Aquila- disegno di Stefano Torriani


RIFUGIO ALBERTO GRASSI
(mt.1987)

a cavallo tra le provincie di Bergamo (Comune di Valtorta) e Lecco
Una meta molto frequentata da bergamaschi, lecchesi, milanesi,..

Al Rifugio Grassi e allo Zuc di Cam da Ceresola (Valtorta) il 13 novembre 2014

Camoscio femmina - disegno di Stefano Torriani
 
Per chi non s'accontenta!
 
RIFUGIO GRASSI - 1 - 2 - 3

...di pochi passi, ma ama camminare tre ore per arrivarci, sostare, magari pernottare
per poi salire al Pizzo Tre Signori e/o proseguire sul Sentiero delle Orobie Occidentali

Vedi informazioni dettagliate ed aggiornate al 2007 dalla rifugista Anna!

RIFUGIO ALBERTO GRASSI(mt. 1987)
Comune di Valtorta (BG)

Proprietà: SEL (Società Escursionisti Lecchesi), via Roma 51 (LC), tel. 0341-283075


NUOVO GESTORE: Anna Bortoletto

Cell. 348 8522784 (Anna)
Cell. 340 6904538 (Peter)

Posti Letto: 50

Apertura:
tutti i fine settimana dell’anno, e continuativamente dal 20 giugno al 10 settembre e dal 26 dicembre al 6 gennaio.

Per altre informazioni dettagliate
ed aggiornate vedi il
Sito del Rifugio Grassi

Può essere considerato il più occidentale tra i rifugi delle Orobie. Posto nei pressi del passo del Camisolo (2020 mt), è situato in posizione panoramica, nella parte alta di una zona pascoliva. È l’ideale punto di partenza per la salita al Pizzo dei Tre Signori (vedi la foto sopra) e posto tappa per gli escursionisti che percorrono il sentiero delle Orobie Occidentali. La costruzione fu edificata dai soci della Società Escursionistica Lecchese (S.E.L.) in memoria dei soci deceduti nel corso della prima guerra mondiale. Distrutto nel corso della seconda guerra mondiale e poi ricostruito, è infine stato ristrutturato in anni recenti. La zona dove sorge il rifugio è nota per l’alpeggio estivo e per la produzione di un ottimo “Formai de mut”. Un tempo era invece conosciuto per le attività estrattive. Per anni il materiale ferroso venne impiegato per produrre chiodi nelle numerose fucine presenti nella valle Brembana.
Di quella dura attività rimangono oggi, a testimonianza, solo le discariche delle miniere. La zona circostante il rifugio presenta, a primavera e in estate, fioriture molto belle di crochi e di primule. L’escursionista, prestando attenzione, può inoltre imbattersi in caprioli e in camosci, che numerosi popolano la zona, così come le marmotte
.

Accessi - Escursioni

Cartina dettagliata


Come arrivare, salendo da Valtorta-Ceresole (Vedi in successione le immagini del percorso di salita)

I piani di Ceresole di Valtorta, uno dei punti di partenza per la salita al Rifugio Grassi
Al Passo di Gandazzo, dopo più di un'ora di salita
I Piani di Ceresole, uno dei punti di partenza
Passo di Gandazzo, 1660 m., dopo un'ora e più di salita
Lasciata l'auto nel piazzale della stazione sciistica di Ceresola, si inizia la salita nei pressi della partenza della seggiovia per i Piani di Bobbio, imboccando il sentiero (meglio chiedere in loco!), che ci porta, dopo un'oretta di salita, a raggiungere il Sentiero delle Orobie 101, proveniente dai Piani di Bobbio, al Passo del Gandazzo (m. 1660)

Una sorgente preziosa a quota 1900

Il Passo del Toro in vista del Monte Foppabona, ad un'ora di salita dal Passo Gandazzo
"Dar da bere agli assetati"...una sorgente preziosa!
Passo del Toro (1925 m.) e Monte Foppabona
Si prosegue a destra sul sentiero 101, che si inerpica, zizzagando, lungo la dorsale dello Zucco del Corvo, superando in breve 300 m. di dislivello fino a giungere, non prima di una breve sosta ad una piccola ma preziosa sorgente, al Passo del Toro (m. 1935).
< Splendide distese di rododendri sulle pendici del Foppabona
Il Pizzo Tre Signori (2554) e, in primo piano, la tartaruga
Splendide distese di rododendri sulle pendici del Foppabona
Il Pizzo Tre Signori (2554) e, in primo piano, la tartaruga
Dopo una breve salita si giunge sugli alti pascoli, dove il sentiero si fa pianeggiante e piacevole da percorrere tra il Monte Foppabona e lo Zuc di Cam, passando nelle vicinanze di una caratteristica montagnetta a forma di tartaruga.
In lontananza appare la meta: il Rifugio Grassi
Ormai ci siamo
In lontananza appare la meta: il Rifugio Grassi
Ormai ci siamo
Dopo alcuni saliscendi, si scende alla Bocchetta di Foppabona, poco sopra l'omonima casera e sorgente. Una breve salita e poi una splendida traversata tra estensioni di rododendri, ci porta alla conca di Camisolo ed in vista del Rifugio Grassi (m. 1987).
Il Rifugio Grassi, molto frequentato da escursionisti
Al Grassi...chi si ferma, chi riparte per altre mete...
Il Rifugio Grassi, molto frequentato da escursionisti
Al Grassi...chi si ferma, chi riparte per altre mete...
Nelle vicinanze del rifugio si possono osservare i depositi di spolverino da miniera, che testimoniano per secoli nel passato l'estrazione di minerali di piombo argentifero, che veniva poi lavorato a valle, specie nelle zone lecchesi di Premana ed Introbio.

Il Grassi e la "sua montagna", il Pizzo Tre Signori

Da qui si parte per salire in vetta al Pizzo Tre Signori
Il Grassi e la "sua montagna", il Pizzo Tre Signori
Da qui si parte per salire in vetta al Pizzo Tre Signori
Il Rifugio, con accanto la 'sua' montagna, il Pizzo Tre Signori, in posizione panoramica verso il versante bergamasco, recentemente ristrutturato, si presenta funzionale ed accogliente ed offre col cuore agli escursionisti ottima accoglienza.
©2007 - Piero Gritti - Per informazioni: