HOMEPAGE - LA TUA FOTO - ESCURSIONI

 
FOTO dI SIMONETTA FRANCESCONI
(Pontirolo Nuovo - BG) -
Simonetta al Passo San Marco
 
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Dalla Pianca di S. Giovanni Bianco salita al CANCERVO dal CANALONE e discesa dal CANALINO DEI SASSI

domenica 17 aprile 2011

Ho veramente bisogno di ritrovare la mia spensieratezza e la mia solarita' tra queste montagne orobiche che ormai mi hanno adottato e che io ho imparato ad amare e rispettare. Nella loro imponenza e nei fantastici panorami che esse mi offrono ritrovo, stranamente, le stesse emozioni che mi danno l'immensita' e la linea d'orizzonte del mio tanto amato mare. E quando guardo ammirata una cima imponente o uno splendido paesaggio orobico, provo quella stessa magnifica sensazione che mi da' guardare la superficie infinita del mare e l'orizzonte: pace infinita. Le emozioni che quindi provo in ogni escursione sono importanti per me, perche' sono doni che meno pesante mi fanno sentire la mancanza della mia amata terra. E poi esiste l'amicizia che ogni volta si rinnova con le persone con cui divido queste esperienze. Con loro e' diventata una vera condivisione di molteplici emozioni, risate, fatiche, soddisfazioni per le mete raggiunte.
Dalla Pianca di S. Giovanni Bianco salita al CANCERVO dal CANALONE e discesa dal CANALINO DEI SASSI domenica 17 aprile 2011 - FOTOGALLERY
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Dalla Pianca di S. Giovanni Bianco salita al CANCERVO dal CANALONE e discesa dal CANALINO DEI SASSI domenica 17 aprile 2011 - FOTOGALLERY
Come questa domenica, parto con loro e insieme a loro condivido la ripidita' del sentiero, la magnificenza dei torrioni rocciosi del Cancervo, il tripudio di fiori e colori lungo il cammino. Con i miei amici osservo con nostalgia le ultime nevi, "battezzo" la new entry Silvia, festeggio il compleanno di Dany e insieme a loro consumo risate e cibo. Spesso quando siamo li' tutti insieme, magari sdraiati per una pausa o arrivati alla meta, e' come se mi sdoppiassi e riuscissi a guardare il nostro gruppo, me compresa, dall'esterno. E' in quei pochi istanti che, sola con me stessa, mi dico soddisfatta e contenta di essere li'. E poco importa se a volte, come questa ahimè, diventa difficile e faticoso! Ho comunque provato impressioni vive che vengono da tutto cio' e da chi c'e' intorno a me e vanno dritte al cuore e all'anima, mi danno forza nuova e in parte, riempiono vuoti di terra e gente lontane!
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E DOPO LE NEBBIE, IL SOLE E L'ALLEGRIA AI PIANI DI ARTAVAGGIO - domenica 16 gennaio 2011
Ah...finalmente oggi mettiamo il naso fuori di casa e soprattutto decidiamo di lasciarci alle spalle queste nebbie persistenti e fastidiose. Sentiamo il bisogno di ritrovarci noi del Pieroweb: il maltempo ci ha tenuti distanti per qualche settimana. Stare insieme ci fa bene, poiche' riusciamo ad essere sempre un gruppo affiatato ed alquanto spiritoso. Decidiamo, quindi, di raggiungere i Piani di Artavaggio partendo da Avolasio. Questa frazioncina appartiene al Comune di Vedeseta in Val Taleggio, e sorge a poco piu' di 1000 mt. E' suggestiva, un piccolissimo e tranquillo pugno di case e pochi abitanti, proprio come piace a me. Questo minuscolo borgo rappresenta il punto di partenza per molte escursioni, come ad esempio verso il Resegone a 1860 mt., oppure verso Artavaggio, per l'appunto. Si parte ragazzi!!!! La temperatura e' ottima direi. Ci si incammina infagottati, ma quasi subito, sulla stradina dissestata in salita, ci si "sfoglia" come delle cipolle. Mi colpisce, lungo il percorso, la presenza di molte piccole abitazioni montane sparse qua e la' e di qualche vecchio rudere. Quando trovo queste casette incastonate nella natura su in montagna, cosi' carine e tipiche, mi ricorre puntualmente il solito pensiero:"Quanto mi piacerebbe averne una." La neve non e' eccessivamente presente all'inizio: le insolite temperature di questo periodo l'hanno resa rada per almeno la prima meta' di questo percorso. Il gruppo e' allegro e molto ironico. Il Domy e la new entry Daniela, si pizzicano amichevolmente a vicenda, suscitando l'ilarita' dei presenti. Io, la Mery e Augusta, ormai siamo il trio del "cotto e mangiato", poiche' basta trovarci vicine per cominciare a parlare di ricette, segreti culinari e prodotti alimentari. Questo e' il nostro gruppo!! La montagna per noi non e' solo raggiungere un tot di metri sopra il livello del mare, non e' ambizione della vetta a tutti i costi, ma piuttosto il piacere di ritrovarsi, parlare di qualunque cosa, scherzare tra di noi e condividere una giornata serena e piacevole che ci appaga dopo una settimana di lavoro.
E DOPO LE NEBBIE, IL SOLE E L'ALLEGRIA AI PIANI DI ARTAVAGGIO - domenica 16 gennaio 2011 - FOTOGALLERY
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E DOPO LE NEBBIE, IL SOLE E L'ALLEGRIA AI PIANI DI ARTAVAGGIO - domenica 16 gennaio 2011 - FOTOGALLERY
E DOPO LE NEBBIE, IL SOLE E L'ALLEGRIA AI PIANI DI ARTAVAGGIO - domenica 16 gennaio 2011 - FOTOGALLERY
Il tutto con molta semplicita', complicita' e senza pretese. Questo e' quello che adoro di piu' di questo gruppo e le emozioni che mi dà sono sempre nuove. Il percorso e' molto panoramico, per la maggior parte a cielo aperto. Quando la neve si fa piu' presente dobbiamo fare attenzione a qualche lastrina di ghiaccio ma tutto procede per il meglio: siamo dei burloni ma poniamo attenzione! Dopo poco piu' di tre ore di cammino arriviamo finalmente ad Artavaggio. E' un bellissimo immenso pianoro soleggiato e candidamente innevato. E' frequentato principalmente da famiglie con bambini, ma non solo. Qui, all'esterno del rifugio Casari, al sole come lucertole, consumiamo il nostro pasto. La giornata e' a dir poco meravigliosa. Il sole ed il cielo azzurro sono nostri complici fin dal principio. Questa e' la mia simbiosi perfetta: io, la natura e i miei amici. Indugiamo, dopo il pasto, ancora un po' al sole: e' piacevolmente inevitabile! Schiaccio un brevissimo pisolino, sono rilassata e serena. Sono dove e con chi mi piace essere. Decidiamo a malincuore di ripartire. La discesa e' lunga e dobbiamo essere alle macchine prima che faccia buio. E quindi giu' a ritroso, accompagnati dall'aria pura e fresca, il sole che sta per calare ed il cielo che abbandona lentamente il suo color turchese per far posto ad una notte presumo stellata. Ho camminato tanto e sono un po' stanca, ma serena ed in pace con lo spirito. L'escursione di oggi e' stata molto bella, panoramica, affettuosa, brillante e complice. Voi che leggete.....scusate la mia mancanza di dettagli tecnici, nomi, altitudini e quant'altro!! Lascio fare ai piu' bravi ed sperti. In questi miei "diari", vi descrivo cio' che sento, perche' per me la montagna non e' solo "traguardo", ma.... e sopratutto, emozioni e sensazioni che vorrei umilmente condividere con voi. Gazie amici Pierowebini e grazie al nostro Piero che ci ha creati con la giusta atmosfera. Ci vediamo alla prossima!!
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AL RESEGONE TRA ONIRICO E REALTA' sabato 6 novembre 2010
Oggi, senza volerlo e neanche saperlo, ho un appuntamento con me stessa...sù al Resegone.
Questa normalissima giornata in montagna si trasforma in un viaggio tra realta', introspezione, sogni e pace. La realta' e' questa salita e tutto cio' che la riguarda. E' l'incontro con i miei amici di avventura, le loro voci, le loro risate. Il loro chiacchiericcio durante il percorso e' per me piacevolmente familiare e rassicurante. Ricevo le loro voci in questo piacevole percorso, come una buona medicina che migliora il mio stato emotivo. Realta' e' l'impatto con l'aria frizzante di questa mattina, che rinfresca il viso e i pensieri. Il crepitio delle foglie autunnali sotto i nostri scarponi, onnipresenti in quasi tutto il percorso testimonia questa stagione ricca di caldi colori. Durante la salita la presenza quasi costante delle nebbie che sovrastano le vallate sottostanti, limita la visione dell'orizzonte e dà al paesaggio un alone di mistero e di realtà visibilmente inesplorabile. Realta' e' la croce del Resegone che svetta verso il cielo di un meraviglioso e rincuorante azzurro primaverile. E' qui, a 1875 mt., che incontro la mia spiritualita'. Sono seduta su un cornicione in pietra sotto la croce. Davanti a me, una impenetrabile, bianca, misteriosa, pacifica coltre di nuvole sovrasta i paesaggi sottostanti. Al di la', in lontananza, velatamente visibili, maestose cime importanti: il Monte Rosa, il Cervino e tante altre. Ad un tiro di schioppo le Grigne si elevano da questo manto quasi immacolato. Guardo avanti a me e sono affascinata da cio' che vedo. Questo enorme manto candido che ho davanti sosi' inaccessibile, inviolabile, mi da' una strana sensazione di mistero e di pace allo stesso tempo. Immancabilmente arriva la meditazione ed una quasi prevista introspezione.
AL RESEGONE TRA ONIRICO E REALTA' sabato 6 novembre 2010 - FOTOGALLERY
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AL RESEGONE TRA ONIRICO E REALTA' sabato 6 novembre 2010 - FOTOGALLERY
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AL RESEGONE TRA ONIRICO E REALTA' sabato 6 novembre 2010 - FOTOGALLERY
AL RESEGONE TRA ONIRICO E REALTA' sabato 6 novembre 2010 - FOTOGALLERY
Che strano effetto questo Resegone!! Permetto a questo panorama di mettersi davanti, senza farsi scrupoli, al bello e allo sgradevole della vita. Io come questo paesaggio: il cielo terso, trasparente, sereno; le nuvole inaccessibili, inespugnabili, insuperabili. Ecco perche' mi cattura quello che ho davanti........perche' mi somiglia! Il richiamo degli amici mi riporta all'esterno di me stessa, ma la percezione dominante rimane quella di una sincera simbiosi tra me e la natura. La quiete mi avvolge, l'armonia e' perfetta. Rimango li' ancora un po' a farmi accarezzare dal sole e rapire dalla magnificenza di cio' che vedo da questa vetta. Il mio rientro e' pressoche' silenzioso, riflessivo e allo stesso tempo sereno, quieto. Questa cima, richiamata anche dal Manzoni all'inizio dei suoi Promessi Sposi, si'...questa vetta, con la spettacolarita' della sua veduta, ha avuto in me un effetto di spiritualita'. Che reazione magica questo Resegone!!!!
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Edizione 2010 della castagnata di Pusdosso nell'incerta ma riuscitissima domenica del 10 ottobre
E' proprio il caso di dire che a Pusdosso...."le ciambelle riescono sempre con il buco"!! Infatti amici, nonostante il solo pigro e avaro, il cielo variabile, l'aria frizzantina e le nubi minacciose che coronano le montagne circostanti, questa nuova edizione della castagnata di oggi, e' comunque un successone. E che allegria!!!! Partiamo, come al solito quando vogliamo recarci al borgo, dal paese di Fondra. La giornata e' meteorologicamente parlando, abbastanza incerta: il sole va e viene ed il cielo qua e la' non promette niente di straordinario. Noi, speranzosi, non possiamo rinunciare a questo appuntamento di oggi, che si preannuncia assai festaiolo e quindi ci avviamo lungo la mulattiera che parte dal paese. Partecipare alle feste organizzate dal borgo ci e' sempre piaciuto e siamo certi che il divertimento sara' garantito, percio', lungo la salita, aleggia il solito nostro buonumore e voglia di scherzare tutti insieme, tra una foto e l'altra. La prima tappa e' naturalmente il piccolo abitato di Cornelli. Qui ci fermiamo per una piccola sosta e non siamo i soli passanti: altri gruppi stanno recandosi come noi alla castagnata. Scambiamo due chiacchere e qualche foto ricordo assieme. Quando arrivo qui a Cornelli, rivolgo sempre il mio pensiero alla coppia di nonnini che rappresentano gli unici abitanti fissi di questo piccolissimo borgo. Li ho gia' conosciuti l'anno scorso e sentir dalle loro voci che vivono qui tutto l'anno e da soli per la maggior parte del tempo, mi affascina e allo stesso tempo mi intriga. Sono abbastanza su di eta' i due coniugi, eppure, nonostante abbiano dimora anche giu' in paese, preferiscono star qui in questo posto magico, silenzioso e isolato dal logorio della vita moderna. Li ammiro e un po' li invidio, io che non saprei vivere a lungo lontano da un luogo che, con i suoi servizi pubblici, mi dia sicurezza. Eppure loro amano vivere qui ed io non ho altro da fare se non imparare che si puo' star bene anche senza le tecnologie e senza le cose superflue a cui la vita moderna ci ha abituati e di cui non riusciamo a fare a meno. Quindi "chapeau" per questi due nonnini che anche oggi, di passaggio, vedo e saluto: sono ancora qui e questo mi fa enorme piacere! Procediamo nella salita con tranquillita', Pusdosso e' ormai vicina. Penso sia un vero peccato che la giornata non sia al top, pero' sono certa che non resteremo delusi. In lontananza il fumo che si vede salire, denota che al borgo c'e' gia' fermento per i preparativi. Infatti, una volta arrivati sul posto, notiamo i pentoloni gia' sul fuoco, i tavoloni gia' ben preparati ed i vari organizzatori indaffarati per garantire la buona riuscita di questa giornata. Ah ragazzi......adoro il profumo della legna che brucia, quell'odore per cosi' dire "di camino"....Mi da la sensazione di altri tempi, di semplicita' e di focolare domestico "d'un tempo". Poi in questo posto antico e rustico le sensazioni le vivi all'ennesima potenza! Dopo aver curiosato un po' qua, un po' la', occupiamo i posti a tavola, mentre alcuni dei nostri uomini fanno la fila per il pasto offerto dal borgo. Nonostante il tempo non sia dei migliori, ci rendiamo conto dalla lunga fila, che la partecipazione e' maggiore del previsto e che forse neanche gli organizzatori immaginavano, per via delle previsioni non buonissime, questo notevole afflusso di persone. Ma tutto e' sotto controllo, tutti hanno il loro pasto caldo e qualcuno, come me, si concede persino il bis!! Oggi partecipano anche i nostri amici Cate e Sergio con i loro strumenti ed il Piero ne e' ben felice perche' sa che con loro il divertimento e' garantito. Infatti, dopo aver mangiato e bevuto, ecco che si cominciano a sentire le prime note della fisa e della chitarra dei nostri amici.
Edizione 2010 della castagnata di Pusdosso nell'incerta ma riuscitissima domenica del 10 ottobre - FOTOGALLERY
Edizione 2010 della castagnata di Pusdosso nell'incerta ma riuscitissima domenica del 10 ottobre - FOTOGALLERY
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Edizione 2010 della castagnata di Pusdosso nell'incerta ma riuscitissima domenica del 10 ottobre - FOTOGALLERY
Cominciano i primi canti, i piu' anziani riscaldano le loro ugole e......si parte con vecchi canti popolari, stornelli e quant'altro. E' tutto molto allegro e coinvolgente, Cate e Sergio sono dei veri trascinatori. Non si puo' fare a meno di seguirli, anche se solo con un tamburellare delle dita o con un picchiettare del piede per quelli, che come me, non conoscono tutti i canti intonati. Il tutto e' di mio gradimento e penso che il Piero ha ragione quando dice che con Cate e Sergio "e' tutta un'altra musica"! Loro sono davvero bravi e anche molto semplici.....come piace a me! Intanto, oltre a loro c'e' qualcun'altro che suona altri strumenti e l'atmosfera si arricchisce ulteriormente di nuove note. Ad interrompere questo rustico festival, arriva rigorosamente la Santa Messa, nel primissimo pomeriggio, a cui partecipano molti dei presenti. Intanto si sente profumo di caldarroste e di li' a poco, ancora tra canti ed allegria, ecco distribuire numerosi pacchettini di calde castagne appena cotte per la felicita' di tutti .Per me e Milou, che letteralmente adoriamo questo frutto, e' una vera e propria goduria! E non basta....c'e' anche una lotteria a premi. Stranamente vinco anche io qualcosa e vado fiera ed intimidita a ritirare il mio premio.. Faccio un giro nel retro del paese per scattare alcune foto ed immagino come sia stato nei tempi passati quando pochi abitanti svolgevano semplici attivita' contadine vivendo con quello che da soli riuscivano a produrre. Vedo vecchie foto del borgo che avvalorano questi miei pensieri. Intanto si continua ancora a cantare, mangiare caldarroste, ridere e scherzare, scattare foto e.........Insomma non si andrebbe mai via da questo posto da fiaba. Ma alcuni di noi decidono che e' arrivata l'ora di andare: salutiamo il Piero che preferisce indugiare ancora un po' tra canti e foto e dopo aver ringraziato il borgo per la sua ospitalita', comincianmo a scendere. Decidiamo di fare un percorso diverso da quello dell'andata: questa volta percorriamo il sentiero che passa per quel di Foppa.Questo piccolo e pittoresco centro abitato con la sua chiesina e la sua fontana in pietra , rappresenta una delle piu' antiche contrade della zona. Oggi le abitazioni sono quasi tutte ristrutturate, vedo, ma il luogo mantiene ancora il suo fascino di un tempo. Io amo questi posti che sanno di antico e quindi oggi sono proprio entusiasta perche', non solo mi sono stradivertita a Pusdosso dove ho goduto di una sana ed allegra giornata, ma ho avuto occasione di visitare un'altra piccola perla incastonata in val Brambana!!! Alla prossima ragazzi!!
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C'e' ancora la luna in cielo quando arriviamo a Lizzola. Il paese sembra un addormentato "presepe fuori stagione". Guardando i numerosi appartamenti chiusi, immagino il brulicare di solo qualche mese fa! il cielo e' limpido ma l'aria e' frizzantina. Lasciate le macchine nella zona finale del paese, ci equipaggiamo per benino come al solito, una foto veloce ai Piizo del Diavolo di Tenda al risveglio, e poi via si parte!!
Prendiamo subito, alla nostra destra, il sentiero 307 un po' pietroso tra gli alberi e in ombra. L'aria frizzantina di prima ora mi sembra freddina e non disdegnerei i miei guanti: ho le mani gelate. Procediamo tutti e sette fino a sbucare in una zona prativa e cominciamo a salire. Mi volto per regalarmi un ultimo sguardo su Lizzola ancora assonnata e sentire il canto di un gallo ritardatario che testimonia il nuovo giorno.
Io e la Mery, oggi, facciamo coppia fissa e cominciamo la salita insieme. Gli altri ci precedono. Noi andiamo tranquille. Qualche foto qua e la' per testimoniare il passaggio. Mi guardo intorno e noto che i colori autunnali non sono ancora marcati come pensavo. Ciononostante, la valle, tra luci ed ombre, e' bellissima e una cascata, 'zoomata' lungo la salita, rende il tutto spettacolare. Riesco a vedere anche gli impianti di risalita delle piste del paese in lontananza.
Il chiacchericcio tra la Mery e me ci accompagna sotto un gradevole sole fino al Passo dela Manina e alla sua cappelletta. Tranne in pochi tratti che richiedoono maggior sforzo, quasi non mi accorgo del percorso appena fatto per arrivare quassu'. La vista e' piacevole e straordinaria. Dalla chiesetta (1821 mt.) ammiriamo la Valle Maina sottostante con alcuni paesini e, piu' vicino alla nostra visuale, i resti delle antiche attivita' minerarie degli anni ' 60 e ' 70: le vecchie baite dei minatori.
Davanti a noi e tutto intorno cime importanti e soleggiate come i 'Giganti Orobici' Pizzo Redorta e Pizzo Coca. E' veramente una bella terrazza quella in cui ci troviamo! E vai con gli scatti!! Ma dobbiamo procedere: la meta ci aspetta. Avanziamo in cresta fino all'anticima del Sasna a circa 2180 mt.
Qui una prima croce ci attende, ma salendo ancora, si arriva alla cima "ufficiale"!! Siamo a 2229 mt. e ad aspettarci non piu' il sole, ma la classica nuvoletta fantozziana. Che disdetta!! Non e' giusto: il sole si e' nascosto e non vuol saperne di uscire. Temerari, decidiamo di fermarci qui per il pranzo, ma, vi assicuro, siamo veramente intirizziti!! Il morale e' comunque alto e tra risate, battute e tremolii, finiamo i nostri panini. Non ci sembra il caso di sostare tanto quassu'. Soffia un'aria veramente fredda.
