Alino antico borgo montano contadino di S. Pellegrino Terme

CAMORONE di Brembilla, il borgo ferito dalla frana

CANTIGLIO,  piccolo porgo montano contadino di S. Giovanni Bianco

Il borgo antico di CATREMERIO

Il borgo di CAVAGLIA di  Brembilla

Il borgo dimCERRO e le sue contrade in Valle Brembilla

Gerosa e le sue contrade

MALENTRATA di Brembilla e le sue contrade

Il borgo di PAGLIARO in Valle Serina


Il piccolo borgo di PUSDOSSO di Isola di Fondra


Il piccolo borgo di SUSSIA di S. Pellegrino Terme

IN RICOSTRUZIONE - Il piccolo borgo antico di BRETTO di Camerata Cornello

IN RICOSTRUZIONE - IL piccolo borgo di GRUMO di S. Giovanni Bianco









CATREMERIO di BREMBILLA


Catremerio, splendido borgo antico di montagna, a 988 mt di altitudine, adagiato tra verdi pascoli e folti boschi, sulle pendici del Pizzo Cerro, ricco di storia, gode di una posizione invidiabile e soprattutto di una singolare architettura rustica delle sue due contrade.


Vedi la cartina di Catremerio in formato grande

Un tempo si raggiungeva salendo per la mulattiera da Brembilla, passando per il Cerro e la Tröca. Oggi vi si arriva comodamente in auto, in circa 20 minuti, partendo da Brembilla, di cui è frazione, o da Zogno, percorrendo una comoda strada asfaltata, che si snoda tra prati e boschi, contrade e casolari, con ampi panorami sulla Valle Brembilla o sulla Valle Brembana e… sulla pianura. Il piccolo borgo si suddivide in due nuclei principali: “Catremer di là, dei Balos (furbi), e, oltre la Chiesa, Catremer di qua, di Sgarbui (avvocati). Il nome Catremerio, secondo la più probabile ipotesi, è da far risalire al nome della potente famiglia Tremeris, una delle più antiche famiglie della Valle Brembilla, insediatasi a Catremerio intorno alla prima metà del ‘500.

La Chiesa di Catremerio
La chiesa di Catremerio
Pittoresco angolo in Catremerio di qua
Angolo pittoresco in Catremerio di qua
La chiesa di Catremerio risale a fine ‘700-inizio ‘800 e fu dedicata a S. Gaetano nel 1887. Divenne Parrocchia, staccandosi da Brembilla, dalla quale dipendeva, nel 1920. Fu restaurata nel 1951-52. Dal 1986 la parrocchia di S. Gaetano di Catremerio è aggregata a S. Antonio. La festa più importante del borgo è quella di S. Gaetano, con funzioni, processione e festeggiamenti che continuano per tre giorni con grande afflusso di gente.
Il panorama sul territorio di Catremerio un tempo spaziava su campi molto estesi, coltivati a frumento, granoturco, patate e fagioli, ( “qui tutto era vangato”, come dicevano i nonni) e su prati, nella tipica disposizione a terrazzi, sostenuti da muri in pietra a secco e, ai margini, boschi; oggi i campi non ci sono più, rimangono solo prati e boschi. Le costruzioni risalgono al ‘500, ‘600, ‘700 (si leggono date, scolpite nella pietra, sulle arcate di porte: 1546-1581, 1754).
Casa ristrutturata in Catremerio di qua
Casa ristrutturata in  Catremerio di qua
Casa Catremerio di qua datata 1754
Casa di Catremerio di qua datata 1754
Il materiale utilizzato per le costruzioni era la pietra, impiegata non solo per le case, ma anche per il selciato (“ol risol”)  delle viuzze  e per i muretti di cinta; i tetti sono tutti ricoperti di coppi; porte, scale, logge e ballatoi sono in legno. Evidente la  tipica struttura delle case con stanze una sopra l’altra e con l’accesso ai piani superiori per mezzo di scale esterne in legno e logge. Ai piani terreni le stanze sono a “silter”, adibite un tempo, alcune ancor oggi, a stalle, con a fianco le cucine con il pavimento in pietra, alcune delle quali conservano l’antico camino, la ‘pegna’ (stufa) e la credenza, annerita dalla caligine; porte e finestre sono di diversa grandezza e forma, anche se prevale quella ad arco. Al centro dello stretto viottolo, che attraversa il borgo, scorre un piccolo canale scolatoio dei tetti, che raccoglie e convoglia l’acqua a valle. 
Angolo pittoresco della piazzetta di Catremerio di qua
Angolo pittoresco  nella piazzetta di Catremerio di qua
Vista su Catremerio di qua, di Sgarbui
Il Borgo di Catremerio di Sgarbui
Catremerio sembra sia stato uno dei primi insediamenti della Valle Brembilla. Nel periodo Carolingio (800 d. C.) era legato alla “Corte di Almenno”; successivamente divenne e rimase per secoli proprietà dei Vescovi di Bergamo. Testimonianze orali del passato, supportate da alcuni testi scritti, parlano di una vena d’argento presente in un terreno, i cui proprietari salirebbero solo ogni 20/30 anni a Catremerio, mantenendo il segreto della presenza dell’argento e tramandandosi  ‘l’eredita’ di padre in figlio da secoli!
Splendida la piazzetta (vedi qui sotto), punto di incontro della comunità, ora abitata da poche persone, ma un tempo brulicante di donne e bambini, mentre gli uomini erano al lavoro nei campi.
Piazzetta di Catremerio di qua
La Piazzetta di Catremerio di Sgarbui
Foto di gruppo: donne e bambini di Catremerio di qua
Catremerio : donne e bambini in una antica foto nella piazzetta di Catremerio di Sgarbui
Ancora ben conservate due capienti fontane, la prima (nella foto qui sotto) all'ingresso del borgo, salendo dalla mulattiera proveniente da Brembilla-Cerro, la seconda all'estremità opposta, a poca distanza dall'ultimo caseggiato, sulla mulattiera che porta a S. Antonio Abbandonato.
Antica fontana di Catremerio di là
Fontana di Catremer di qua
Tetti in coppi di Catremerio di la, di Balòs
Tetti in coppi di Catremer di là
Vedi il sito di Honoré Pesenti

Personaggio che fa onore a Catremerio

Honoré Pesenti, nato a Catremerio il 29/03/1929 con una passione, la Musica. Eemigrato con la famiglia in Francia, ha seguito gli studi di Professore e di Musicista Compositore, sviluppando una brillante carriera. Ogni anno torna al suo paese natale Catremerio dai suoi parenti ed amici con la sua fisarmonica ed insieme ai suoi figli Jean Claude e Josiana Pesenti, che hanno realizzato il bel sito web ESPACE PLAISIRS, dove è presentata la vita e la brillante la carriera musicale insieme alle composizioni di musica di fisarmonica di Honoré. Nel sito si posssono sentire online le belle musiche alla fisarmonica composte e suonate da Honoré.

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Per ulteriori notizie su Catremerio si veda:
- “Catremerio da salvare-pezzi della sua storia”, di Odilla Pesenti, Gian Luigi Pesenti e Alessandro Pellegrini, 1992, Editrice Ferrari.

- “Brembilla-Viaggio nelle 141 contrade”, di Alessandro e Cristian Pellegrini, 1997, Ferrari Editrice, Clusone.

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