. In fronte a noi la maestosa parete nord della Presolana, sopra di noi il Monte Zuccone  (1915 m) che, antistante al  Ferrantino e al Ferrante, ce ne lascia vedere solo le cime.
La baita, in gran parte sommersa dalla neve, lascia vedere di sè solo la parte più alta. Mentre ci godiamo i meritati ‘panini’, ci raggiungono altri escursionisti che siedono con noi a godere lo spettacolo e un po’ di relax al sole.
Baita Pagherola Alta sommersa dalla neve

Baita Pagherola Alta sommersa dalla neve

Dalla Baita Pagherola Alta vista verso il versante nord-ovest della Presolana

Dalla Baita Pagherola Alta vista verso il versante nord-ovest della Presolana


 Il cane lupo (femmina)  Lea  di Luisa ed Alessandro si diverte a prendere al  volo palle di neve e scorazza su e giù felice .
Dopo una prolungata sosta, scendiamo la Valzurio affondando piacevolmente nella neve divenuta  molle per il sole, ricorrendo, ma solo per un tratto, alle ciaspole.
Ripercorriamo il percorso di salita, con alcune lievi varianti fino a giungere alle Baite del Möschel appena in tempo a fotografarle mentre sono ancora in parte illuminate dagli ultimi raggi di sole.
In breve tempo raggiungiamo Spinelli, dove abbiamo lasciato l’auto.
Escursione bellissima, percorso facile, della durata di circa tre ore in salita e due in discesa,  lontano da pericoli di slavine in inverno. Non ci sono rifugi, posti di ristoro, si va a panini! A meno che, proseguendo e riuscendo, ci si porti in alto a raggiungere, sul versante corrispondente in Val di Scalve,  il Rifugio Albani o  la Chalet  dell’Aquila.
Alle Baite del Moschel in Valzurio la sera

Alle Baite del Moschel in Valzurio la sera

Salita da Spinelli di Valzurio alla Baita di Pagherola alta con e senza ciaspole il 15 febbraio 09 - FOTOGALLERY
Salita da Spinelli di Valzurio alla Baita di Pagherola alta con e senza ciaspole il 15 febbraio 09 - FOTOGALLERY
Salita da Spinelli di Valzurio alla Baita di Pagherola alta con e senza ciaspole il 15 febbraio 09 - FOTOGALLERY
Salita da Spinelli di Valzurio alla Baita di Pagherola alta con e senza ciaspole il 15 febbraio 09 - FOTOGALLERY
Salita da Spinelli di Valzurio alla Baita di Pagherola alta con e senza ciaspole il 15 febbraio 09 - FOTOGALLERY
Salita da Spinelli di Valzurio alla Baita di Pagherola alta con e senza ciaspole il 15 febbraio 09 - FOTOGALLERY
Salita da Spinelli di Valzurio alla Baita di Pagherola alta con e senza ciaspole il 15 febbraio 09 - FOTOGALLERY
   
Salita da Spinelli di Valzurio alla Baita di Pagherola alta con e senza ciaspole il 15 febbraio 09 - FOTOGALLERY
Salita da Spinelli di Valzurio alla Baita di Pagherola alta con e senza ciaspole il 15 febbraio 09 - FOTOGALLERY
Salita da Spinelli di Valzurio alla Baita di Pagherola alta con e senza ciaspole il 15 febbraio 09 - FOTOGALLERY
Salita da Spinelli di Valzurio alla Baita di Pagherola alta con e senza ciaspole il 15 febbraio 09 - FOTOGALLERY
Salita da Spinelli di Valzurio alla Baita di Pagherola alta con e senza ciaspole il 15 febbraio 09 - FOTOGALLERY
Salita da Spinelli di Valzurio alla Baita di Pagherola alta con e senza ciaspole il 15 febbraio 09 - FOTOGALLERY
In conclusione…la Valzurio, una valle ancora selvaggia, dove la discreta presenza dell’uomo è in perfetta sintonia con la natura, è una bellezza ed una ricchezza da conservare e da difendere da possibili assalti di progetti di espansione turistica-sciistica sconsiderata, che deturperebbero l'ambiente, come avvenuto, oltre il crinale, sul versante corrispondente della Val di Scalve, ricco di grandi impianti da sci in quel di Colere....
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Vedi il servizio fotografico di MAURIZIO SCALVINI ...con i colori dell'autunno
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Valzurio e Colere, sotto il dominio della Presolana
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©2009 - Piero Gritti -