Salita al Passo della Manina e ascensione al Monte Sasna (2229 m.) domenica 26 settembre 2010 - FOTOGALLERY
Salita al Passo della Manina e ascensione al Monte Sasna (2229 m.) domenica 26 settembre 2010 - FOTOGALLERY
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Salita al Passo della Manina e ascensione al Monte Sasna (2229 m.) domenica 26 settembre 2010 - FOTOGALLERY
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Salita al Passo della Manina e ascensione al Monte Sasna (2229 m.) domenica 26 settembre 2010 - FOTOGALLERY
Salita al Passo della Manina e ascensione al Monte Sasna (2229 m.) domenica 26 settembre 2010 - FOTOGALLERY
Scendiamo. Dobbiamo raggiungere la Baita di Sasna in Valle Bondione a 1961cmt. Per arrivarci, procediamo in un vallone immenso e deserto. E' incontaminato e mi da' l'impressione che nessuno vi abbia mai transitato: nessun traliccio della luce, nessuna presenza tranne noi. Che sensazione!! Ma naturalmente non e' cosi: i resti fisiologici di pascoli passati ne sono la prova! Lasciata la baita alle nostre spalle, procediamo seguendo il sentiero 322, tra pianori erbosi e piccoli salti. A differenza del tragitto di andata, quello del ritorno e' caratterizzato dalla presenza dell'acqua, con torrentelli e cascatelle.
La cosa strana e' il tempo: ci ritroviamo ad un certo punto a vivere il sole, la pioggia e la grandine contemporaneamente! Non manca proprio niente a noi del Pieroweb!! Arriviamo cosi' in prossimita' del paese e finalmente raggiungiamo le macchine. Sta diventando una consuetudine per noi, bere qualcosa tutti insieme, prima dei saluti finali. E' cosi' anche questa volta: qualcosa di caldo che ci ristori e poi.......baci e alla prossima!! Anche oggi il Piero ci ha regalato una giornata entusiasmante!!
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ESCURSIONE AVVINCENTE SU CIMA ALBEN domenica 1 agosto 2010
Oggi, domenica 1 agosto, si sale sulla cima Alben!!!! Dominatore della Val Serina, L'Alben e' un complesso di creste dolomitiche e frastagliate a forma di ferro di cavallo. Le sue cime principali sono due: Cima Croce a 1868 mt.e Cima Alben, la principale, a 2019 mt. Oggi decidiamo di scalare la seconda. Raggiungiamo Zambla Alta e precisamente il Colle di Zambla. Lasciate qui le macchine, prendiamo un sentiero discretamente ripido che sale nel bosco. Siamo in ombra e l'aria e' frizzantina. Proseguiamo fino a che il bosco lascia il posto a tutt'altro tipo di paesaggio. Siamo "allo scoperto" e tutt'intorno e' si' verde, ma con tratti di ghiaione e rocce un po' ovunque. E' un saliscendi mediamente impegnativo che ci conduce fino ad un bivio. Qui, procedendo verso sinistra, si arriva al bivacco Nembrini in pochi minuti. Decidiamo di visitarlo al ritorno. Quindi procediamo spediti verso destra, seguendo il sentiero 501 che porta al Passo della Forca a 1848 mt, divisore delle due cime principali. Qui finalmente un po' di sosta! Via gli zaini dalle spalle, abbeveriamo anche le nostre bestiole. Alla nostra destra non solo possiamo ancora ammirare il Passo della Croce raggiungibile in pochi minuti, ma cio' che attira la mia curiosita' sono una porticina ed una finestrella nella roccia. Che strano riparo! Mi avvicino a curiosare, guardo tra i vetri e .............Ma si puo' entrare!!! Ed eccomi cosi' all'interno della "Baita dol Gioan"!! Che roba ragazzi!!!! Siamo praticamente dentro un minuscolo rifugio ottenuto nella roccia, dove si possono trovare una piccola stufa, acqua, succhi di frutta, caffe' e persino la polenta! Insomma lo stretto necessario in caso di bisogno! Ed anche un tavolato a mo' di letto! Fuori anche un filo con le mollette per stendere! Fantastico!!! Scatto alcune foto di questo insolito interno. Si riparte seguendo il sentiero di sinistra che ci portera' in vetta. Il percorso qui si fa piu' impegnativo con a tratti dei salti rocciosi. Si oltrepassa un foro derivante da un enorme masso, superiamo ancora un passaggio un po' difficile e poi, seguendo il sentiero, arriviamo a Cima Alben. Una croce di ferro la domina. Due tipi di paesaggio si aprono davanti a noi. All'esterno della cima troviamo alti ed impressionanti strapiombi rocciosi affacciati sulla Val Seriana e sulla Valle del Riso. Per contro, all'interno, verdi distese di pascoli e alpeggi verso la Val Serina!!! Ci accomodiamo per il pranzo scegliendo come finestra panoramica quella che si apre sugli strapiombi. Indugiamo qui un po' dopo mangiato e la sottoscritta schiaccia anche un breve pisolino, senza rendersi conto di essere a pochi metri dal vuoto. Decidiamo di rientrare, anche perche' c'e' un'insinuosa nebbia che si aggira. Ripercorriamo al contrario il percorso fatto all'andata con una breve sosta al bivacco Nembrini che prima avevamo lasciato. Peccato...e' chiuso. Pero' ci fermiamo ugualmente all'esterno e scattiamo delle foto. Riprendiamo il cammino. Ora i passaggi impegnativi dell'andata non fanno poi cosi' paura! Anzi....E' proprio in uno di questi che scopriamo un esemplare di raponzolo: un fiore molto particolare che non avevo mai visto prima! E poi giu' via, ancora in discesa, lasciamo le roccette e il ghiaione per rientrare nuovamente nel bosco a ritroso. Infine le macchine. Siamo rientrati da una bella escursione a tratti tranquilla, a tratti avvincente, ma pur sempre fantastica, dove il gruppo ha dimostrato ancora una volta di essere allegramente affiatato! Grazie della compagnia amici!!
ESCURSIONE AVVINCENTE SU CIMA ALBEN domenica 1 agosto 2010 - FOTOGALLERY
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Salita in Val Sanguigno al Rif. Gianpace e al Passo di Zulino il 18 luglio 2010
Questa domenica andiamo alla scoperta della Val Sanguigno e del Passo Zulino. E' una meta nuova quasi per tutti, ma non ne siamo intimoriti: ci piace l'avventura!! Eccoci dunque a Valgoglio, paese montano della Val Seriana a 929 mt. E' da qui che partiamo, lasciando le macchine esattamente alla centrale ENEL di Aviasco. Subito dopo questo impianto, c'e' un ponticello a sinistra, con alcune indicazioni tra cui il sent. 265 per Forcella Zulino che noi abbiam scelto di seguire. Inizia cosi' il nostro cammino che ci portera', come prima tappa, al rifugio Gianpace. Ci inoltriamo nel bosco. Siamo in ombra ed il fresco ci da sollievo nella salita che a tratti si fa un po' duretta. A sinistra del percorso sono vari i torrenti e la cascate che ci accompagnano: e' un bellissimo paesaggio ricco d'acqua e di verde rigoglioso. Camminiamo per circa un'oretta o poco piu' fino ad arrivare nei pressi di un altro ponticello sulla sinistra. Lasciamo dunque il sentiero e lo attraversiamo per raggiungere, dopo una breve salita, il rifugio privato di Gianpace. Che bello ragazzi!!! E' troppo carino!! Non e' tanto grande ma e' graziosamente incastonato nel verde circostante dei suoi praticelli e di tutta la vegetazione intorno! Ha una rustica sala da pranzo da cui proviene un profumino invitante e fuori una bella fontana di acqua fresca dove dissetarsi. Si'...e' proprio un bel posticino e lo testimonia la presenza di numerose famiglie con bambini che si divertono nel prato del rifugio, o chi semplicemente si gode un po' di riposo sdraiato al sole. Ci soffermiamo poco qui, ma ci ritorneremo a fine escursione. Dobbiamo proseguire verso il Passo Zulino. Ora siamo a cielo aperto e non piu' nel bosco, ma, per fortuna, pozze d'acqua, torrenti e cascatelle non mancano! Inizialmente pensiamo che con un'oretta di cammino saremo alla meta. Ma ci vuole poco piu' del doppio del tempo per arrivare in cima.
Salita in Val Sanguigno al Rif. Gianpace e al Passo di Zulino il 18 luglio 2010 - FOTOGALLERY
Salita in Val Sanguigno al Rif. Gianpace e al Passo di Zulino il 18 luglio 2010 - FOTOGALLERY
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Salita in Val Sanguigno al Rif. Gianpace e al Passo di Zulino il 18 luglio 2010 - FOTOGALLERY
Salita in Val Sanguigno al Rif. Gianpace e al Passo di Zulino il 18 luglio 2010 - FOTOGALLERY
Alcuni di noi preferiscono fermarsi ai piedi del passo. Piero e altri decidono di raggiungere a tutti i costi la cima. No...non posso rinunciare anche se so che sara' dura. Mi unisco a loro e saliamo ulteriormente. Ragazzi........e' tosta davvero!!!! Si rampa alla grande tra una vegetazione alta che dobbiamo spostare al nostro passaggio. Dai che manca poco...e si sale ancora, ancora! Ma dov'e' questo passo? E dopo tanto sudore eccoci...siamo arrivati!! Siamo a 1759 mt. Dei cavalli al pascolo ci danno il benvenuto. Il panorama, da quassu', e' notevole. Il Monte Secco, l'Arera, il monte Fop e qualche altra cima sono maestosi davanti a noi. Mentre gli altri consumano il loro pranzo giu' ai piedi del passo, noi impavidi lo facciamo qui, davanti a questa visione spettacolare. Il tutto e' molto rilassante. Ci tratteniamo un po' quassu' e dobbiamo ricorrere anche alle felpette, poiche' l'aria si fa pungente. Quando decidiamo di ridiscendere, io e la Gessica temiamo che la discesa sia, per le nostre gambe, impegnativa come la salita. Invece, con nostra meraviglia, si rende abbastanza "sciolta", veloce e poco pesante. Ripercorriamo a ritroso fino al rifugio Gianpace, dove ad aspettarci ci sono gli altri compagni di escursione. Ci viene offerta gentilmente una bibita fresca dai gestori e stiamo li', seduti, a goderci il meritato riposo, insieme a molte altre persone di ritorno anche loro, dalle escursioni della giornata. Dopo la consueta foto di gruppo si decide di ritornare alle macchine per far ritorno a casa. Oggi ho visitato una nuova valle e aggiunto una nuova meta alla mia collezione privata!!!!!!
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Salita da Carona in Val Sambuzza fino, per alcuni, al Passo di Publino e al Pizzo Zerna

