Up ROVETTA – CIMA PARÈ 14 aprile 2007 Slideshow

PERIODO: tutto l’anno (attenzione dopo forti nevicate) DIFFICOLTÀ: E – accessibile a tutti
Per raggiungere Rovetta: da Bergamo si prende la strada provinciale per la Valle Seriana seguendo le indicazioni per Clusone-passo Presolana La partenza è da Rovetta, seguendo la vecchia strada provinciale che da Clusone va verso la Presolana, a Rovetta nella zona chiamata Conca Verde dopo un semaforo prendere a sx via del Lò e poi dopo circa 500 mt a dx via Aroli in discesa, si segue tutta la via e si sbuca in via Zenier dove si può lasciare l’auto. Il riferimento del punto di partenza è la sede degli alpini che è proprio in quella zona. Partiamo verso le 8.00, siamo in aprile non fa caldo e la giornata si preannuncia limpida. La mulattiera è in parte sterrata e in parte cementata, sale nel bosco alternando tratti con poca pendenza a impennate e tornanti abbastanza ripidi; questa prima parte della salita non è molto remunerativa dal punto di vista panoramico perché quasi tutta in mezzo agli alberi. Ogni tanto si incontrano cartelli indicatori di varianti al percorso ma è sempre meglio tenere la strada principale. A forza di salire si arriva finalmente al primo punto panoramico del sentiero: una chiesetta (foto1) molto bella dalla quale la vista spazia a 360° su monti e valli, poco prima abbiamo incrociato quello che poi sarà anche la nostra strada, il sentiero CAI 317 che parte da Clusone e arriva a Rusio (circa 6 ore di cammino). Una prima meritata sosta per incamerare un po’ di carburante, fa al nostro caso il tavolo con le panche in pietra di fianco alla cappelletta. Mentre ci gustiamo una tazza di tè caldo e un pò di buon cioccolato, il nostro sguardo comincia a seguire la traccia del sentiero (f.2) che ci porterà sulla Cima Parè a quota 1642 m. Non è una quota elevata ma alla fine il dislivello dalla partenza sarà di circa 1000-1100 m. Si riparte, zaino in spalla, e piano piano si comincia a salire per il sentiero tracciato sul crinale in mezzo ai prati. Ogni volta che ci si ferma lo sguardo spazia verso le "cartoline panoramiche" che ci circondano. Siamo ormai all’ultimo strappo (f.3) e dopo una faticosa ma piacevole salita siamo finalmente alla croce con campana della cima Parè (f.4), il sentiero prosegue poi, adesso sempre in quota, per il monte Valsacco (1772 m) per arrivare poi a Rusio-Castione della Presolana. Noi ci fermiamo sul Parè dal quale possiamo con calma guardare e riconoscere molte delle cime che ci circondano e se la giornata è limpida si può vedere anche Montisola, piccolo gioiello nel mezzo del lago d’Iseo; uno strano strumento, stile Leonardo da Vinci (f.5), ci aiuta nell’individuazione delle cime visibili da questo balcone naturale sulle Orobie: su di un palo sono posizionati una ventina di piccoli tubi d’acciaio con mirino direzionale, ogni singolo tubo è puntato su una cima specifica (il nome è scritto sul dorso del tubo) e guardando attraverso questi singolari "monocoli" si vede solo il monte indicato. Gruppo Adamello (f.6), la Valzurio (f.7) proprio sotto di noi, Montisola e uno spicchio del lago d’Iseo (f.8), Val Seriana, Val Brembana, e via dicendo (f. 9÷15), non ci si stanca mai di guardare e scattare fotografie. Ho lasciato per ultima la Presolana perché siamo talmente vicini che sembra quasi di toccarla (f.16) Dopo la sosta per il secondo "rifornimento" giornaliero, un po’ di sole per l’abbronzatura, quattro chiacchiere con le poche persone che salgono a questa cima (escursione poco conosciuta ma sicuramente appagante) si riprende il tracciato dal quale siamo saliti e torniamo. Anche la vista del sentiero, da quassù si vede tutto il percorso fino alla cappelletta, è uno spettacolo piacevole (f.17-18); troviamo delle genziane che risaltano con il loro colore blu sul terreno secco del sentiero (f.19), scattiamo le ultime foto e siamo ormai arrivati alla cappelletta (f.20). Da lì scendiamo a Rovetta, per il primo tratto di discesa utilizziamo una scorciatoia che parte vicino alla chiesetta e ci porta sulla mulattiera principale, è un sentiero che si può fare anche salendo ma occorre trovare il punto d’innesto che non è molto visibile salendo.

01 chiesetta al Blum
02 la salita che ci aspetta
03 ultima fatica
04 sulla cima Parè
05 piccola vedetta lombarda
06 verso Adamello
07 il bacino di Valzurio
08 in lontananza Montisola
09 Ferrante-PizzoPetto-VignaVaga
10 Timogno e Benfit
11 VignaSoliva-Diavolo o Poris
12 Grabiasca-Reseda-Portula
13 Madonnino-Cabianca
14 Valseriana-Alben
15 Formico-SanLucio
16 la Presolana
17 inizia la discesa
18 sempre più giù
19 fiori sul sentiero
20 scendendo dal Parè

Immagini totali: 20 | Ultimo aggiornamento: 18/11/09 17.03 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto