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monte masoni > PIZZO ZERNA > valsambuzza ( 23 sett. 2012)

Da Carona salita al MONTE MASONI (2663 m.) dalla Valle del Monte Sasso (Rif. Longo)
e impegnativa discesa dalla Val Sambuzza il 23 settembre 2012

PERCORSO = km 15,3 a piedi (5 circa in jeep-navetta) = per EE (Escursionisti ben esperti nella discesa dal Monte Masoni alla Val Sambuzza)
= dislivello 1600 m. circa da Carona, 1000 circa dal Lago del Prato

Carona (1050 m.) > Lago del Prato (1650 m.) in jeep-navetta > strada sterrata-segnavia 224 fin poco sotto il Rif. Longo > sul sentiero 254 fino al PASSO DI VENINA (2438 m.) > facile traversata sulle pendici di CIMA DI VENINA (2624 m.) verso MONTE MASONI (2663 m.) > impegnativa discesa (con tratto difficile, aiutandosi con le mani, in ripido canalino) su rare-labili tracce verso le erte pendici meridionali sel PIZZO ZERNA (2572 m.) > traversata in direzione ovest verso il PASSO DI PUBLINO (2368 m.) , ma con discesa al LAGO DI VAROBBIO (2272 m.) prima e al LAGO DI VAL SAMBUZZA (2085 m.) poi > infine discesa dalla VAL SAMBUZZA sul sentiero 209 alla strada ENEL Carona-Longo-Calvi

Rosita ed io , accordatisi all’ultimo minuto sabato sera, ci ritroviamo di buon mattino, alle ore 7.30 di domenica 23 settembre 2012, in men che non si dica, al Lago del Prato…salendo comodamente con la jeep-navetta di Ugo Midali.
Con noi in jeep salgono al Rif. Calvi gli amici Pierangelo con Cinzia, Fulvio con Mery e Claudio La Rosa, diretti per Diavolino e Diavolo.
Imboccata la sterrata-segnavia 224, poco prima del Rif. Longo, prendiamo a sx il sentiero 254 per il Passo di Venina.
Il cielo è coperto da nuvole leggere, ma stagnanti che ricoprono le cime oltre i 2600/2700 metri.
Proseguiamo nella speranza, rivelatasi poi nulla, che il tempo migliori…
Raggiunto il Passo di Venina (2438 m.) , ammiriamo il panorama verso la splendida sottostante Valle di Venina con l’omonimo lago e verso le Alpi Retiche, purtroppo coperte da nuvole.
Visto il cielo grigio e le possibili nebbie sulle vette, non saliamo sulla facile CIMA DI VENINA (2574 m.) , ma, seguendo il facile sentiero in traversata-saliscendi sulle pendici orientali del Venina in poco tempo siamo alla piccola croce lignea del MONTE MASONI (2663 m.).
Le foto qui, nonostante il cielo nuvoloso, si susseguono a raffica!
Dopo breve sosta per un gustoso e riscaldante (visto che non fa per niente caldo) pranzetto al sacco, con direzione nord, puntando verso il PIZZO ZERNA (2574 m.) , scendiamo per breve tratto (circa 30 m. di dislivello) , puntando sulla destra, il pietroso ghiaione, avendo sotto di noi il Lago di Publino, per poi piegare subito a sx , rimanendo sotto la linea di cresta.
Proseguiamo, rimanendo appena sotto una parete di rocce lisce, e, percorrendo un’evidente cengia in leggera discesa, giungiamo ad un colletto erboso, dove deviamo decisamente a sinistra, passando così dal versante valtellinese al versante brembano dell’intaglio Masoni-Zerna.
Qui ci si presentano due ripidi canalini di discesa in Val Sambuzza… noi, dopo attenta valutazione, scegliamo il secondo, che ci sembra, almeno all’avvio, meno ripido del primo.
Sceso con grande attenzione il primo breve tratto molto ripido, aiutandoci con le mani agli spuntoni di roccia presenti, percorriamo poi l’altro tratto erboso-ghiaioso in direzione del Lago di Val Sambuzza.
Mantenedoci alti in quota , puntando verso destra, iniziamo una lunga traversata tagliando orizzontalmente le erte pendici meridionali dello Zerna, sperando di riuscire così a prendere il sentiero che dal Passo di Publino sale allo Zerna.
Invece la difficoltà della traversata in quota degli scoscesi canalini discendenti a picco dallo Zerna ci costringe ad abbassarci decisamente fino a scendere al LAGO DI VAROBBIO (2272 m.).
Da qui potremmo salire al PASSO DEL PUBLINO (2368 m.) per poi da quello raggiungere la vetta del Pizzo Zerna, ma la nebbia ricopre la cima, per cui, essendo già saliti in precedenza, decidiamo di lasciar perdere…il nostro obiettivo principale era quello di riuscire dal Masoni a scendere in Val Sambuzza!
Ci abbassiamo quindi al LAGO DI VAL SAMBUZZA (2085 m.) dove, beffa delle beffe!, sollevatesi le nebbie dalle cime, possiamo ammirare Masoni e Zerna baciati dal sole !
Ne approfittiamo per foto prima al lago e poi, scesi alla Baita Arale, a degli splendidi cavalli liberi al pascolo.
Sul sentiero 109 scendiamo infine alla strada ENEL Carona-Calvi , da dove raggiungiamo l’auto.
Qui, reincontrati i cinque amici di ritorno dai Diavoli, insieme a loro ci fermiamo a Branzi a gustarci una meritatissima nostrana birra ‘rossa’ …buonissima!
Grazie, Rosita della compagnia e dell’aiuto nel canalino !
Grazie, Maurizio Agazzi, dell’imput a fare questo concatenamento (tratto dal tuo ‘Avventure e concatenamenti nelle belle Orobie’ , pag. 153-155), anche se nella traversata sulle ‘erte pendici meridionali’ dello Zerna qualcosa da parte nostra non è andato per il meglio !