il 4 luglio 2010

Oggi i nostri scarponcini hanno deciso di portarci a visitare una nuova valle (nuova per me e Domy). Si parte dunque......andiamo in Val Sambuzza!!!! Questa e' una valle minore della Val Brembana situata esattamente nel comune di Carona. Per raggiungerla, lasciamo la macchina poco prima del borgo di Pagliari che visitero' al rientro. Lasciato questo suggestivo abitato, proseguiamo per un tratto di carrabile e costeggiamo l'imponente cascata della Valle Sambuzza che fa confluire nel Brembo tutte le acque di questa zona. Poco piu ' avanti lasciamo la carrabile e proseguiamo seguendo il sentiero 209 del CAI che ci condurra' al lago di Val Sambuzza, nonche' al Passo del Pubino e ancora con un piccolo sforzo, al Pizzo Zerna. Decido di godermi questo percorso in tutta tranquillita' e lascio che i miei compagni di avventura mi superino. Voglio assaporarmi questa valle suggestiva ricca di cascate, pianori e ruscelli in quantita'! Io, Domy e Maurizio (rientrato nel nostro gruppo proprio oggi ) restiamo quindi nelle "retrovie" e. proseguendo con calma, scattiamo le nostre foto. Il paesaggio ci offre tranto verde con numerose piantine di profumato timo tra le rocce, vivace rododendro un po' ovunque, cavalli al pascolo e persino una fugacissima comparsa di un camoscio che purtroppo non riusciamo a fotografare. Arriviamo al lago di Sambuzza solo poco dopo i nostri compagni che gia' stanno dando fondo ai loro viveri. Il posto e' rilassante: siam seduti tutti in prossimita' della riva e, consumando il nostro pranzo al sacco, ci godiamo il sole e la pace di questo posto. Alcuni di noi dopo aver mangiato, decidono di proseguire per il Passo del Publino e ancor su fino al Pizzo Zerna. C'e' qualche nuvola sospetta, ma non ci intimoriamo. Io, Domy, Mauri e Gessica, decidiamo di restare giu' al lago e di ispezionarne i dintorni. Con nostra sorpresa, scopriamo dei laghetti minori molto suggestivi e limpidissimi. Uno e' di un fantastico color verde smeraldo, l'altro, se pur limpido, e' caratterizzato da un fondale di color ruggine che gli dona un inconsueto aspetto. Tutt'intorno ultimi resti dell'inverno con sprazzi di neve dove Milou, eccezionalmente, si addentra spinta, probabilmente, dalla calura avvolgente. Questo, e' un evento da fotografare, se si considera la sua totale avversione verso" quella roba bianca e fredda". Anche Maurizio gode della presenza dell'ultima neve e vorrebbe avere gli sci ai piedi per fare anche solo qualche metro!! Ritorniamo sulle rive del lago grande e prenderemmo ancora un po di sole, ma........Poche gocce di pioggia si trasformano in un prepotente scroscio che ci costringe a battere in ritirata verso fondo valle. Pensiamo ai nostri amici in vetta e a quello che tocchera' loro, ma dobbiamo scendere e loro faranno altrettanto. Ci ritroviamo tutti a Pagliari dove, nel frattempo, e' ricomparso il sole. Ci raccontiamo dell'imprevedibilita' del tempo: quelli in vetta si son beccati addirittura la grandine. Pero' ora siam qui tutti riuniti a goderci una fresca bevanda o un gelato acquistati nel piccolo bar del borgo. A conoscenza della mia passione per gli antichi borghi, Maurizio, approfittando della siesta del gruppo, mi fa da cicerone e mi accompagna tra i vicoli suggestivi di questo pugno di case. Io adoro questi posti che odorano di antico e scatto alcune foto degli angoli piu' pittoreschi. Insomma.....Pagliari e' una perla rustica incastonata nel verde circostante! La nostra giornata e' cosi' giunta al termine e ci dirigiamo alle macchine. Saluti e bacetti, ragazzi........ci si rivede alla prossima!!!!!
Salita da Carona in Val Sambuzza fino, per alcuni, al Passo di Publino e al Pizzo Zerna il 4 luglio 2010 - FOTOGALLERY
Salita da Carona in Val Sambuzza fino, per alcuni, al Passo di Publino e al Pizzo Zerna il 4 luglio 2010 - FOTOGALLERY
Salita da Carona in Val Sambuzza fino, per alcuni, al Passo di Publino e al Pizzo Zerna il 4 luglio 2010 - FOTOGALLERY
Salita da Carona in Val Sambuzza fino, per alcuni, al Passo di Publino e al Pizzo Zerna il 4 luglio 2010 - FOTOGALLERY
Salita da Carona in Val Sambuzza fino, per alcuni, al Passo di Publino e al Pizzo Zerna il 4 luglio 2010 - FOTOGALLERY
Salita da Carona in Val Sambuzza fino, per alcuni, al Passo di Publino e al Pizzo Zerna il 4 luglio 2010 - FOTOGALLERY
Salita da Carona in Val Sambuzza fino, per alcuni, al Passo di Publino e al Pizzo Zerna il 4 luglio 2010 - FOTOGALLERY
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Monte Boario nel contesto della Cavalcata tra Monti e Laghi nella calda domenica del 6 giugno 2010

Oggi il nostro gruppo si fa partecipe e testimone della "Cavalcata tra monti e laghi" dell'alpinista bergamasco Maurizio Agazzi!! E' una traversata di creste di circa 60 km. che il nostro Maurizio effettuera' tra la Val Cavallina e l'Alto Sebino attraverso le cime. Questa impresa non priva di difficolta' per i vari "sali e scendi", vuole essere un omaggio al territorio di queste vallate e naturalmente vuole promuoverne le bellezze. Questa domenica il nostro gruppo e' copioso e si dislochera' in punti diversi del tragitto, in modo tale che questa impresa e i suoi seguaci verranno da noi fotografati in siti diversi. Di conseguenza il Fulvio, la Mery, il Luca ed altri si spargono sul sentiero tra Riva di Solto e Lovere per fotografare la discesa. Il Piero, io e Domy, Anto e Roby con la Lubj e Marco Caccia, ci dirigiamo verso Fonteno da dove ci incammineremo. Questo e' un tipico comune montano con le sue viuzze strette, noto per essere "il balcone del lago", poiche' la sua ridente posizione offre una spaziosa visione del lago d' Iseo fino alle cime dell'Adamello. Lasciate dunque le macchine a Fonteno ci inoltriamo nel sentiero 568. La giornata inizialmente non e' limpidissima, ma la calura e' intensa e le zanzare onnipresenti. Tra rampate, discese e prati, raggiungiamo il monte Boario dove predomina una croce in legno. Da qui si vede il lago d'Iseo purtroppo velato dalla foschia. Dopo una breve sosta per una foto di gruppo, decidiamo di proseguire ancora un po' lungo il sentiero che porta al monte Torrezzo. Non lo raggiungiamo perche' decidiamo di stabilirci in un punto in cui sappiamo passera' il Maurizio con i suoi al seguito in discesa. Troviamo cosi' una piccola e verde radura e decidiamo di consumare li' i nostri panini in attesa che passino "i nostri atleti". Fa abbastanza caldo e dopo il pranzo, in attesa del passaggio, qualcuno prende il sole, qualcun'altro schiaccia un pisolino, altri guadagnano un po' d'ombra. Ma ecco che finalmente intravediamo qualcuno che corre. Sì......sono prioprio loro: il Maurizio con i suoi al seguito!! Con un balzo felino ci mettiamo in piedi e attiviamo le nostre macchine fotografiche e via ad immortalare il passaggio! Ne e' valsa la pena aspettare sotto la calura! Indugiamo ancora un po' sul nostro prato e poi decidiamo di scendere: dobbiamo essere per tempo al porticcioo turistico di Lovere per l'arrivo di Maurizio. Qui il nosro gruppo si ricompatta e attende.Tutti sono pronti per celebrare come merita questo avvenimento. Il nostro eroe ed i suoi seguaci non si fanno attendere per molto. Arrivano stremati ma contenti di aver portato a termine questa avventura. Maurizio Agazzi e' provato ed emozionato Viene fatta la meritata premazione, i riconoscimenti (tra cui anche al Piero come fotografo ufficiale della manifestazione) ed una intervista in cui il Maurizio esprime le emozioni provate nel corso di questa Cavalcata. Al termine un ricco buffet freddo ci accoglie tutti!! La giornata e' terminata con successo e la manifestazione ha avuto l'esito e la popolarita' previsti e ampiamente meritati!!
Monte Boario nel contesto della Cavalcata tra Monti e Laghi nella calda domenica del 6 giugno 2010 - FOTOGALLERY
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Da Sovere salita alla CORNA E MALGA LUNGA in Val Cavallina nella bella e calda domenica

del 23 maggio 2010

Questa volta i nostri scarponi ci portano alla scoperta della Val Cavallina e precisamente alla Malga Lunga.Si tratta di una malga-museo posta a 1235 m. tra Sovere e Gandino.E' degna di nota per essere stata, durante la seconda guerra mondiale, grazie anche alla sua posizione strategica, una fortezza dei partigiani. In segiuto ai combattimenti una bomba fu gettata all'interno della malga provocando la morte di alcuni e la cattura di altri partigiani che in segiuto vennero giustiziati. Per tale motivo oggi, in onore dei partigiani caduti, la malga e' stata trasformata in museo della resistenza e dedicata alla 53 Brigata Garibaldi. Ma ritorniamo a noi! Oggi la brigata e' bella allegra, come sempre del resto, e la giornata niente male. Partiamo da Sovere ed esattamente dal Santuario della Madonna della Torre. Ci inoltriamo nel lussureggiante sottobosco della val Cavallina. Tanto verde rigoglioso tutto intorno e soprattutto la piacevole ombra, che ci permette di salire senza eccessiva difficolta'. Si procede tra scatti e qualche sosta in una natura meravigliosa e ricca di molte fioriture. Il Piero mi fa conoscere alcuni esemplari di fiori montani a me sconosciuti ed io cerco di immortalarli con la mia macchina. Imparo sempre nuove cose nelle nostre escursioni! Faccio conoscenza col"botton d'oro", la peonia e di diversi esemplari di orchidee. Anche le ginestre di un allegro giallo la fanno da padrone lungo un tratto del nostro cammino! Insomma, un vero tripudio di colori!! Arriviamo fino ad una croce metallica. Da qui e' possibile ammirare un panorama che, pur essendo oggi un po' offuscato, mozza il fiato, con il lago di Iseo sullo sfondo. Qiu piccolo snack per alcuni di noi e poi si riparte verso la meta.Finalmente eccoci arrivati.La Malga e' molto affollata: tanti gli ospiti e, diffuso, un piacevole profumino di grigliata. Noi pierowebini ci guadagnamo un posto al sole sull'erba tra i vari pic-nic presenti e consumiamo i nostri panini. Il sole e' gradevolissimo ed e' veramente un " botèp" stare sdraiati sull'erba. Alcuni di noi, dopo il pranzo, decidono di raggiungere una postazione ancor piu' panoramica e scattare alcune foto. Io ed il Piero restiamo a goderci la pace ed il sole come due lucertole. Al ritorno dei nostri amici si decide di rientrare. Ripercorriamo a ritroso il cammino fatto al mattino, giu' fino al Santuario di partenza. Qui un'altra piacevole sorpresa: il luogo e' in festa!! Numerosi bambini e adulti popolano la chiesa ed i prati circostanti. Ci sediamo a consumare una bibita fresca e ci facciamo testimoni di tanta allegria! La giornata e' stata ancora una volta positiva: appagati possiamo far ritorno a casa. Alla prossima ragazzi!!!!
Da Sovere salita alla CORNA E MALGA LUNGA in Val Cavallina nella bella e calda domenica del 23 maggio 2010 - FOTOGALLERY
Da Sovere salita alla CORNA E MALGA LUNGA in Val Cavallina nella bella e calda domenica del 23 maggio 2010 - FOTOGALLERY
Da Sovere salita alla CORNA E MALGA LUNGA in Val Cavallina nella bella e calda domenica del 23 maggio 2010 - FOTOGALLERY
Da Sovere salita alla CORNA E MALGA LUNGA in Val Cavallina nella bella e calda domenica del 23 maggio 2010 - FOTOGALLERY
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BELLISSIMA VAL VERTOVA il 25 aprile 2010

Questa domenica decidiamo di andare alla scoperta di un posto a dir poco fantastico: la Val Vertova. La Val Vertova si sviluppa alle spalle dell'omonimo comune in val Seriana. E' un posticino molto suggestivo in cui ci addentriamo tramite sentieri e mulattiere. Il paesaggio attrae tutti noi del gruppo (tra l'altro oggi discretamente numeroso), che cominciamo a far lavorare le nostre macchine fotografiche con avidita'. La presenza dell'acqua e' costante per tutto il percorso; infatti le numerose sorgenti sono la caratteristica principale di questa valle. Tutt'intorno sembra quasi surreale: sembra di essere in un'altra dimensione fatta di quiete, cascate, torrenti e cristalline pozze d'acqua scavate nella roccia. Mi sento quasi come Alice nel paese delle meraviglie!! Ne siamo affascinati tutti a tal punto da non sentire quasi la salita che, in certi punti, si fa faticosa. Il clima e' gradevolissimo durante questa prima mattinata. La vegetazione intorno e' ricchissima e rigogliosa e, durante il cammino, facciamo conoscenza con una salamandra pezzata, unica presenza per noi, oggi, della fauna di questa valle. Estasiati arriviamo finalmente alla Baita Rondi. Qui consumiamo il nostro pranzo al sacco, arricchito dal caffe' e dalla gradevolissima accoglienza offertaci dal sig. Rondi e amici con cui trascorriamo alcuni piacevoli minuti. Nel frattempo alcuni del gruppo hanno deciso di raggiungere il bivacco Testa a circa 1490 mt. Li accompagnera' la nuova mascotte del gruppo: la new entry Dory, la lupacchiotta di Andrea ed Erica! Intanto il sole della mattina sta lasciando il posto alle nuvole ed al grigiore, per cui, dopo le foto di gruppo con il proprietario della baita ed i suoi amici, decidiamo di avviarci verso la discesa, consapevoli di riunirci piu' avanti con gli altri che scenderanno dal bivacco. E cosi' avviene. Ci ritroviamo tutti riuniti per un rientro interminabile con discesa ad anello lungo il sentiero 529, di cui si fa insolito regista Piero Masserini. Ci si copre e ci si scopre: piove un po' poi smette e si fa sentire a momenti il caldo dovuto anche alla fatica del rientro. Ma perche' per scendere si deve ancora salire e rampare come delle caprette? Ogni tanto una sosta per riposare le gambe fino giu' in fondo valle alle macchine. E' stata una bella escursione anche se a tratti faticosa e dal rientro lunghissimo, ma degna di essere vissuta. La Val Vertova merita veramente ogni nostra fatica e goccia di sudore! Un drink tutti insieme al Circolo della Valle per suggellare questo nostro nuovo incontro e questa bellissima e riuscitissima uscita domenicale di noi Pierwebini. Alla prossima!!!

BELLISSIMA VAL VERTOVA il 25 aprile 2010 - FOTOGALLERY
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ESCURSIONE AL RIFUGIO E MONTE VACCARO domenica 28 marzo 2010

Finalmente di nuovo in montagna!!! Avete mai sentito parlare del "mal d'Africa"? Ecco....ultimamente io stavo soffrendo di "mal di montagna". Essendone stata assente, per varie ragioni, da circa un mese, ne sentivo fortemente la nostalgia! Sentivo il bisogno di calzare i miei scarponcini, indossare il mio zainetto e, racchette alla mano, via...in marcia!! E cosi' oggi non mi par vero di questa escursione e della bella giornata. Si va al rifugio Vaccaro e sull'omonimo monte.Siamo veramente fortunati: la temperatura davvero piacevolissima, il sole caldo ed il verde circostante, ci fan pensare che, nonostante gli ultimi colpi di coda del lungo inverno, la primavera sta facendo capolino..finalmente! Il percorso e' molto piacevole e rilassante e si snoda a volte attraverso strada battuta, altre fra sentieri o prati. Tutt'intorno il verde la fa da padrone ed e' arricchito da numerose ancora timide presenze: i primi fiori primaverili. Seppur appena nati, belli e vivaci, attirano la nostra attenzione e sono presagio che molto presto ogni giorno sara' una bella giornata di sole proprio come oggi. In occasione di questa escursione conosco Margaret, per me una new entry. Tra me e lei c'e' subito un buon feeling e lei, che in montagna ci va da anni, mi da alcune dritte su come faticare meno in salita piuttosto che sull'abbigliamento o altro. Insomma....complicita' femminile in montagna! Cosi' tra una chiacchera, qualche risata e ogni tanto una sosta, arriviamo in prossimita' del rifugio. Qua, quasi di colpo, il panorama circostante cambia totalmente. C'e' la neve d'ora in poi, soffice e, come dico io, "sprofondosa". Due le possibilita' che ci si presentano a questo punto del percorso: proseguendo a sinistra si raggiunge il vicinissimo rifugio Vaccaro; seguendo il sentiero davanti a noi si sale sulla vetta del monte. I piu' giovani Gessica, Paolo, Claudio ed Elena decidono di indossare le ciaspole e puntano in alto. Io; Domy, Margaret e Piero, decidiamo per il rifugio. Qui facciamo una breve sosta, approfittiamo per crogiolarci un attimo al sole e facciamo la conoscenza di alcuni dei rifugisti che gentilmente ci danno ospitalita'. Il Piero, che e' inarrestabile, decide di raggiungere il Passo Vaccaro, poco sottostante la vetta omonima, trascinando me e Margaret nell'impresa. Lui, come al solito mette il "turbo" e ci distanzia parecchio, mentre io e la Margaret lo raggiungiamo comodamente, sprofondando non di rado nella neve morbidissima. Una volta raggiunta la meta, tutti e tre godiamo di un panorama spettacolare: il Diavolo, il Diavolino e molte altre cime ci si presentano davanti imponenti con le loro vette innevate. E' veramente uno spettacolo ineguagliabile che merita numerosi scatti. Dopo le foto di rito, decidiamo di scendere al rifugio dove ci aspetta un pasto caldo gentilmente offerto dai rifugusti! L'ambiente e' cordiale, il pranzo e' ottimo e i nostri amici gentilissimi. Mentre i giovani sono su in vetta a consumare qualche panino sulla neve, io, Domy, Piero e Margaret, stiamo davvero bene al rifugio e siamo appagati dalla bella giornata.Da li' a poco i nostri giovani eroi fanno ritorno abbastanza stanchi ma soddisfatti. Li facciam riposare un po' e poi decidiamo per il rientro. E' stata una bellissima giornata di sole, di verde e........di neve. Un po' primavera, un po' inverno, ma indubbiamente una splendida giornata in montagna!!
ESCURSIONE AL RIFUGIO E MONTE VACCARO domenica 28 marzo 2010 - FOTOGALLERY
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ESCURSIONE AL RIFUGIO E MONTE VACCARO domenica 28 marzo 2010 - FOTOGALLERY
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SALITA DA PIAZZATORRE AL RIFUGIO GREMEI CON PROSEGUIMENTO AL TORCOLA VAGA E TORCOLA SOLIVA

domenica 7 febbraio 2010

Dove si va questa volta? La meta sarebbe dovuta essere la Val Imagna, ma visto le nevicate degli ultimi giorni che ci avrebbero creato qualche difficolta', invertiamo la rotta e ci dirigiamo a Piazzatorre! Da qui saliamo verso il rifugio Gremei. Questa volta la giornata e' bella: il cielo e' terso ed il sole riscalda gli animi. Il Gremei e' un bel rifugio ampio e soleggiato, in legno, brulicante di sciatori che vi sostano durante le loro sciate. Mi piace! Da qui costeggiando le piste, ci dirigiamo verso Torcola Vaga. La salita e' gradevole e per niente faticosa. Siamo in piacevole compagnia: gli sciatori ci sfrecciano a pochi metri, ma cio' che ci diverte di piu', e' osservare i bambini! Fanno lezione con il loro maestro e sembrano tanti pulcini dietro la loro chioccia: sono impavidi, sprezzanti del pericolo, davvero curiosi! Durante questa parte di percorso, Piero ci fa "lezione di cime". Ce le indica una per una e ce ne dice il nome. Lui e' molto bravo a riconoscerle: io cerco di memorizzare, ripeto uno per uno i loro nomi come una brava scolaretta, ma dubito che diventero' almeno un pochino brava come il mio maestro!! Saliamo piacevolmente tutti e quattro uniti: si scherza, si scatta e si affonda nella neve. Dopo aver percorso un bel tratto in Torcola Vaga, decidiamo di tornare indietro per il pranzo al sacco. Ripercorriamo a ritroso il percorso e puntiamo verso Torcola Soliva. Lissu' si trova l'omonimo rifugio Torcole 2000. E' chiuso da tempo, purtroppo, e anche la seggiovia monoposto che vi arriva e' ormai in disuso. Il paesaggio che ci si apre, pero', e' fantastico ed e' ideale per consumare il nostro pasto. La sorte ci e' favorevole: troviamo delle sedie di fortuna e possiamo accomodarci faccia al sole e a quello splendido panorama. Credetemi....nessun ristorante a mille stelle ci farebbe un'accoglienza migliore! Ce la godiamo tutta quella sensazione di benessere, talvolta tutti a occhi chiusi ed in silenzio, vicini uno all'altro. Che pace!! Restiamo ancora un po' al sole come quattro lucertole, due parole con uno sciatore-alpinista di passaggio e......e non vorremmo piu' andare via. Ma il pomeriggio avanza: e' meglio muoversi. Lasciamo le nostre sedie li', in fila, a testimonianza del nostro passaggio, ancora qualche foto e poi giu' al Gremei. Approfittiamo delle ultime ore del pomeriggio seduti al rifugio per bere qualcosa di caldo e poi giu' alle macchine. Finisce cosi' questa meravigliosa, rilassante e serena giornata.
SALITA DA PIAZZATORRE AL RIFUGIO GREMEI CON PROSEGUIMENTO AL TORCOLA VAGA E TORCOLA SOLIVA domenica 7 febbraio 2010 - FOTOGALLERY
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SALITA "POLARE" DA COLERE ALLO CHALET DEL'AQUILA domenica 31 gennaio 2010
Esperienza direi quasi polare, questa volta, per noi del Pieroweb!! La meta che ci siam prefissati questa volta e' il Ferrantino a 2335 mt. Molto motivati, come sempre, partiamo alla volta della Val di Scalve per raggiungere Colere.Qui, decidiamo di usufruire della seggiovia che, non solo ci avvantaggia nella salita, ma ci permette di ammirare incantevoli paesaggi innevati e il vasto comprensorio sciistico, attrazione di molti amanti della montagna e dello sci in particolare. Niente fa prevedere quel che troveremo su: il cielo e' quasi limpido e il sole discretamente splendente! Arrivati a quota 2200 e scesi dalla seggiovia, ecco, pero', una inaspettata sorpresa. Un vento polare la fa da padrone ed il freddo e' quasi insopportabile!! Pensiamo di rifugiarci nel vicino chalet Dell'Aquila (2250 mt.) per scaldarci un pochino con qualcosa di caldo e meditare sul da farsi. Il Ferrantino è li' a pochi passi davanti a noi, ma qualcosa ci fa pensare che non ne raggiungeremo la cima. Meditiamo guardando fuori dalla finestra del rifugio. E si'....questa volta e' proprio una "mission impossible"! Il Ferrantino ci accogliera' un'altra volta, anche se due di noi, con coraggio e temerarieta' tentano la scalata ( Fulvio e Domy ), ma vengono sconfitti dal forte vento. Io non dispero: cerco di ricavare del positivo da questa giornata e non mi faccio intimorire dal vento. Faccio il mio dovere di Pierowebina e, imbacuccata ben bene quasi irriconoscibile, esco dallo chalet per scattare delle foto. Mi seguono a ruota Piero e Alice. Non so perche', ma trovarmi li' al freddo gelido e al vento, mi da' una sensazione inspiegabile, di pacatezza! Sono io con la natura e la sua forza....mi piace. Scattiamo qualche foto e poi siamo costretti a rientrare al rifugio.Consumiamo un pasto caldo tutti insieme; si scherza e si ride! Dopo pranzo ancora qualche foto e poi si decide per il rientro! Questa giornata mi ha dato delle nuove sensazioni e non importa se la vetta non e' stata raggiunta per forza di causa maggiore: ho trascorso un'altra domenica con i miei amici ed in piu' lo chalet dell' Aquila, grazie alla sua invidiabile posizione, mi ha permeso di godere dell'inestimabile panorama della Presolana, della Val di Scalve e della Valzurio! In piu' Colere ed il suo comprensorio sciistico: mai visitati prima! Percio', se leggerete la didascalia dell'ultima foto tra quelle che propongo, capirete che...
SALITA "POLARE" DA COLERE ALLO CHALET DEL'AQUILA domenica 31 gennaio 2010 - FOTOGALLERY
SALITA "POLARE" DA COLERE ALLO CHALET DEL'AQUILA domenica 31 gennaio 2010 - FOTOGALLERY
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PASSEGGIATA - CIASPOLATA - SCIATA AI PIANI DELL'AVARO

NELLA SOLEGGIATA DOMENICA DEL 24 GENNAIO 2010

SIAMO PROPRIO FORTUNATI NOI PIEROWEBINI: LASCIAMO SEMPRE ALLE SPALLE LE NUVOLE E CI RITROVIAMO DAVANTI UN CIELO BELLO AZZURRO ED UN SOLE CHE, IN QUESTA OCCASIONE, E' STATO DIREI QUASI, PRIMAVERILE. META DI QUESTA ESCURSIONE I PIANI DELL'AVARO. QUI IL GRUPPO HA DIVERSIFICATO LA GIORNATA IN BASE AI GUSTI DEI SINGOLI. INFATTI UNA PARTE HA RAGGIUNTO QUALCHE CIMA; QUALCUNO SI E' TENUTO "IN ALLENAMENTO" SULLE PISTE DA DISCESA; QUALCUN ALTRO HA FATTO SCI DI FONDO. IL GRUPPO, PERO', SI E' TENUTO SEMPRE " A VISTA D'OCCHIO" RITROVANDOSI UNITO IMMANCABILMENTE, SOPRATUTTO PER UNA "PIZZOCCHERATA" AL RIFUGIO MONTE AVARO. OGNUNO HA POI RIPRESO LE PROPRIE "ATTIVITA'". RITROVANDOSI POI PER I SALUTI FINALI. GIORNATA MOLTO TRANQUILLA E SOPRATUTTO RILASSANTE PER TUTTI NOI, CON IL RIENTRO, FINALMENTE, DI ROBY E ANTO, DA QUALCHE TEMPO LATITANTI. IL PIEROWEB PORTA IL SOLE!!!!!!
PASSEGGIATA - CIASPOLATA - SCIATA AI PIANI DELL'AVARO NELLA SOLEGGIATA DOMENICA DEL 24 GENNAIO 2010 - FOTOGALLERY
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INVERNALE DA MADONNA DELLE NEVI A CA' E PASSO SAN MARCO

nella splendida domenica del 17 gennaio 2010

DOPO AVER LASCIATO I NOSTRI PAESI COPERTI DA UN CIELO NUVOLOSO, SIAM PARTITI COME AL SOLITO FIDUCIOSI E MODERATAMENTE OTTIMISTI VERSO QUELLA CHE SAREBBE STATA LA NOSTRA META DI OGGI: IL PASSO SAN MARCO (MT.1992). CON GRANDE STUPORE E SODDISFAZIONE, LA NOSTRA TEMERARIETA' E' STATA PREMIATA CON UNA GIORNATA INASPETTATAMENTE SPLENDIDA E SOLEGGIATA. L' AZZURRO PURO E LUCENTE DEL CIELO ED IL SOLE ALTO NON CI HANNO ABBANDONATI NEANCHE UN PO' , RENDENDO QUESTA NOSTRA ESCURSIONE BELLISSIMA. LA LIMPIDEZZA DI QUESTA GIORNATA HA RESO POSSIBILE AMMIRARE I PANORAMI CIRCOSTANTI E SCATTARE NUMEROSE FOTO. LASCIATE LE AUTO NEI PRESSI DELLA MADONNA DELLE NEVI, ABBIAMO INTRAPRESO LA SALITA SEGUENDO PRINCIPALMENTE LA NEVE BATTUTA E NON DISDEGNANDO A VOLTE, ALCUNE SCORCIATOIE, AFFONDANDO , DIVERTITI, NELLA NEVE. LA PRIMA TAPPA VERSO LA META, E' STATO IL RIFUGIO PASSO SAN MARCO. QUI, DOPO UN PAIO D'ORE DI CAMMINO TRA UN CANDIDO E STUPENDO PAESAGGIO, ABBIAM SOSTATO PER UN PO' DI RIPOSO ED UN PASTO CALDO. SIAM RIPARTITI DUNQUE ALLA VOLTA DEL PASSO, CHE ABBIAM RAGGIUNTO COMODAMENTE, IN CIRCA 30 MINUTI. LASCIO CHE QUESTE MIE FOTO RENDANO GIUSTIZIA, PIU' DI QUALUNQUE MIA PAROLA, A QUESTA MERAVIGLIOSA ESCURSIONE.
INVERNALE DA MADONNA DELLE NEVI A CA' E PASSO SAN MARCO nella splendida domenica del 17 gennaio 2010 - FOTOGALLERY
INVERNALE DA MADONNA DELLE NEVI A CA' E PASSO SAN MARCO nella splendida domenica del 17 gennaio 2010 - FOTOGALLERY
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INVERNALE DA MADONNA DELLE NEVI A CA' E PASSO SAN MARCO nella splendida domenica del 17 gennaio 2010 - FOTOGALLERY
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INVERNALE AL RIFUGIO CAPANNA 2000 IN ALPE ARERA domenica 3 gennaio 2010

VIVERE LA MONTAGNA INNEVATA, E' SEMPRE ENTUSIASMANTE! DA LONTANO LE CIME IMBIANCATE POSSONO SEMBRARTI UN UNICO PAESAGGIO TUTTO UGUALE, MA VI ASSICURO CHE OGNI MONTE RICOPERTO DI NEVE E' FINE A SE STESSO E REGALA PANORAMI ED EMOZIONI OGNI VOLTA NUOVI ED ESALTANTI!! ECCOCI QUI, QUESTA VOLTA AL COSPETTO DELL'IMPONENTE MONTE ARERA (MT.2512). AI SUOI PIEDI SI TROVA LA NOSTRA META: IL RIFUGIO CAPANNA 2000. LA SUA POSIZIONE PANORAMICA OFFRE UN'AMPIA VISUALE CHE PERMETTE DI AMMIRARE CIME COME IL GREM, IL MENNA, IL FOPPAZZI, E, DANDO LE SPALLE AL RIFUGIO, L'ALBEN E ANCHE LA PARTE INIZIALE DELLA CATENA APPENINICA. CERTO, PER ARRIVARCI ABBIAN DOVUTO FARE I CONTI CON UN PERCORSO UN TANTINO GHIACCIATO, MA LA CALDA ACCOGLIENZA E L'OTTIMO PRANZO DEL RIFUGIO CI HANNO RIPAGATI ABBONDANTEMENTE! CAPRICCIOSO QUESTA VOLTA IL SOLE CHE NON NE HA VOLUTO SAPERE DI FAR CAPOLINO, COSI' CI SIAMO ACCONTENTATI DI VEDERE DEGLI SQUARCI DI AZZURRO IN LONTANANZA. PROPONGO ALCUNE FOTO DI QUESTA GIORNATA.
INVERNALE AL RIFUGIO CAPANNA 2000 IN ALPE ARERA domenica 3 gennaio 2010 - FOTOGALLERY
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SULLE NEVI DEL RIF. MAGNOLINI, MONTE ALTO E MONTE PORA il 20 dicembre 2009

GIORNATA SPLENDIDA DI SOLE E CANDIDA NEVE QUELLA CHE HA ACCOMPAGNATO LA NOSTRA NUOVA ESCURSIONE IN QUESTA DOMENICA PRENATALIZIA! UN INASPETTATO TIEPIDO SOLE CI HA FATTO COMPAGNIA TRA IL CANDORE DELLA NEVE PER POI TRAMONTARE E REGALARCI TUTT'INTORNO UN INNOCENTE PAESAGGIO ROSATO. ANCHE IN QUESTA OCCASIONE IL GRUPPO HA CONFERMATO LA SUA AFFETTUOSA UNITA' E DATO IL BENVENUTO AD UNA NEW ENTRY: LA MIA "PER META'" CONTERRANEA ROMINA. DOPO AVER ATTRAVERSATO LE PISTE SCIISTICHE DEL PORA, ABBIAN RAGGIUNTO IL MONTE ALTO (MT. 1723), DA CUI ABBIAM POTUTO AMMIRARE LA VAL CAMONICA CON IL LAGO D'ISEO DA UN LATO, E L'OFFUSCATO MONTE ROSA. DALL'ALTRO. A FARLA DA PADRONE INDISCUTIBILE TUTT'INTORNO, LA MAGNIFICA PRESOLANA INNEVATA. UN CALDO PASTO CI HA ATTESO AL RIFUGIO MAGNOLINI, CONSUMATO IN ALLEGRIA AL CALDO DI UNA BELLA STUFA. AL RITORNO ABBIAM POTUTO GODERE DEL TRAMONTO DEL SOLE DAL PORA CHE CI DONATO UNA SUPERBA PRESOLANA COLOR CONFETTO!!
SULLE NEVI DEL RIF. MAGNOLINI, MONTE ALTO E MONTE PORA il 20 dicembre 2009 - FOTOGALLERY
SULLE NEVI DEL RIF. MAGNOLINI, MONTE ALTO E MONTE PORA il 20 dicembre 2009 - FOTOGALLERY
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Escursione-passeggiata da Piano Rancio al Monte San Primo nel triangolo lariano, tra i due rami del Lago di Como,

il 21 novembre 2009

PIU' CHE DI UN'ESCURSIONE, QUESTA VOLTA PARLEREI DI UNA BELLISSIMA PASSEGGIATA! IL MONTE SAN PRIMO, CON I SUOI 1686 MT, RAPPRESENTA LA CIMA PIU' ALTA DEL COSIDETTO "TRIANGOLO LARIANO". ARRIVARCI NON E' AFFATTO DIFFICOLTOSO, TRANNE FORSE L'ULTIMO TRATTINO IN PROSSIMITA' DELLA VETTA. IL PERCORSO E' MOLTO PIACEVOLE POICHE' OFFRE UN MAGNIFICO PANORAMA SULLE CIME CIRCOSTANTI E SUL LAGO DI COMO GIU' IN BASSO. COSI', DALL'ALTO DELLE CRESTE ATTRAVERSATE PUOI VEDERE VETTE IMPORTANTI COME IL CERVINO, VELATE DALLE NEBBIE O IL MAGNIFICO SPETTACOLO DEL LAGO CHE SI DIRAMA FRA COMO E LECCO CON BELLAGIO O L'ISOLA DELLA COMACINA IN PRIMO PIANO. INSOMMA UN PANORAMA SPETTACOLARE E ALLO STESSO TEMPO RILASSANTE COME POCHI. IL SOLE E' STATO UNANIME CON NOI QUESTA VOLTA E CI HA PERMESSO DI CONSUMARE IL NOSTRO PRANZO AL SACCO AI PIEDI DELLA CROCE SITUATA SULLA VETTA. SCHERZI E RISATE HANNO ACCOMPAGNATO ANCHE QUESTA VOLTA NOI PIEROWEBBINI SEMPRE ALL'ERTA CON LE NOSTRE MACCHINE FOTOGRAFICHE E SEMPRE CARICHI DI CURIOSITA' PER LE BELLEZZE DELLA NATURA CHE CI CIRCONDA! PROPONGO ALCUNE IMMAGINI DI QUESTA STUPENDA GIORNATA.
Escursione-passeggiata da Piano Rancio al Monte San Primo nel triangolo lariano, tra i due rami del Lago di Como - FOTOGALLERY
Escursione-passeggiata da Piano Rancio al Monte San Primo nel triangolo lariano, tra i due rami del Lago di Como - FOTOGALLERY
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ESCURSIONE AL RIFUGIO 'I LUPI' AL PIZZO CERRO domenica 15 novembre 2009

QUESTA ESCURSIONE E' STATA VERAMENTE SPECIALE. NON PER L'ALTITUDINE RAGGIUNTA, POICHE' QUESTA VOLTA, VISTE LE CONDIZIONI ATMOSFERICHE, CI SIAMO MANTENUTI INTORNO AI 1300 MT. CIO' CHE HA RESO MAGICA QUESTA GIORNATA NON E' STATO NEANCHE IL SOLE, TOTALMENTE ASSENTE IN QUESTA OCCASIONE! MA......IL GRUPPO!! SI'...IL GRUPPO HA RESO MAGICA QUESTA ESCURSIONE. IL NOSTRO TOTALE AFFIATAMENTO, L'ALLEGRIA INCONDIZIONATA, LA COMPLICITA' TRA DI NOI, I SORRISI E QUALCHE MANIFESTAZIONE DI SINCERO AFFETTO HANNO SCALDATO I NOSTRI CUORI E DATO ENERGIA ALLE NOSTRE GAMBE! FORTE E' STATA LA SENSAZIONE FAMILIARE CHE HO PROVATO TROVANDOMI A TAVOLA CON I MIEI AMICI. UN PRANZO SEMPLICE, MA RICCO DI ALLEGRIA E UNITA', RISCALDATO DALLA FIAMMA DI UNA SEMPLICE STUFA.SENZA RIVALITA' O PREFERENZE, ERAVAMO TUTTI LI' A CONDIVIDERE NELLA PIU' SANA SEMPLICITA', UNA GIORNATA LUMINOSA NONOSTANTE LE NUVOLE. IL SOLE HA BRILLATO ANCHE QUESTA VOLTA PER NOI DEL PIEROWEB, MA UN SOLE DIVERSO.......QUELLO DELL'ANIMA!
ESCURSIONE AL RIFUGIO 'I LUPI' AL PIZZO CERRO domenica 15 novembre 2009 - FOTOGALLERY
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GIRO AD ANELLO: QUIDICINA DI PIZZINO > RIFUGIO GHERARDI > ARARALTA > PIZZO E PASSO BACIAMORTI

il 1 novembre 2009

NON E' MANCATO IL SOLE E NEANCHE L'ALLEGRIA IN QUESTA PRIMA DOMENICA DI NOVEMBRE PER NOI DEL PIEROWEB! IL BEL TEMPO ED UNA TEMPERATURA OSEREI DIRE QUASI PRIMAVERILE, CI HANNO ACCOMPAGNATI IN QUESTA NUOVA ESCURSIONE. LA META E' STATA IL PIZZO BACIAMORTI, PASSANDO PER IL RIFUGIO GHERARDI, IL MONTE ARARLTA, FINO SU IN CIMA DALLA MADONNINA A 2006 MT. IL TRAGITTO, UN POCHINO FATICOSO (PER ME) SOLO IN PROSSIMITA' DELLA META, CI HA REGALATO PAESAGGI E COLORI AUTUNNALI E QUALCHE VETTA GIA' INNEVATA IN LONTANANZA. IN QUESTA OCCASIONE, IO E DOMY ABBIAMO AGGIUNTO ALTRI DUE NUOVI AMICI A QUEI SIMPATICONI GIA' ACQUISITI. SI TRATTA DI GIGLIOLA, DETTA GILA, ED IL SUO COMPAGNO MARCO. COPPIA SEMPLICE, AFFIATATA E PER QUESTO DELIZIOSA. DOPO UN PRANZO AL SACCO GUSTATO AL PIACEVOLE TEPORE DEL SOLE TRA RISATE E SFONDI MONTANI MERAVIGLIOSI,IL RIENTRO E' AVVENUTO ATTRAVERSANDO IL PASSO BACIAMORTI. ALLA FINE DI QUESTA ENTUSIASMANTE GIORNATA, TUTTI INSIEME ABBIAMO SIMPATICAMENTE FESTEGGIATO IL COMPLEANNO DELLA NOSTRA AMICA GILA
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SALITA AL RIFUGIO CURO' E CASTAGNATA ALL'OSSERVATORIO DI MASLANA

il 18 ottobre 2009

IL RIFUGIO CUR0' ERA UNA META DA ME AMBITA DA TEMPO. MOLTI ME NE AVEVANO PARLATO CONTRIBUENDO AD AUMENTARE LA MIA CURIOSITA' SU QUESTO POSTO. E POI C'ERA IL SENTIERO PANORAMICO SCAVATO NELLA ROCCIA, QUEL SENTIERO VISTO SOLO IN FOTO, CHE MI FACEVA TIMORE E CHE AVREI DOVUTO PERCORRERE SICURAMENTE CON MOLTA ATTENZIONE. IL GIORNO DI QUESTA ESCURSIONE E' FINALMENTE ARRIVATO E TUTTO E' ANDATO PER IL MEGLIO ANCHE SE IL SENTIERO PANORAMICO MI HA INTIMORITO NON POCO CON I SUOI STRAPIOMBI. LA GIORNATA E' STATA ALQUANTO FREDDA, TANTO CHE, NONOSTANTE FOSSIMO PROVVISTI DI PRANZO AL SACCO, ABBIAMO DOVUTO RIPARARE AL CALDO DEL RIFUGIO E CONSUMARE PASTI CALDI PER ALLEVIARE L'INTIRIZZIMENTO. NON E' MANCATA COME SEMPRE L'ALLEGRIA E LA SIMPATIA TRA NOI PARTECIPANTI CHE, TUTTI IMBACCUCATI, DOPO PRANZO, ABBIAMO RIPRESO LA STRADA DEL RITORNO. CI ASPETTAVA LA CASTAGNATA ALL'OSSERVATORIO DI MASLANA CON MIRCO E LA SUA FAMIGLIA. DOPO LA CASTAGNATA, IO DA SEMPRE AMANTE DEI PICCOLI BORDI, SON RIMASTA RAPITA DA MASLANA. QUESTO PICCOLO PUGNO DI CASE LUNGO LA STRADA DEL RIENTRO, CONSERVA ANCORA UN ANTICA MAGIA TUTTA SUA CHE LO RENDE PITTORESCO E MOLTO PARTICOLARE. UNICA ANCHE LA BAITA DELL'ODILIA, CHE NELLA SUA UNICITA', HA CATTURATO LA MIA CURIOSITA'. INSOMMA, GIORNATA ED ESCURSIONE TOTALMENTE POSITIVA PER NOI DEL PIEROWEB. ANCORA UNA VOLTA IL NOSTRO CAPO GRUPPO ( PIERO ) NON HA DELUSO LE NOSTRE ASPETTATIVE!! GRAZIE PER QUESTE GIORNATE ENTUSIASMANTI!!!
SALITA AL RIFUGIO CURO' E CASTAGNATA ALL'OSSERVATORIO DI MASLANA il 18 ottobre 2009 - FOTOGALLERY
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AL RIFUGIO BENIGNI CON SALITA A CIMA VALPIANELLA E PASSAGGIO AI PIANI DELL'AVARO

il 13 settembre 2009

QUELLA AL RIFUGIO BENIGNI E’ STATA, FORSE, L’ESCURSIONE PIU’ ENTUSIASMANTE TRA QUELLE AFFRONTATE FINORA! PER ME E’ STATO MOTIVO DI ORGOGLIO (CONCEDETEMI QUESTA VANITA’) ESSERE RIUSCITA AD AFFRONTARE IL FAMIGERATO “CANALINO” E RIUSCIRE A RAGGIUNGERE I 2222 MT!! ARRIVARE ALLA META E’ STATO DURO, MA NE E’ VALSA VERAMENTE LA PENA POICHE’ CIO’ CHE TI RITROVI TUTTO INTORNO E’ DAVVERO ADRENALINICO. INOLTRE, COME SENTO RIPETERE SPESSO, “ IL BENIGNI E’ IL BENIGNI”. INFATTI QUESTO RIFUGIO, NON ECCESSIVAMENTE GRANDE, MA FAMILIARE E MOLTO GRADEVOLE, TI RAPISCE E TI RIMANE NEL CUORE. ANCHE SE LA GIORNATA NON PROMETTEVA NIENTE DI BUONO, NOI AUDACI DEL PIERWEB, SIAMO ARRIVATI ALLA META PREFISSATA. QUI , AL RIFUGIO, ABBIAMO CONSUMATO IL NOSTRO PASTO, QUALCUNO HA OSATO ARRIVARE PIU’ IN ALTO ALLA CIMA VALPIANELLA A 2349 MT., E POI IL RIENTRO, ATTRAVERSO UN SENTIERO CHE CI HA CONDOTTI FINO AI PIANI DDELL’AVARO. INSOMMA, QUEL CHE SI DICE …….FARE DUE PASSI…….SENZA NEANCHE UNA GOCCIA DI PIOGGIA!!!!
AL RIFUGIO BENIGNI CON SALITA A CIMA VALPIANELLA E PASSAGGIO AI PIANI DELL'AVARO il 13 settembre 2009 - FOTOGALLERY
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ESCURSIONE 'CULTURALE' : INAUGURAZIONE DELLA "VIA GEOALPINA" AL RIFUGIO CALVI

il 6 agosto 2009

UNA NUOVA ESPERIENZA PER NOI DEL PIEROWEB. QUESTA VOLTA L’ESCURSIONE E’ STATA DI TIPO CULTURALE-INFORMATIVA. GUIDATA E APERTA A TUTTI, E’ STATA MAGISTRALMENTE CAPPEGGIATA DALLA DOTT.SSA ANNA PAGANONI DIRETTRICE DEL MUSEO CIVICO DI SCIENZE NATURALI DI BG. LO SCOPO DI TALE ESCURSIONE E’ STATO QUELLO DI FAR CONOSCERE AI PARTECIPANTI (TANTI), LE CARATTERISTICHE GEOLOGICHE DEL TERRITORIO CIRCOSTANTE CON VARIE SOSTE NELLE QUALE SONO STATE FORNITE DETTAGLIATE INFORMAZIONI CIRCA LA MORFOLOGIA DEL PAESAGGIO. NATURALMENTE IL TUTTO CI HA PORTATI AL RIFUGIO CALVI DOVE, DOPO UNA DEGUSTAZIONE DI DELIZIE LOCALI, ABBIAMO POTUTO GODERE DI UN PO’ DI RELAX E DEL SOLE STUPENDO, PER POI FARE RITORNO ALLA BASE, CIOE’ CARONA. PROPONGO ALCUNE FOTO DI QUESTA LIMPIDA E SOLEGGIATA DOMENICA SETTEMBRINA.
ESCURSIONE 'CULTURALE' : INAUGURAZIONE DELLA "VIA GEOALPINA" AL RIFUGIO CALVI il 6 agosto 2009I  - FOTOGALLERY
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ALLA SAGRA DEL MENNA IN ALLEGRA COMPAGNIA il 2 agosto 2009
QUESTA VOLTA IL NOSTRO CAPO PIERO E LA NOSTRA VOGLIA DI SCOPRIRE POSTI NUOVI, CI HANNO PORTATO SUL MONTE MENNA A POCO PIU’ DI 2000 MT. ERA PREVISTA LA SALITA FINO ALLA CIMA ESTREMA AI 2300 MT , MA L’INSTABILITA’ DEL TEMPO CI HA FATTO DESISTERE DAL PROVARCI! E’ STATA UNA BELLA ESPERIENZA COME DEL RESTO TUTTE QUELLE CHE IL NOSTRO PIERO CI FA VIVERE SEMPRE. NOI ESCURSIONISTI PRINCIPIANTI SIAMO RAPITI OGNI VOLTA DALLA NOVITA’ DEL LUOGO. IL MENNA CI HA REGALATO UNA GIORNATA DI COMUNIONE CON ALTRI AMANTI DELLA MONTAGNA. TUTTI NOI, RACCOLTI INTORNO AL BIVACCO PALAZZI, ABBIAMO GODUTO DELLA BELLEZZA DEL POSTO, DELLA COMPAGNIA DEGLI ALTRI PRESENTI, NONCHE’ DELLA CUCINA DI SIMPATICISSIME PERSONE CHE HANNO PREPARATO PER NOI PIATTI TIPICI BERGAMASCHI TRA CUI LA FAMOSA POLENTA”CUNSADA” APPREZZATISSIMA DA TUTTI. IL TEMPO UN PO’ MINACCIOSO NON HA IMPEDITO AD UN SIMPATICO GRUPPO DI SUONARE ED INTONARE CANTI PER LA GIOIA ED IL PIACERE DI TUTTI. INSOMMA, UNA ESPERIENZA SENZ’ALTRO BELLA E COINVOLGENTE PER NOI TEMERARI ESCURSIONISTI PRINCIPIANTI, CHE VI PROPONGO IN QUESTE MIE FOTO
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FESTA D'ESTATE NEL PICCOLO SUGGESTIVO BORGO MONTANO DI PUSDOSSO

il 26 luglio 2009

GIORNATA ALL’INSEGNA DELLA FAMILIARITA’ IN QUEL DI PUSDOSSO. IN OCCASIONE DELLA FESTA DELL’ESTATE, QUESTO TIPICO QUANTO SUGGESTIVO BORGO DELLA BERGAMASCA CI HA ONORATO DELLA SUA OSPITALITA’ ORGANIZZANDO UNA VERA E PROPRIA FESTA CON TANTO DI POLENTA, COSTINE, CANTI E QUANT’ALTRO! DEVO VERAMENTE RINGRAZIARE GLI ORGANIZZATORI PER QUESTA SPLENDIDA GIORNATA, PER L’OTTIMA ORGANIZZAZIONE E PER AVER DATO A QUALCUNO DI NOI, L’OPPORTUNITA’ DI CONOSCERE QUESTO GRAZIOSISSIMO ED ANTICO PUGNO DI CASE IMMERSO IN UN PANORAMA FANTASTICO!
FESTA D'ESTATE NEL PICCOLO SUGGESTIVO BORGO MONTANO DI PUSDOSSO il 26 luglio 2009  - FOTOGALLERY
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ESCURSIONE AL RIFUGIO OLMO DOMENICA 19 LUGLIO 2009
DOMENICA FANTASTICA TRASCORSA INSIEME AGLI AMICI DEL PIEROWEB. IL PERCORSO LUNGO E TALVOLTA FATICOSO PER ME E DOMY, I DUE DILETTANTI, HA REGALATO SCENARI STUPENDI ED EMOZIONI NUOVISSIME. I NOSTRI COMPAGNI DI AVVENTURA SONO STATI SPLENDIDI, AFFABILI E MOLTO DISPONIBILI. INSOMMA, UN'ESPERIENZA ENTUSIASMANTE CONDITA DI TUTTI GLI INGREDIENTI PER RENDERLA INDIMENTICABILE! LUNGO IL PERCORSO HO SCATTATO ALCUNE FOTO DEI MAGNIFICI SCENARI E DI ALCUNI MOMENTI DEL NOSTRO "CAMMINO". I VERI FOTOGRAFI SONO I MIEI COMPAGNI DI AVVENTURA, TUTTAVIA VI PROPONGO, IN QUESTI MIEI SCATTI, LE MIE EMOZIONI PER COME LE HO VISSUTE
ESCURSIONE AL RIFUGIO OLMO DOMENICA 19 LUGLIO 2009 - FOTOGALLERY
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Ganda, piccolissimo e rustico pugno di case, offre, insieme al 'suo' Monte Rena, un grande panorama

(17 maggio 09)

Ho voluto visitare un luogo di cui tanto mi hanno parlato: Ganda. E' una piccola frazione, situata ad oltre 1000 mt., raggiungibile passando per la ben più nota Selvino e ancora sù per Aviatico, Amora, sù sù per tornanti di montagna.
Si raggiunge così questo piccolo, piccolissimo e rustico pugno di case che offre però tutt'intorno un paesaggio a dir poco mozzafiato. La sensaziopne è di immenso, qual'è in realtà il panorama che ti si apre davanti. La passeggiata è davvero stimolante e ci porta fino al Monte Rena che rapisce, oltre al resto, anche perché da un suo versante si liberano in volo gli amanti del parapendio. E' elettrizzante vederli librarsi in alto in quello sfondo straordinario.
Di grande interesse il Roccolo-Osservatorio Ornitologico 'Anesa'.
E' stato quindi entusiasmante 'rubare' spicchi di quel favoloso paesaggio e raccogliere, qua e là, con lo scatto, qualche piccola perla della natura!
Ganda, piccolissimo e rustico pugno di case, offre, insieme al 'suo' Monte Rena, un grande panorama (17 maggio 09)  - FOTOGALLERY
Ganda, piccolissimo e rustico pugno di case, offre, insieme al 'suo' Monte Rena, un grande panorama (17 maggio 09)  - FOTOGALLERY
Ganda, piccolissimo e rustico pugno di case, offre, insieme al 'suo' Monte Rena, un grande panorama (17 maggio 09)  - FOTOGALLERY
Ganda, piccolissimo e rustico pugno di case, offre, insieme al 'suo' Monte Rena, un grande panorama (17 maggio 09)  - FOTOGALLERY
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Domenica 5 aprile noi del CAI di Vaprio d'Adda siam partiti di buon'ora alla volta di Cervinia. Questa località, a me ancora sconosciuta, è paiciuta molto. bei paesaggi, belle piste e buona organizzazione.
Rimango tuttavia dell'idea che le montagne 'nostrane' non hanno niente da invidiare, perché...sanno di nostro!!! Propongo alcune foto scattate qua e là.
Gita a Cervinia col CAI di Vaprio d'Adda il 5 aprile 09 - FOTOGALLERY
Gita a Cervinia col CAI di Vaprio d'Adda il 5 aprile 09 - FOTOGALLERY
Gita a Cervinia col CAI di Vaprio d'Adda il 5 aprile 09 - FOTOGALLERY
Gita a Cervinia col CAI di Vaprio d'Adda il 5 aprile 09 - FOTOGALLERY
Gita a Cervinia col CAI di Vaprio d'Adda il 5 aprile 09 - FOTOGALLERY
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Bianco Capodanno sulle nevi di Vermiglio in Val di Sole (Trentino)

Ci siamo concessi io, Domy e la nostra cagnolina Milou quattro giorni in montagna per festeggiare il Capodanno...
Ho pochino pochino e, per breve tempo, tradito le nostre amate Orobie per fare un sorpasso in Trentino.
Di mattina presto la nostra famigliola si è diretta verso la Val Camonicae, arrivata sù per Ponte di Legno, oltrepassato l'affollatissimo Passo del Tonale, naturalmente il tutto accompagnato da splendidi paesaggi innevati, ha 'sorpassato' per raggiungere la vicina Val di Sole.
Ed eccoci arrivati in Trentino...che spettacolo! Neve alta, candida, un immenso presepe che non smette mai di incantare e togliere il fiato.
La neve mi dà un senso di pace e pulizia : è come se volesse lei con il suo manto e il suo candore togliere le brutture della vita .
Passeggiare per i sentieri del bosco innevato con il solo rumore della natura senza traffico e frenesia, è il massimo.
La montagna è meravigliosa dappertutto: Trentino o Lombardia, ha qualcosa di magico che ti porta lontano dal quotidiano e ti distende:
Qui alcune foto da me scattate alla buona. Ciò che mostro è ciò che mi ha rapito, visioni che mi porto sempre dentro, perché ognuna di esse si accompagna ad una piacevole sensazione.

Bianco Capodanno sulle nevi di Vermiglio in Val di Sole (Trentino) - FOTOGALLERY
Bianco Capodanno sulle nevi di Vermiglio in Val di Sole (Trentino) - FOTOGALLERY
Bianco Capodanno sulle nevi di Vermiglio in Val di Sole (Trentino) - FOTOGALLERY
Bianco Capodanno sulle nevi di Vermiglio in Val di Sole (Trentino) - FOTOGALLERY
Bianco Capodanno sulle nevi di Vermiglio in Val di Sole (Trentino) - FOTOGALLERY
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Festa delle castagne - Bracca - 12 ottobre 08
Ho sempre sostenuto che le cose semplici sono le migliori in assoluto. Semplicità e genuinità, è quello che ho respirato a Bracca in occasione della 42° Festa della castagna! Bracca, paese finora a me sconosciuto, mi ha regalato una tranquilla e familiare domenica all'aperto, lontano dallo stress dei grandi centri. Nonostante l'affluenza sia stata notevole, si è potuto gustare tranquillamente una gradevolissima manifestazione che ho sentito come 'di casa'. Il costante profumo della legna che brucia, la simpatica disponibilita' delle donne che hanno cucinato e servito, i balli, i giochi, l'immancabile albero della cuccagna,ed ancora il cielo limpido e l'aria buona, hanno fatto da cornice a questa festosa giornata. Grazie a tutti coloro che l' hanno resa possibile, grazie Bracca per la tua ospitalita'.
Che buona quella polenta!
I balli
Cottura delle castagne
I vincitori dell'albero della cuccagna
Tutti a tavola
Veduta di Bracca verso Bruga-Truchel
Scorcio del paese
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HOMEPAGE - LA TUA FOTO - ESCURSIONI

©2009-Piero Gritti - Per informazioni:-